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Esodo 26-40

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Capitolo 21. Queste sono le norme che tu esporrai loro. Quando tu avrai acquistato uno schiavo ebreo, egli ti servir`a per sei anni e nel settimo potr`a andarsene libero, senza riscatto. Se e entrato solo, uscir`a solo; se era coniugato, sua moglie se ne andr`a con lui. Se il suo padrone gli ha dato moglie e questa gli ha partorito figli o figlie, la donna e i suoi figli saranno propriet`a del padrone ed egli se ne andr`a solo. Ma se lo schiavo dice: Io sono affezionato al mio padrone, a mia moglie, ai miei figli; non voglio andarmene in libert`a, allora il suo padrone lo condurr`a davanti a Dio, lo far`a accostare al battente o allo stipite della porta e gli forer`a l'orecchio con la lesina; quegli sar`a suo schiavo per sempre. Quando un uomo vender`a la figlia come schiava, essa non se ne andr`a come se ne vanno gli schiavi. Se essa non piace al padrone, che cos`i non se la prende come concubina, la far`a riscattare. Comunque egli non puo venderla a gente straniera, agendo con frode verso di lei. Se egli la vuol dare come concubina al proprio figlio, si comporter`a nei suoi riguardi secondo il diritto delle figlie. Se egli ne prende un'altra per se, non diminuir`a alla prima il nutrimento, il vestiario, la coabitazione. Se egli non fornisce a lei queste cose, essa potr`a andarsene, senza che sia pagato il prezzo del riscatto. Colui che colpisce un uomo causandone la morte, sar`a messo a morte. Pero per colui che non ha teso insidia, ma che Dio gli ha fatto incontrare, io ti fissero un luogo dove potr`a rifugiarsi. Ma, quando un uomo attenta al suo prossimo per ucciderlo con inganno, allora lo strapperai anche dal mio altare, perche sia messo a morte. Colui che percuote suo padre o sua madre sar`a messo a morte. Colui che rapisce un uomo e lo vende, se lo si trova ancora in mano a lui, sar`a messo a morte. Colui che maledice suo padre o sua madre sar`a messo a morte. Quando alcuni uomini rissano e uno colpisce il suo prossimo con una pietra o con il pugno e questi non e morto, ma debba mettersi a letto, se poi si alza ed esce con il bastone, chi lo ha colpito sar`a ritenuto innocente, ma dovr`a pagare il riposo forzato e procurargli le cure. Quando un uomo colpisce con il bastone il suo schiavo o la sua schiava e gli muore sotto le sue mani, si deve fare vendetta. Ma se sopravvive un giorno o due, non sar`a vendicato, perche e acquisto del suo denaro. Quando alcuni uomini rissano e urtano una donna incinta, cos`i da farla abortire, se non vi e altra disgrazia, si esiger`a un'ammenda, secondo quanto imporr`a il marito della donna, e il colpevole pagher`a attraverso un arbitrato. Ma se segue una disgrazia, allora pagherai vita per vita: occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede, bruciatura per bruciatura, ferita per ferita, livido per livido. Quando un uomo colpisce l'occhio del suo schiavo o della sua schiava e lo acceca, gli dar`a la libert`a in compenso dell'occhio. Se fa cadere il dente del suo schiavo o della sua schiava, gli dar`a la libert`a in compenso del dente. Quando un bue cozza con le corna contro un uomo o una donna e ne segue la morte, il bue sar`a lapidato e non se ne manger`a la carne. Pero il proprietario del bue e innocente. Ma se il bue era solito cozzare con le corna gia prima e il padrone era stato avvisato e non lo aveva custodito, se ha causato la morte di un uomo o di una donna, il bue sar`a lapidato e anche il suo padrone dev'essere messo a morte. Se invece gli viene imposta una compensazione, egli pagher`a il riscatto della propria vita, secondo quanto gli verr`a imposto. Se cozza con le corna contro un figlio o se cozza contro una figlia, si proceder`a nella stessa maniera. Se il bue colpisce con le corna uno schiavo o una schiava, si pagheranno al padrone trenta sicli d'argento e il bue sar`a lapidato. Quando un uomo lascia una cisterna aperta oppure quando un uomo scava una cisterna e non la copre, se vi cade un bue o un asino, il proprietario della cisterna deve dare l'indennizzo: verser`a il denaro al padrone della bestia e l'animale morto gli apparterr`a. Quando il bue di un uomo cozza contro il bue del suo prossimo e ne causa la morte, essi venderanno il bue vivo e se ne divideranno il prezzo; si divideranno anche la bestia morta. Ma se e notorio che il bue cozzava gia prima e il suo padrone non lo ha custodito, egli dovr`a dare come indennizzo bue per bue e la bestia morta gli apparterr`a. Quando un uomo ruba un bue o un montone e poi lo scanna o lo vende, dar`a come indennizzo cinque capi di grosso bestiame per il bue e quattro capi di bestiame per il montone.

Capitolo 22. Se un ladro viene sorpreso mentre sta facendo una breccia in un muro e viene colpito e muore, non vi e vendetta di sangue. Ma se il sole si era gia alzato su di lui, a suo riguardo vi e vendetta di sangue. compenso dell'oggetto rubato. Se si trova ancora in vita e in suo possesso cio che e stato rubato, si tratti di bue, di asino o di montone, restituir`a il doppio. Quando un uomo usa come pascolo un campo o una vigna e lascia che il suo bestiame vada a pascolare nel campo altrui, deve dare l'indennizzo con il meglio del suo campo e con il meglio della sua vigna. Quando un fuoco si propaga e si attacca ai cespugli spinosi, se viene bruciato un mucchio di covoni o il grano in spiga o il grano in erba, colui che ha provocato l'incendio dar`a l'indennizzo. Quando un uomo d`a in custodia al suo prossimo argento od oggetti e poi nella casa di questo uomo viene commesso un furto, se si trova il ladro, restituir`a il doppio. Se il ladro non si trova, il padrone della casa si accoster`a a Dio per giurare che non ha allungato la mano sulla propriet`a del suo prossimo. Qualunque sia l'oggetto di una frode, si tratti di un bue, di un asino, di un montone, di una veste, di qualunque oggetto perduto, di cui uno dice: <<E' questo!>>, la causa delle due parti andr`a fino a Dio: colui che Dio dichiarer`a colpevole restituir`a il doppio al suo prossimo. Quando un uomo d`a in custodia al suo prossimo un asino o un bue o un capo di bestiame minuto o qualsiasi bestia, se la bestia e morta o si e prodotta una frattura o e stata rapita senza testimone, tra le due parti interverr`a un giuramento per il Signore, per dichiarare che il depositario non ha allungato la mano sulla propriet`a del suo prossimo. Il padrone della bestia accetter`a e l'altro non dovr`a restituire. Ma se la bestia e stata rubata quando si trovava presso di lui, pagher`a l'indennizzo al padrone di essa. Se invece e stata sbranata, la porter`a in testimonianza e non dovr`a dare l'indennizzo per la bestia sbranata. Quando un uomo prende in prestito dal suo prossimo una bestia e questa si e prodotta una frattura o e morta in assenza del padrone, dovr`a pagare l'indennizzo. Ma se il padrone si trova presente, non deve restituire; se si tratta di una bestia presa a nolo, la sua perdita e compensata dal prezzo del noleggio. Quando un uomo seduce una vergine non ancora fidanzata e pecca con lei, ne pagher`a la dote nuziale ed essa diverr`a sua moglie. Se il padre di lei si rifiuta di dargliela, egli dovr`a versare una somma di denaro pari alla dote nuziale delle vergini. Non lascerai vivere colei che pratica la mag`ia. Chiunque si abbrutisce con una bestia sia messo a morte. Colui che offre un sacrificio agli dei, oltre al solo Signore, sar`a votato allo sterminio. Non molesterai il forestiero ne lo opprimerai, perche voi siete stati forestieri nel paese d'Egitto. Non maltratterai la vedova o l'orfano. Se tu lo maltratti, quando invocher`a da me l'aiuto, io ascoltero il suo grido, la mia collera si accender`a e vi faro morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani. Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all'indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse. Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai al tramonto del sole, perche e la sua sola coperta, e il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando invocher`a da me l'aiuto, io ascoltero il suo grido, perche io sono pietoso. Non bestemmierai Dio e non maledirai il principe del tuo popolo. Non ritarderai l'offerta di cio che riempie il tuo granaio e di cio che stilla dal tuo frantoio. Cos`i farai per il tuo bue e per il tuo bestiame minuto: sette giorni rester`a con sua madre, l'ottavo giorno me lo darai. Voi sarete per me uomini santi: non mangerete la carne di una bestia sbranata nella campagna, la getterete ai cani.

Capitolo 23. Non spargerai false dicerie; non presterai mano al colpevole per essere testimone in favore di un'ingiustizia. Non seguirai la maggioranza per agire male e non deporrai in processo per deviare verso la maggioranza, per falsare la giustizia. Non favorirai nemmeno il debole nel suo processo. Quando incontrerai il bue del tuo nemico o il suo asino dispersi, glieli dovrai ricondurre. Quando vedrai l'asino del tuo nemico accasciarsi sotto il carico, non abbandonarlo a se stesso: mettiti con lui ad aiutarlo. Non farai deviare il giudizio del povero, che si rivolge a te nel suo processo. Ti terrai lontano da parola menzognera. Non far morire l'innocente e il giusto, perche io non assolvo il colpevole. Non accetterai doni, perche il dono acceca chi ha gli occhi aperti e perverte anche le parole dei giusti. Non opprimerai il forestiero: anche voi conoscete la vita del forestiero, perche siete stati forestieri nel paese d'Egitto. Per sei anni seminerai la tua terra e ne raccoglierai il prodotto, ma nel settimo anno non la sfrutterai e la lascerai incolta: ne mangeranno gli indigenti del tuo popolo e cio che lasceranno sar`a divorato dalle bestie della campagna. Cos`i farai per la tua vigna e per il tuo oliveto. Per sei giorni farai i tuoi lavori, ma nel settimo giorno farai riposo, perche possano goder quiete il tuo bue e il tuo asino e possano respirare i figli della tua schiava e il forestiero. Farete attenzione a quanto vi ho detto: non pronunciate il nome di altri dei; non si senta sulla tua bocca! Tre volte all'anno farai festa in mio onore: Osserverai la festa degli azzimi: mangerai azzimi durante sette giorni, come ti ho ordinato, nella ricorrenza del mese di Abib, perche in esso sei uscito dall'Egitto. Osserverai la festa della mietitura, delle primizie dei tuoi lavori, di cio che semini nel campo; la festa del raccolto, al termine dell'anno, quando raccoglierai il frutto dei tuoi lavori nei campi. Tre volte all'anno ogni tuo maschio comparir`a alla presenza del Signore Dio. Non offrirai con pane lievitato il sangue del sacrificio in mio onore e il grasso della vittima per la mia festa non star`a fino al mattino. Il meglio delle primizie del tuo suolo lo porterai alla casa del Signore, tuo Dio. Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato. Abbi rispetto della sua presenza, ascolta la sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perche il mio nome e in lui. Se tu ascolti la sua voce e fai quanto ti diro, io saro il nemico dei tuoi nemici e l'avversario dei tuoi avversari. Quando il mio angelo camminer`a alla tua testa e ti far`a entrare presso l'Amorreo, l'Hittita, il Perizzita, il Cananeo, l'Eveo e il Gebuseo e io li distruggero, tu non ti prostrerai davanti ai loro dei e non li servirai; tu non ti comporterai secondo le loro opere, ma dovrai demolire e dovrai frantumare le loro stele. Voi servirete al Signore, vostro Dio. Egli benedir`a il tuo pane e la tua acqua. Terro lontana da te la malattia. Non vi sar`a nel tuo paese donna che abortisca o che sia sterile. Ti faro giungere al numero completo dei tuoi giorni. Mandero il mio terrore davanti a te e mettero in rotta ogni popolo in mezzo al quale entrerai; faro voltar le spalle a tutti i tuoi nemici davanti a te. Mandero i calabroni davanti a te ed essi scacceranno dalla tua presenza l'Eveo, il Cananeo e l'Hittita. Non li scaccero dalla tua presenza in un solo anno, perche il paese non resti deserto e le bestie selvatiche si moltiplichino contro di te. A poco a poco li scaccero dalla tua presenza, finche avrai tanti figli da occupare il paese. Stabiliro il tuo confine dal Mare Rosso fino al mare dei Filistei e dal deserto fino al fiume, perche ti consegnero in mano gli abitanti del paese e li scaccero dalla tua presenza. Ma tu non farai alleanza con loro e con i loro dei; essi non abiteranno piu nel tuo paese, altrimenti ti farebbero peccare contro di me, perche tu serviresti i loro dei e cio diventerebbe una trappola per te>>.

Capitolo 24. Aveva detto a Mose: <<Sali verso il Signore tu e Aronne, Nadab e Abiu e insieme settanta anziani d'Israele; voi vi prostrerete da lontano, poi Mose avanzer`a solo verso il Signore, ma gli altri non si avvicineranno e il popolo non salir`a con lui>>. Mose ando a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose insieme e disse: <<Tutti i comandi che ha dati il Signore, noi li eseguiremo!>>. Mose scrisse tutte le parole del Signore, poi si alzo di buon mattino e costru`i un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribu d'Israele. Incarico alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore. Mose prese la met`a del sangue e la mise in tanti catini e ne verso l'altra met`a sull'altare. Quindi prese il libro dell'alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: <<Quanto il Signore ha ordinato, noi lo faremo e lo eseguiremo!>>. Allora Mose prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: <<Ecco il sangue dell'alleanza, che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!>>. Poi Mose sal`i con Aronne, Nadab, Abiu e i settanta anziani di Israele. Essi videro il Dio d'Israele: sotto i suoi piedi vi era come un pavimento in lastre di zaffiro, simile in purezza al cielo stesso. Contro i privilegiati degli Israeliti non stese la mano: essi videro Dio e tuttavia mangiarono e bevvero. Il Signore disse a Mose: <<Sali verso di me sul monte e rimani lassu: io ti daro le tavole di pietra, la legge e i comandamenti che io ho scritto per istruirli>>. Mose si alzo con Giosue, suo aiutante, e Mose sal`i sul monte di Dio. Agli anziani aveva detto: <<Restate qui ad aspettarci, fin quando torneremo da voi; ecco avete con voi Aronne e Cur: chiunque avr`a una questione si rivolger`a a loro>>. Mose sal`i dunque sul monte e la nube copr`i il monte. La Gloria del Signore venne a dimorare sul monte Sinai e la nube lo copr`i per sei giorni. Al settimo giorno il Signore chiamo Mose dalla nube. La Gloria del Signore appariva agli occhi degli Israeliti come fuoco divorante sulla cima della montagna. Mose entro dunque in mezzo alla nube e sal`i sul monte. Mose rimase sul monte quaranta giorni e quaranta notti.

Capitolo 25. Il Signore disse a Mose: <<Ordina agli Israeliti che raccolgano per me un'offerta. La raccoglierete da chiunque sia generoso di cuore. Ed ecco che cosa raccoglierete da loro come contributo: oro, argento e rame, tessuti di porpora viola e rossa, di scarlatto, di bisso e di pelo di capra, pelle di montone tinta di rosso, pelle di tasso e legno di acacia, olio per il candelabro, balsami per unguenti e per l'incenso aromatico, pietre di onice e pietre da incastonare nell'efod e nel pettorale. Essi mi faranno un santuario e io abitero in mezzo a loro. Eseguirete ogni cosa secondo quanto ti mostrero, secondo il modello della Dimora e il modello di tutti i suoi arredi. Faranno dunque un'arca di legno di acacia: avr`a due cubiti e mezzo di lunghezza, un cubito e mezzo di larghezza, un cubito e mezzo di altezza. La rivestirai d'oro puro: dentro e fuori la rivestirai e le farai intorno un bordo d'oro. Fonderai per essa quattro anelli d'oro e li fisserai ai suoi quattro piedi: due anelli su di un lato e due anelli sull'altro. Farai stanghe di legno di acacia e le rivestirai d'oro. Introdurrai le stanghe negli anelli sui due lati dell'arca per trasportare l'arca con esse. Le stanghe dovranno rimanere negli anelli dell'arca: non verranno tolte di l`i. Nell'arca collocherai la Testimonianza che io ti daro. Farai il coperchio, o propiziatorio, d'oro puro; avr`a due cubiti e mezzo di lunghezza e un cubito e mezzo di larghezza. Farai due cherubini d'oro: li farai lavorati a martello sulle due estremit`a del coperchio. F`a un cherubino ad una estremit`a e un cherubino all'altra estremit`a. Farete i cherubini tutti di un pezzo con il coperchio alle sue due estremit`a. I cherubini avranno le due ali stese di sopra, proteggendo con le ali il coperchio; saranno rivolti l'uno verso l'altro e le facce dei cherubini saranno rivolte verso il coperchio. Porrai il coperchio sulla parte superiore dell'arca e collocherai nell'arca la Testimonianza che io ti daro. Io ti daro convegno appunto in quel luogo: parlero con te da sopra il propiziatorio, in mezzo ai due cherubini che saranno sull'arca della Testimonianza, ti daro i miei ordini riguardo agli Israeliti. Farai una tavola di legno di acacia: avr`a due cubiti di lunghezza, un cubito di larghezza, un cubito e mezzo di altezza. La rivestirai d'oro puro e le farai intorno un bordo d'oro. Le farai attorno una cornice di un palmo e farai un bordo d'oro per la cornice. Le farai quattro anelli d'oro e li fisserai ai quattro angoli che costituiranno i suoi quattro piedi. Gli anelli saranno contigui alla cornice e serviranno a inserire le stanghe destinate a trasportare la tavola. Farai le stanghe di legno di acacia e le rivestirai d'oro; con esse si trasporter`a la tavola. Farai anche i suoi accessori, piatti, coppe, anfore e tazze per le libazioni: li farai d'oro puro. Sulla tavola collocherai i pani dell'offerta: saranno sempre alla mia presenza. Farai anche un candelabro d'oro puro. Il candelabro sar`a lavorato a martello, il suo fusto e i suoi bracci; i suoi calici, i suoi bulbi e le sue corolle saranno tutti di un pezzo. Sei bracci usciranno dai suoi lati: tre bracci del candelabro da un lato e tre bracci del candelabro dall'altro lato. Vi saranno su di un braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla e cos`i anche sull'altro braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla. Cos`i sar`a per i sei bracci che usciranno dal candelabro. Il fusto del candelabro avr`a quattro calici in forma di fiore di mandorlo, con i loro bulbi e le loro corolle: un bulbo sotto i due bracci che si dipartano da esso e un bulbo sotto gli altri due bracci e un bulbo sotto i due altri bracci che si dipartano da esso; cos`i per tutti i sei bracci che escono dal candelabro. I bulbi e i relativi bracci saranno tutti di un pezzo: il tutto sar`a formato da una sola massa d'oro puro lavorata a martello. Farai le sue sette lampade: vi si collocheranno sopra in modo da illuminare lo spazio davanti ad esso. I suoi smoccolatoi e i suoi portacenere saranno d'oro puro. Lo si far`a con un talento di oro puro, esso con tutti i suoi accessori. Guarda ed eseguisci secondo il modello che ti e stato mostrato sul monte.

Capitolo 26. Quanto alla Dimora, la farai con dieci teli di bisso ritorto, di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto. Vi farai figure di cherubini, lavoro d'artista. Lunghezza di un telo: ventotto cubiti; larghezza: quattro cubiti per un telo; la stessa dimensione per tutti i teli. Cinque teli saranno uniti l'uno all'altro e anche gli altri cinque saranno uniti l'uno all'altro. Farai cordoni di porpora viola sull'orlo del primo telo all'estremit`a della sutura; cos`i farai sull'orlo del telo estremo nella seconda sutura. Farai cinquanta cordoni al primo telo e farai cinquanta cordoni all'estremit`a della seconda sutura: i cordoni corrisponderanno l'uno all'altro. Farai cinquanta fibbie d'oro e unirai i teli l'uno all'altro mediante le fibbie, cos`i il tutto former`a una sola Dimora. Farai poi teli di pelo di capra per costituire la tenda al di sopra della Dimora. Ne farai undici teli. Lunghezza di un telo: trenta cubiti; larghezza: quattro cubiti per un telo. La stessa dimensione per gli undici teli. Unirai insieme cinque teli a parte e sei teli a parte. Piegherai indietro il sesto telo raddoppiandolo sulla parte anteriore della tenda. Farai cinquanta cordoni sull'orlo del primo telo, che e all'estremit`a della sutura, e cinquanta cordoni sull'orlo del telo della seconda sutura. Farai cinquanta fibbie di rame, introdurrai le fibbie nei cordoni e unirai insieme la tenda; cos`i essa former`a un tutto unico. La parte che pende in eccedenza nei teli della tenda, la met`a cioe di un telo che sopravanza, pender`a sulla parte posteriore della Dimora. Il cubito in eccedenza da una parte, come il cubito in eccedenza dall'altra parte, nel senso della lunghezza dei teli della tenda, ricadranno sui due lati della Dimora per coprirla da una parte e dall'altra. Farai poi per la tenda una copertura di pelli di montone tinte di rosso e al di sopra una copertura di pelli di tasso. Poi farai per la Dimora le assi di legno di acacia, da porsi verticali. Dieci cubiti la lunghezza di un'asse e un cubito e mezzo la larghezza. Ogni asse avr`a due sostegni, congiunti l'uno all'altro da un rinforzo. Cos`i farai per tutte le assi della Dimora. Farai dunque le assi per la Dimora: venti assi sul lato verso il mezzogiorno, a sud. Farai anche quaranta basi d'argento sotto le venti assi, due basi sotto un'asse, per i suoi due sostegni e due basi sotto l'altra asse per i suoi sostegni. Per il secondo lato della Dimora, verso il settentrione, venti assi, come anche le loro quaranta basi d'argento, due basi sotto un'asse e due basi sotto l'altra asse. Per la parte posteriore della Dimora, verso occidente, farai sei assi. Farai inoltre due assi per gli angoli della Dimora sulla parte posteriore. Esse saranno formate ciascuna da due pezzi uguali abbinati e perfettamente congiunti dal basso fino alla cima, all'altezza del primo anello. Cos`i sar`a per ambedue: esse formeranno i due angoli. Vi saranno dunque otto assi con le loro basi d'argento: sedici basi, due basi sotto un'asse e due basi sotto l'altra asse. Farai inoltre traverse di legno di acacia: cinque per le assi di un lato della Dimora e cinque traverse per le assi dell'altro lato della Dimora e cinque traverse per le assi della parte posteriore, verso occidente. La traversa mediana, a mezza altezza delle assi, le attraverser`a da una estremit`a all'altra. Rivestirai d'oro le assi, farai in oro i loro anelli, che serviranno per inserire le traverse, e rivestirai d'oro anche le traverse. Costruirai la Dimora nel modo che ti e stato mostrato sul monte. Farai il velo di porpora viola, di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto. Lo si far`a con figure di cherubini, lavoro di disegnatore. Lo appenderai a quattro colonne di acacia, rivestite d'oro, con uncini d'oro e poggiate su quattro basi d'argento. Collocherai il velo sotto le fibbie e l`a, nell'interno oltre il velo, introdurrai l'arca della Testimonianza. Il velo sar`a per voi la separazione tra il Santo e il Santo dei santi. Porrai il coperchio sull'arca della Testimonianza nel Santo dei santi. Collocherai la tavola fuori del velo e il candelabro di fronte alla tavola sul lato meridionale della Dimora; collocherai la tavola sul lato settentrionale. Poi farai una cortina all'ingresso della tenda, di porpora viola e di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto, lavoro di ricamatore. Farai per la cortina cinque colonne di acacia e le rivestirai d'oro. I loro uncini saranno d'oro e fonderai per esse cinque basi di rame.

Capitolo 27. Farai l'altare di legno di acacia: avr`a cinque cubiti di lunghezza e cinque cubiti di larghezza. L'altare sar`a quadrato e avr`a l'altezza di tre cubiti. Farai ai suoi quattro angoli quattro corni e saranno tutti di un pezzo. Lo rivestirai di rame. Farai i suoi recipienti per raccogliere le ceneri, le sue pale, i suoi vasi per la aspersione, le sue forchette e i suoi bracieri. Farai di rame tutti questi accessori. Farai per esso una graticola di rame alle sue quattro estremit`a. La porrai sotto la cornice dell'altare, in basso: la rete arriver`a a met`a dell'altezza dell'altare. Farai anche stanghe per l'altare: saranno stanghe di legno di acacia e le rivestirai di rame. Si introdurranno queste stanghe negli anelli e le stanghe saranno sui due lati dell'altare quando lo si trasporta. Lo farai di tavole, vuoto nell'interno: lo si far`a come ti fu mostrato sul monte. Farai poi il recinto della Dimora. Sul lato meridionale, verso sud, il recinto avr`a tendaggi di bisso ritorto, per la lunghezza di cento cubiti sullo stesso lato. Vi saranno venti colonne con venti basi di rame. Gli uncini delle colonne e le loro aste trasversali saranno d'argento. Allo stesso modo sul lato rivolto a settentrione: tendaggi per cento cubiti di lunghezza, le relative venti colonne con le venti basi di rame, gli uncini delle colonne e le aste trasversali d'argento. La larghezza del recinto verso occidente avr`a cinquanta cubiti di tendaggi, con le relative dieci colonne e le dieci basi. La larghezza del recinto sul lato orientale verso levante sar`a di cinquanta cubiti: quindici cubiti di tendaggi con le relative tre colonne e le tre basi alla prima ala; all'altra ala quindici cubiti di tendaggi, con le tre colonne e le tre basi. Alla porta del recinto vi sar`a una cortina di venti cubiti, lavoro di ricamatore, di porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto, con le relative quattro colonne e le quattro basi. Tutte le colonne intorno al recinto saranno fornite di aste trasversali d'argento: i loro uncini saranno d'argento e le loro basi di rame. La lunghezza del recinto sar`a di cento cubiti, la larghezza di cinquanta, l'altezza di cinque cubiti; di bisso ritorto, con le basi di rame. Tutti gli arredi della Dimora per tutti i suoi servizi e tutti i picchetti come anche i picchetti del recinto saranno di rame. Tu ordinerai agli Israeliti che ti procurino olio puro di olive schiacciate per il candelabro, per tener sempre accesa una lampada. Nella tenda del convegno, al di fuori del velo che sta davanti alla Testimonianza, Aronne e i suoi figli la prepareranno, perche dalla sera alla mattina essa sia davanti al Signore: rito perenne presso gli Israeliti di generazione in generazione.

Capitolo 28. Tu f`a avvicinare a te tra gli Israeliti, Aronne tuo fratello e i suoi figli con lui, perche siano miei sacerdoti; Aronne e Nadab, Abiu, Eleazaro, Itamar, figli di Aronne. Farai per Aronne, tuo fratello, abiti sacri, che esprimano gloria e maest`a. Tu parlerai a tutti gli artigiani piu esperti, ai quali io ho dato uno spirito di saggezza, ed essi faranno gli abiti di Aronne per la sua consacrazione e per l'esercizio del sacerdozio in mio onore. Ed ecco gli abiti che faranno: il pettorale e l'efod, il manto, la tunica damascata, il turbante e la cintura. Faranno vesti sacre per Aronne tuo fratello e per i suoi figli, perche esercitino il sacerdozio in mio onore. Essi dovranno usare oro, porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso. Faranno l'efod con oro, porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto, artisticamente lavorati. Avr`a due spalline attaccate alle due estremit`a e in tal modo former`a un pezzo ben unito. La cintura per fissarlo e che sta sopra di esso sar`a della stessa fattura e sar`a d'un sol pezzo: sar`a intessuta d'oro, di porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto. Prenderai due pietre di onice e inciderai su di esse i nomi degli Israeliti: sei dei loro nomi sulla prima pietra e gli altri sei nomi sulla seconda pietra, in ordine di nascita. Inciderai le due pietre con i nomi degli Israeliti, seguendo l'arte dell'intagliatore di pietre per l'incisione di un sigillo; le inserirai in castoni d'oro. Fisserai le due pietre sulle spalline dell'efod, come pietre che ricordino presso di me gli Israeliti; cos`i Aronne porter`a i loro nomi sulle sue spalle davanti al Signore, come un memoriale. Farai anche i castoni d'oro e due catene d'oro in forma di cordoni, con un lavoro d'intreccio; poi fisserai le catene a intreccio sui castoni. Farai il pettorale del giudizio, artisticamente lavorato, di fattura uguale a quella dell'efod: con oro, porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto. Sar`a quadrato, doppio; avr`a una spanna di lunghezza e una spanna di larghezza. Lo coprirai con una incastonatura di pietre preziose, disposte in quattro file. Una fila: una cornalina, un topazio e uno smeraldo: cos`i la prima fila. La seconda fila: un turchese, uno zaff`iro e un berillo. La terza fila: un giacinto, un'`agata e un'ametista. La quarta fila: un crisolito, un onice e un diaspro. Saranno inserite nell'oro mediante i loro castoni. Le pietre corrisponderanno ai nomi degli Israeliti: dodici, secondo i loro nomi, e saranno incise come sigilli, ciascuna con il nome corrispondente, secondo le dodici tribu. Poi farai sul pettorale catene in forma di cordoni, lavoro d'intreccio d'oro puro. Farai sul pettorale due anelli d'oro e metterai i due anelli alle estremit`a del pettorale. Metterai le due catene d'oro sui due anelli alle estremit`a del pettorale. Quanto alle due altre estremit`a delle catene, le fisserai sui due castoni e le farai passare sulle due spalline dell'efod nella parte anteriore. Farai due anelli d'oro e li metterai sulle due estremit`a del pettorale sul suo bordo che e dalla parte dell'efod, verso l'interno. Farai due altri anelli d'oro e li metterai sulle due spalline dell'efod in basso, sul suo lato anteriore, in vicinanza del punto di attacco, al di sopra della cintura dell'efod. Si legher`a il pettorale con i suoi anelli agli anelli dell'efod mediante un cordone di porpora viola, perche stia al di sopra della cintura dell'efod e perche il pettorale non si distacchi dall'efod. Cos`i Aronne porter`a i nomi degli Israeliti sul pettorale del giudizio, sopra il suo cuore, quando entrer`a nel Santo, come memoriale davanti al Signore per sempre. Unirai al pettorale del giudizio gli urim e i tummim. Saranno cos`i sopra il cuore di Aronne quando entrer`a alla presenza del Signore: Aronne porter`a il giudizio degli Israeliti sopra il suo cuore alla presenza del Signore per sempre. Farai il manto dell'efod, tutto di porpora viola con in mezzo una scollatura per la testa; il bordo attorno alla scollatura sar`a un lavoro di tessitore come la scollatura di una corazza, che non si lacera. Farai sul suo lembo melagrane di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto, intorno al suo lembo, e in mezzo porrai sonagli d'oro: un sonaglio d'oro e una melagrana, un sonaglio d'oro e una melagrana intorno all'orlo del manto. Esso rivestir`a Aronne nelle funzioni sacerdotali e se ne sentir`a il suono quando egli entrer`a nel Santo alla presenza del Signore e quando ne uscir`a; cos`i non morir`a. Farai una lamina d'oro puro e vi inciderai, come su di un sigillo: <<Sacro al Signore>>. L'attaccherai con un cordone di porpora viola al turbante, sulla parte anteriore. Star`a sulla fronte di Aronne; Aronne porter`a il carico delle colpe che potranno commettere gli Israeliti, in occasione delle offerte sacre da loro presentate. Aronne la porter`a sempre sulla sua fronte, per attirare su di essi il favore del Signore. Tesserai la tunica di bisso. Farai un turbante di bisso e una cintura, lavoro di ricamo. Per i figli di Aronne farai tuniche e cinture. Per essi farai anche berretti a gloria e decoro. Farai indossare queste vesti ad Aronne, tuo fratello, e ai suoi figli. Poi li ungerai, darai loro l'investitura e li consacrerai, perche esercitino il sacerdozio in mio onore. Farai loro inoltre calzoni di lino, per coprire la loro nudit`a; dovranno arrivare dai fianchi fino alle cosce. Aronne e i suoi figli li indosseranno quando entreranno nella tenda del convegno o quando si avvicineranno all'altare per officiare nel santuario, perche non incorrano in una colpa che li farebbe morire. E' una prescrizione rituale perenne per lui e per i suoi discendenti.

Capitolo 29. Osserverai questo rito per consacrarli al mio sacerdozio. Prendi un giovenco e due arieti senza difetto; poi pani azzimi, focacce azzime impastate con olio e schiacciate azzime cosparse di olio: di fior di farina di frumento. Le disporrai in un solo canestro e le offrirai nel canestro insieme con il giovenco e i due arieti. Farai avvicinare Aronne e i suoi figli all'ingresso della tenda del convegno e li farai lavare con acqua. Prenderai le vesti e rivestirai Aronne della tunica, del manto dell'efod, dell'efod e del pettorale; lo cingerai con la cintura dell'efod; gli porrai sul capo il turbante e fisserai il diadema sacro sopra il turbante. Poi prenderai l'olio dell'unzione, lo verserai sul suo capo e lo ungerai. Quanto ai suoi figli, li farai avvicinare, li rivestirai di tuniche; li cingerai con la cintura e legherai loro i berretti. Il sacerdozio apparterr`a loro per decreto perenne. Cos`i darai l'investitura ad Aronne e ai suoi figli. Farai poi avvicinare il giovenco davanti alla tenda del convegno. Aronne e i suoi figli poseranno le mani sulla sua testa. Immolerai il giovenco davanti al Signore, all'ingresso della tenda del convegno. Prenderai parte del suo sangue e con il dito lo spalmerai sui corni dell'altare. Il resto del sangue lo verserai alla base dell'altare. Prenderai tutto il grasso che avvolge le viscere, il lobo del fegato, i reni con il grasso che vi e sopra, e li farai ardere in sacrificio sull'altare. Ma la carne del giovenco, la sua pelle e i suoi escrementi, li brucerai fuori del campo, perche si tratta di un sacrificio per il peccato. Prenderai poi uno degli arieti; Aronne e i suoi figli poseranno le mani sulla sua testa. Immolerai l'ariete, ne raccoglierai il sangue e lo spargerai intorno all'altare. Poi farai a pezzi l'ariete, ne laverai le viscere e le zampe e le disporrai sui quarti e sulla testa. Allora brucerai in soave odore sull'altare tutto l'ariete. E' un olocausto in onore del Signore, un profumo gradito, una offerta consumata dal fuoco per il Signore. Poi prenderai il secondo ariete; Aronne e i suoi figli poseranno le mani sulla sua testa. Lo immolerai, prenderai parte del suo sangue e ne porrai sul lobo dell'orecchio destro di Aronne, sul lobo dell'orecchio destro dei suoi figli, sul pollice della loro mano destra e sull'alluce del loro piede destro; poi spargerai il sangue intorno all'altare. Prenderai di questo sangue dall'altare e insieme un po' d'olio dell'unzione e ne spruzzerai Aronne e le sue vesti, i figli di Aronne e le loro vesti: cos`i sar`a consacrato lui con le sue vesti e insieme con lui i suoi figli con le loro vesti. Poi prenderai il grasso dell'ariete: la coda, il grasso che copre le viscere, il lobo del fegato, i due reni con il grasso che vi e sopra, e la coscia destra, perche e l'ariete dell'investitura. Prenderai anche un pane rotondo, una focaccia all'olio e una schiacciata dal canestro di azzimi deposto davanti al Signore. Metterai il tutto sulle palme di Aronne e sulle palme dei suoi figli e farai compiere il gesto di presentazione proprio dell'offerta agitata davanti al Signore. Poi riprenderai ogni cosa dalle loro mani e la brucerai in odore soave sull'altare, sopra l'olocausto, come profumo gradito davanti al Signore: e un'offerta consumata dal fuoco in onore del Signore. Prenderai il petto dell'ariete dell'investitura di Aronne e compirai il gesto di presentazione dell'offerta, agitandola davanti al Signore: sar`a la tua porzione. Consacrerai il petto, presentato con il gesto dell'offerta, e la coscia del contributo, prelevati dall'ariete dell'investitura: queste cose saranno di Aronne e dei suoi figli. Dovranno appartenere ad Aronne e ai suoi figli come porzione loro riservata dagli Israeliti in forza di legge perenne. Perche e un contributo, un prelevamento cioe che gli Israeliti dovranno operare in tutti i loro sacrifici di comunione, un prelevamento dovuto al Signore. Le vesti sacre di Aronne passeranno, dopo di lui, ai suoi figli, che se ne rivestiranno per ricevere l'unzione e l'investitura. Quello dei figli di Aronne, che gli succeder`a nel sacerdozio ed entrer`a nella tenda del convegno per officiare nel santuario, porter`a queste vesti per sette giorni. Poi prenderai l'ariete dell'investitura e ne cuocerai le carni in luogo santo. Aronne e i suoi figli mangeranno la carne dell'ariete e il pane contenuto nel canestro all'ingresso della tenda del convegno. Mangeranno cos`i cio che sar`a servito per fare la espiazione, nel corso della loro investitura e consacrazione. Nessun estraneo ne deve mangiare, perche sono cose sante. Nel caso che al mattino ancora restasse carne del sacrificio d'investitura e del pane, brucerai questo avanzo nel fuoco. Non lo si manger`a: e cosa santa. Farai dunque ad Aronne e ai suoi figli secondo quanto ti ho comandato. Per sette giorni ne farai l'investitura. In ciascun giorno offrirai un giovenco in sacrificio per il peccato, in espiazione; toglierai il peccato dall'altare facendo per esso il sacrificio espiatorio e in seguito lo ungerai per consacrarlo. Per sette giorni farai il sacrificio espiatorio per l'altare e lo consacrerai. Diverr`a allora una cosa santissima e quanto toccher`a l'altare sar`a santo. Ecco cio che tu offrirai sull'altare: due agnelli di un anno ogni giorno, per sempre. Offrirai uno di questi agnelli al mattino, il secondo al tramonto. Con il primo agnello offrirai un decimo di efa di fior di farina impastata con un quarto di hin di olio vergine e una libazione di un quarto di hin di vino. Offrirai il secondo agnello al tramonto con un'oblazione e una libazione come quelle del mattino: profumo soave, offerta consumata dal fuoco in onore del Signore. Questo e l'olocausto perenne per le vostre generazioni, all'ingresso della tenda del convegno, alla presenza del Signore, dove io vi daro convegno per parlare con te. Io daro convegno agli Israeliti in questo luogo, che sar`a consacrato dalla mia Gloria. Consacrero la tenda del convegno e l'altare. Consacrero anche Aronne e i suoi figli, perche siano miei sacerdoti. Abitero in mezzo agli Israeliti e saro il loro Dio. Sapranno che io sono il Signore, il loro Dio, che li ho fatti uscire dal paese d'Egitto, per abitare in mezzo a loro, io il Signore, loro Dio.

Capitolo 30. Farai poi un altare sul quale bruciare l'incenso: lo farai di legno di acacia. Avr`a un cubito di lunghezza e un cubito di larghezza, sar`a cioe quadrato; avr`a due cubiti di altezza e i suoi corni saranno tutti di un pezzo. Rivestirai d'oro puro il suo piano, i suoi lati, i suoi corni e gli farai intorno un bordo d'oro. Farai anche due anelli d'oro al di sotto del bordo, sui due fianchi, ponendoli cioe sui due lati opposti: serviranno per inserire le stanghe destinate a trasportarlo. Farai le stanghe di legno di acacia e le rivestirai d'oro. Porrai l'altare davanti al velo che nasconde l'arca della Testimonianza, di fronte al coperchio che e sopra la Testimonianza, dove io ti daro convegno. Aronne brucer`a su di esso l'incenso aromatico: lo brucer`a ogni mattina quando riordiner`a le lampade e lo brucer`a anche al tramonto, quando Aronne riempir`a le lampade: incenso perenne davanti al Signore per le vostre generazioni. Non vi offrirete sopra incenso estraneo, ne olocausto, ne oblazione; ne vi verserete libazione. Una volta all'anno Aronne far`a il rito espiatorio sui corni di esso: con il sangue del sacrificio per il peccato vi far`a sopra una volta all'anno il rito espiatorio per le vostre generazioni. E' cosa santissima per il Signore>>. Il Signore parlo a Mose e gli disse: <<Quando per il censimento farai la rassegna degli Israeliti, ciascuno di essi pagher`a al Signore il riscatto della sua vita all'atto del censimento, perche non li colpisca un flagello in occasione del loro censimento. Chiunque verr`a sottoposto al censimento, pagher`a un mezzo siclo, computato secondo il siclo del santuario, il siclo di venti ghera. Questo mezzo siclo sar`a un'offerta prelevata in onore del Signore. Ogni persona sottoposta al censimento, dai venti anni in su, paghi l'offerta prelevata per il Signore. Il ricco non dar`a di piu e il povero non dar`a di meno di mezzo siclo, per soddisfare all'offerta prelevata per il Signore, a riscatto delle vostre vite. Prenderai il denaro di questo riscatto ricevuto dagli Israeliti e lo impiegherai per il servizio della tenda del convegno. Esso sar`a per gli Israeliti come un memoriale davanti al Signore per il riscatto delle vostre vite>>. Il Signore parlo a Mose: <<Farai una conca di rame con il piedestallo di rame, per le abluzioni; la collocherai tra la tenda del convegno e l'altare e vi metterai acqua. Aronne e i suoi figli vi attingeranno per lavarsi le mani e i piedi. Quando entreranno nella tenda del convegno, faranno una abluzione con l'acqua, perche non muoiano; cos`i quando si avvicineranno all'altare per officiare, per bruciare un'offerta da consumare con il fuoco in onore del Signore, si laveranno le mani e i piedi e non moriranno. E' una prescrizione rituale perenne per lui e per i suoi discendenti, in tutte le loro generazioni>>. Il Signore parlo a Mose: <<Procurati balsami pregiati: mirra vergine per il peso di cinquecento sicli, cinnamomo odorifero, la met`a, cioe duecentocinquanta sicli, canna odorifera, duecentocinquanta, cassia, cinquecento sicli, secondo il siclo del santuario, e un hin d'olio d'oliva. Ne farai l'olio per l'unzione sacra, un unguento composto secondo l'arte del profumiere: sar`a l'olio per l'unzione sacra. Con esso ungerai la tenda del convegno, l'arca della Testimonianza, la tavola e tutti i suoi accessori, il candelabro con i suoi accessori, l'altare del profumo, l'altare degli olocausti e tutti i suoi accessori; la conca e il suo piedestallo. Consacrerai queste cose, le quali diventeranno santissime: quanto le toccher`a sar`a santo. Ungerai anche Aronne e i suoi figli e li consacrerai perche esercitino il mio sacerdozio. Agli Israeliti dirai: Questo sar`a per voi l'olio dell'unzione sacra per le vostre generazioni. Non si dovr`a versare sul corpo di nessun uomo e di simile a questo non ne dovrete fare: e una cosa santa e santa la dovrete ritenere. Chi ne far`a di simile a questo o ne porr`a sopra un uomo estraneo sar`a eliminato dal suo popolo>>. Il Signore disse a Mose: <<Procurati balsami: stor`ace, onice, galbano come balsami e incenso puro: il tutto in parti uguali. Farai con essi un profumo da bruciare, una composizione aromatica secondo l'arte del profumiere, salata, pura e santa. Ne pesterai un poco riducendola in polvere minuta e ne metterai davanti alla Testimonianza, nella tenda del convegno, dove io ti daro convegno. Cosa santissima sar`a da voi ritenuta. Non farete per vostro uso alcun profumo di composizione simile a quello che devi fare: lo riterrai una cosa santa in onore del Signore. Chi ne far`a di simile per sentirne il profumo sar`a eliminato dal suo popolo>>.

Capitolo 31. Il Signore parlo a Mose e gli disse: <<Vedi, ho chiamato per nome Bezaleel, figlio di Uri, figlio di Cur, della tribu di Giuda. L'ho riempito dello spirito di Dio, perche abbia saggezza, intelligenza e scienza in ogni genere di lavoro, per concepire progetti e realizzarli in oro, argento e rame, per intagliare le pietre da incastonare, per scolpire il legno e compiere ogni sorta di lavoro. Ed ecco gli ho dato per compagno Ooliab, figlio di Achisamach, della tribu di Dan. Inoltre nel cuore di ogni artista ho infuso saggezza, perche possano eseguire quanto ti ho comandato: la tenda del convegno, l'arca della Testimonianza, il coperchio sopra di essa e tutti gli accessori della tenda; la tavola con i suoi accessori, il candelabro puro con i suoi accessori, l'altare dei profumi e l'altare degli olocausti con tutti i suoi accessori, la conca con il suo piedestallo, le vesti ornamentali, le vesti sacre del sacerdote Aronne e le vesti dei suoi figli per esercitare il sacerdozio; l'olio dell'unzione e il profumo degli aromi per il santuario. Essi eseguiranno ogni cosa secondo quanto ti ho ordinato>>. Il Signore disse a Mose: <<Quanto a te, parla agli Israeliti e riferisci loro: In tutto dovrete osservare i miei sabati, perche il sabato e un segno tra me e voi, per le vostre generazioni, perche si sappia che io sono il Signore che vi santifica. Osserverete dunque il sabato, perche lo dovete ritenere santo. Chi lo profaner`a sar`a messo a morte; chiunque in quel giorno far`a qualche lavoro, sar`a eliminato dal suo popolo. Durante sei giorni si lavori, ma il settimo giorno vi sar`a riposo assoluto, sacro al Signore. Chiunque far`a un lavoro di sabato sar`a messo a morte. Gli Israeliti osserveranno il sabato, festeggiando il sabato nelle loro generazioni come un'alleanza perenne. Esso e un segno perenne fra me e gli Israeliti, perche il Signore in sei giorni ha fatto il cielo e la terra, ma nel settimo ha cessato e si e riposato>>. Quando il Signore ebbe finito di parlare con Mose sul monte Sinai, gli diede le due tavole della Testimonianza, tavole di pietra, scritte dal dito di Dio.

Capitolo 32. Il popolo, vedendo che Mose tardava a scendere dalla montagna, si affollo intorno ad Aronne e gli disse: <<Facci un dio che cammini alla nostra testa, perche a quel Mose, l'uomo che ci ha fatti uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto>>. Aronne rispose loro: <<Togliete i pendenti d'oro che hanno agli orecchi le vostre mogli e le vostre figlie e portateli a me>>. Tutto il popolo tolse i pendenti che ciascuno aveva agli orecchi e li porto ad Aronne. Egli li ricevette dalle loro mani e li fece fondere in una forma e ne ottenne un vitello di metallo fuso. Allora dissero: <<Ecco il tuo Dio, o Israele, colui che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto!>>. Cio vedendo, Aronne costru`i un altare davanti al vitello e proclamo: <<Domani sar`a festa in onore del Signore>>. Il giorno dopo si alzarono presto, offrirono olocausti e presentarono sacrifici di comunione. Il popolo sedette per mangiare e bere, poi si alzo per darsi al divertimento. Allora il Signore disse a Mose: <<V`a, scendi, perche il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d'Egitto, si e pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicata! Si son fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: Ecco il tuo Dio, Israele; colui che ti ha fatto uscire dal paese di Egitto>>. Il Signore disse inoltre a Mose: <<Ho osservato questo popolo e ho visto che e un popolo dalla dura cervice. Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li distrugga. Di te invece faro una grande nazione>>. Mose allora supplico il Signore, suo Dio, e disse: <<Perche, Signore, divamper`a la tua ira contro il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d'Egitto con grande forza e con mano potente? Perche dovranno dire gli Egiziani: Con malizia li ha fatti uscire, per farli perire tra le montagne e farli sparire dalla terra? Desisti dall'ardore della tua ira e abbandona il proposito di fare del male al tuo popolo. Ricordati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: Rendero la vostra posterit`a numerosa come le stelle del cielo e tutto questo paese, di cui ho parlato, lo daro ai tuoi discendenti, che lo possederanno per sempre>>. Il Signore abbandono il proposito di nuocere al suo popolo. Mose ritorno e scese dalla montagna con in mano le due tavole della Testimonianza, tavole scritte sui due lati, da una parte e dall'altra. Le tavole erano opera di Dio, la scrittura era scrittura di Dio, scolpita sulle tavole. Giosue sent`i il rumore del popolo che urlava e disse a Mose: <<C'e rumore di battaglia nell'accampamento>>. Ma rispose Mose: Non e il grido di chi canta: Disfatta! Il grido di chi canta a due cori io sento>>. Quando si fu avvicinato all'accampamento, vide il vitello e le danze. Allora si accese l'ira di Mose: egli scaglio dalle mani le tavole e le spezzo ai piedi della montagna. Poi afferro il vitello che quelli avevano fatto, lo brucio nel fuoco, lo frantumo fino a ridurlo in polvere, ne sparse la polvere nell'acqua e la fece trangugiare agli Israeliti. Mose disse ad Aronne: <<Che ti ha fatto questo popolo, perche tu l'abbia gravato di un peccato cos`i grande?>>. Aronne rispose: <<Non si accenda l'ira del mio signore; tu stesso sai che questo popolo e inclinato al male. Mi dissero: Facci un dio, che cammini alla nostra testa, perche a quel Mose, l'uomo che ci ha fatti uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo che cosa sia capitato. Allora io dissi: Chi ha dell'oro? Essi se lo sono tolto, me lo hanno dato; io l'ho gettato nel fuoco e ne e uscito questo vitello>>. Mose vide che il popolo non aveva piu freno, perche Aronne gli aveva tolto ogni freno, cos`i da farne il ludibrio dei loro avversari. Mose si pose alla porta dell'accampamento e disse: <<Chi sta con il Signore, venga da me!>>. Gli si raccolsero intorno tutti i figli di Levi. Grido loro: <<Dice il Signore, il Dio d'Israele: Ciascuno di voi tenga la spada al fianco. Passate e ripassate nell'accampamento da una porta all'altra: uccida ognuno il proprio fratello, ognuno il proprio amico, ognuno il proprio parente>>. I figli di Levi agirono secondo il comando di Mose e in quel giorno perirono circa tremila uomini del popolo. Allora Mose disse: <<Ricevete oggi l'investitura dal Signore; ciascuno di voi e stato contro suo figlio e contro suo fratello, perche oggi Egli vi accordasse una benedizione>>. Il giorno dopo Mose disse al popolo: <<Voi avete commesso un grande peccato; ora saliro verso il Signore: forse otterro il perdono della vostra colpa>>. Mose ritorno dal Signore e disse: <<Questo popolo ha commesso un grande peccato: si sono fatti un dio d'oro. Ma ora, se tu perdonassi il loro peccato... E se no, cancellami dal tuo libro che hai scritto!>>. Il Signore disse a Mose: <<Io cancellero dal mio libro colui che ha peccato contro di me. Ora v`a, conduci il popolo l`a dove io ti ho detto. Ecco il mio angelo ti preceder`a; ma nel giorno della mia visita li puniro per il loro peccato>>. Il Signore percosse il popolo, perche aveva fatto il vitello fabbricato da Aronne.

Capitolo 33. Il Signore parlo a Mose: <<Su, esci di qui tu e il popolo che hai fatto uscire dal paese d'Egitto, verso la terra che ho promesso con giuramento ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe, dicendo: Alla tua discendenza la daro. Mandero davanti a te un angelo e scaccero il Cananeo, l'Amorreo, l'Hittita, il Perizzita, l'Eveo e il Gebuseo. V`a pure verso la terra dove scorre latte e miele... Ma io non verro in mezzo a te, per non doverti sterminare lungo il cammino, perche tu sei un popolo di dura cervice>>. Il popolo ud`i questa triste notizia e tutti fecero lutto: nessuno piu indosso i suoi ornamenti. Il Signore disse a Mose: <<Riferisci agli Israeliti: Voi siete un popolo di dura cervice; se per un momento io venissi in mezzo a te, io ti sterminerei. Ora togliti i tuoi ornamenti e poi sapro che cosa dovro farti>>. Gli Israeliti si spogliarono dei loro ornamenti dal monte Oreb in poi. Mose a ogni tappa prendeva la tenda e la piantava fuori dell'accampamento, ad una certa distanza dall'accampamento, e l'aveva chiamata tenda del convegno; appunto a questa tenda del convegno, posta fuori dell'accampamento, si recava chiunque volesse consultare il Signore. Quando Mose usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava in piedi, stando ciascuno all'ingresso della sua tenda: guardavano passare Mose, finche fosse entrato nella tenda. Quando Mose entrava nella tenda, scendeva la colonna di nube e restava all'ingresso della tenda. Allora il Signore parlava con Mose. Tutto il popolo vedeva la colonna di nube, che stava all'ingresso della tenda e tutti si alzavano e si prostravano ciascuno all'ingresso della propria tenda. Cos`i il Signore parlava con Mose faccia a faccia, come un uomo parla con un altro. Poi questi tornava nell'accampamento, mentre il suo inserviente, il giovane Giosue figlio di Nun, non si allontanava dall'interno della tenda. Mose disse al Signore: <<Vedi, tu mi ordini: F`a salire questo popolo, ma non mi hai indicato chi manderai con me; eppure hai detto: Ti ho conosciuto per nome, anzi hai trovato grazia ai miei occhi. Ora, se davvero ho trovato grazia ai tuoi occhi, indicami la tua via, cos`i che io ti conosca, e trovi grazia ai tuoi occhi; considera che questa gente e il tuo popolo>>. Rispose: <<Io camminero con voi e ti daro riposo>>. Riprese: <<Se tu non camminerai con noi, non farci salire di qui. Come si sapr`a dunque che ho trovato grazia ai tuoi occhi, io e il tuo popolo, se non nel fatto che tu cammini con noi? Cos`i saremo distinti, io e il tuo popolo, da tutti i popoli che sono sulla terra>>. Disse il Signore a Mose: <<Anche quanto hai detto io faro, perche hai trovato grazia ai miei occhi e ti ho conosciuto per nome>>. Gli disse: <<Mostrami la tua Gloria!>>. Rispose: <<Faro passare davanti a te tutto il mio splendore e proclamero il mio nome: Signore, davanti a te. Faro grazia a chi vorro far grazia e avro misericordia di chi vorro aver misericordia>>. Soggiunse: <<Ma tu non potrai vedere il mio volto, perche nessun uomo puo vedermi e restare vivo>>. Aggiunse il Signore: <<Ecco un luogo vicino a me. Tu starai sopra la rupe: quando passer`a la mia Gloria, io ti porro nella cavit`a della rupe e ti copriro con la mano finche saro passato. Poi togliero la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non lo si puo vedere>>.

Capitolo 34. Poi il Signore disse a Mose: <<Taglia due tavole di pietra come le prime. Io scrivero su queste tavole le parole che erano sulle tavole di prima, che hai spezzate. Tieniti pronto per domani mattina: domani mattina salirai sul monte Sinai e rimarrai lassu per me in cima al monte. Nessuno salga con te, nessuno si trovi sulla cima del monte e lungo tutto il monte; neppure armenti o greggi vengano a pascolare davanti a questo monte>>. Mose taglio due tavole di pietra come le prime; si alzo di buon mattino e sal`i sul monte Sinai, come il Signore gli aveva comandato, con le due tavole di pietra in mano. Allora il Signore scese nella nube, si fermo l`a presso di lui e proclamo il nome del Signore. Il Signore passo davanti a lui proclamando: <<Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di grazia e di fedelt`a, che conserva il suo favore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione>>. Mose si curvo in fretta fino a terra e si prostro. Disse: <<Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, mio Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi. S`i, e un popolo di dura cervice, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato: f`a di noi la tua eredit`a>>. Il Signore disse: <<Ecco io stabilisco un'alleanza: in presenza di tutto il tuo popolo io faro meraviglie, quali non furono mai compiute in nessun paese e in nessuna nazione: tutto il popolo in mezzo al quale ti trovi vedr`a l'opera del Signore, perche terribile e quanto io sto per fare con te. Osserva dunque cio che io oggi ti comando. Ecco io scaccero davanti a te l'Amorreo, il Cananeo, l'Hittita, il Perizzita, l'Eveo e il Gebuseo. Guardati bene dal far alleanza con gli abitanti del paese nel quale stai per entrare, perche cio non diventi una trappola in mezzo a te. Anzi distruggerete i loro altari, spezzerete le loro stele e taglierete i loro pali sacri. Tu non devi prostrarti ad altro Dio, perche il Signore si chiama Geloso: egli e un Dio geloso. Non fare alleanza con gli abitanti di quel paese, altrimenti, quando si prostituiranno ai loro dei e faranno sacrifici ai loro dei, inviteranno anche te: tu allora mangeresti le loro vittime sacrificali. Non prendere per mogli dei tuoi figli le loro figlie, altrimenti, quando esse si prostituiranno ai loro dei, indurrebbero anche i tuoi figli a prostituirsi ai loro dei. Non ti farai un dio di metallo fuso. Osserverai la festa degli azzimi. Per sette giorni mangerai pane azzimo, come ti ho comandato, nel tempo stabilito del mese di Abib; perche nel mese di Abib sei uscito dall'Egitto. Ogni essere che nasce per primo dal seno materno e mio: ogni tuo capo di bestiame maschio, primogenito del bestiame grosso e minuto. Il primogenito dell'asino riscatterai con un altro capo di bestiame e, se non lo vorrai riscattare, gli spaccherai la nuca. Ogni primogenito dei tuoi figli lo dovrai riscattare. Per sei giorni lavorerai, ma nel settimo riposerai; dovrai riposare anche nel tempo dell'aratura e della mietitura. Celebrerai anche la festa della settimana, la festa cioe delle primizie della mietitura del frumento e la festa del raccolto al volgere dell'anno. Tre volte all'anno ogni tuo maschio compaia alla presenza del Signore Dio, Dio d'Israele. Perche io scaccero le nazioni davanti a te e allarghero i tuoi confini; cos`i quando tu, tre volte all'anno, salirai per comparire alla presenza del Signore tuo Dio, nessuno potr`a desiderare di invadere il tuo paese. Non sacrificherai con pane lievitato il sangue della mia vittima sacrificale; la vittima sacrificale della festa di pasqua non dovr`a rimanere fino alla mattina. Porterai alla casa del Signore, tuo Dio, la primizia dei primi prodotti della tua terra. Il Signore disse a Mose: <<Scrivi queste parole, perche sulla base di queste parole io ho stabilito un'alleanza con te e con Israele>>. Mose rimase con il Signore quaranta giorni e quaranta notti senza mangiar pane e senza bere acqua. Il Signore scrisse sulle tavole le parole dell'alleanza, le dieci parole. Quando Mose scese dal monte Sinai - le due tavole della Testimonianza si trovavano nelle mani di Mose mentre egli scendeva dal monte - non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiche aveva conversato con lui. Ma Aronne e tutti gli Israeliti, vedendo che la pelle del suo viso era raggiante, ebbero timore di avvicinarsi a lui. Mose allora li chiamo e Aronne, con tutti i capi della comunit`a, ando da lui. Mose parlo a loro. Si avvicinarono dopo di loro tutti gli Israeliti ed egli ingiunse loro cio che il Signore gli aveva ordinato sul monte Sinai. Quando Mose ebbe finito di parlare a loro, si pose un velo sul viso. Quando entrava davanti al Signore per parlare con lui, Mose si toglieva il velo, fin quando fosse uscito. Una volta uscito, riferiva agli Israeliti cio che gli era stato ordinato. Gli Israeliti, guardando in faccia Mose, vedevano che la pelle del suo viso era raggiante. Poi egli si rimetteva il velo sul viso, fin quando fosse di nuovo entrato a parlare con lui.

Capitolo 35. Mose raduno tutta la comunit`a degli Israeliti e disse loro: <<Queste sono le cose che il Signore ha comandato di fare: Per sei giorni si lavorer`a, ma il settimo sar`a per voi un giorno santo, un giorno di riposo assoluto, sacro al Signore. Chiunque in quel giorno far`a qualche lavoro sar`a messo a morte. Non accenderete il fuoco in giorno di sabato, in nessuna delle vostre dimore>>. Mose disse a tutta la comunit`a degli Israeliti: <<Questo il Signore ha comandato: Prelevate su quanto possedete un contributo per il Signore. Quanti hanno cuore generoso, portino questo contributo volontario per il Signore: oro, argento e rame, tessuti di porpora viola e rossa, di scarlatto, di bisso e di pelo di capra, pelli di montone tinte di rosso, pelli di tasso e legno di acacia, olio per l'illuminazione, balsami per unguenti e per l'incenso aromatico, pietre di onice e pietre da incastonare nell'efod e nel pettorale. Tutti gli artisti che sono tra di voi vengano ed eseguiscano quanto il Signore ha comandato: la Dimora, la sua tenda, la sua copertura, le sue fibbie, le sue assi, le sue traverse, le sue colonne e le sue basi, l'arca e le sue stanghe, il coperchio e il velo che lo nasconde, la tavola con le sue stanghe e tutti i suoi accessori e i pani dell'offerta, il candelabro per illuminare con i suoi accessori, le sue lampade e l'olio per l'illuminazione, l'altare dei profumi con le sue stanghe, l'olio dell'unzione e il profumo aromatico, la cortina d'ingresso alla porta della Dimora, l'altare degli olocausti con la sua graticola, le sue sbarre e tutti i suoi accessori, la conca con il suo piedestallo, i tendaggi del recinto, le sue colonne e le sue basi e la cortina alla porta del recinto, i picchetti della Dimora, i picchetti del recinto e le loro corde, le vesti liturgiche per officiare nel santuario, le vesti sacre per il sacerdote Aronne e le vesti dei suoi figli per esercitare il sacerdozio>>. Allora tutta la comunit`a degli Israeliti si ritiro dalla presenza di Mose. Poi quanti erano di cuore generoso ed erano mossi dal loro spirito, vennero a portare l'offerta per il Signore, per la costruzione della tenda del convegno, per tutti i suoi oggetti di culto e per le vesti sacre. Vennero uomini e donne, quanti erano di cuore generoso, e portarono fermagli, pendenti, anelli, collane, ogni sorta di gioielli d'oro: quanti volevano presentare un'offerta di oro al Signore la portarono. Quanti si trovavano in possesso di tessuti di porpora viola e rossa, di scarlatto, di bisso, di pelo di capra, di pelli di montone tinte di rosso e di pelli di tasso ne portarono. Quanti potevano offrire un'offerta in argento o rame ne offrirono per il Signore. Cos`i anche quanti si trovavano in possesso di legno di acacia per qualche opera della costruzione, ne portarono. Inoltre tutte le donne esperte filarono con le mani e portarono filati di porpora viola e rossa, di scarlatto e di bisso. Tutte le donne che erano di cuore generoso, secondo la loro abilit`a, filarono il pelo di capra. I capi portarono le pietre di onice e le pietre preziose da incastonare nell'efod e nel pettorale, balsami e olio per l'illuminazione, per l'olio dell'unzione e per l'incenso aromatico. Cos`i tutti, uomini e donne, che erano di cuore generoso a portare qualche cosa per la costruzione che il Signore per mezzo di Mose aveva comandato di fare, la portarono: gli Israeliti portarono la loro offerta volontaria al Signore. Mose disse agli Israeliti: <<Vedete, il Signore ha chiamato per nome Bezaleel, figlio di Uri, figlio di Cur, della tribu di Giuda. L'ha riempito dello spirito di Dio, perche egli abbia saggezza, intelligenza e scienza in ogni genere di lavoro, per concepire progetti e realizzarli in oro, argento, rame, per intagliare le pietre da incastonare, per scolpire il legno e compiere ogni sorta di lavoro ingegnoso. Gli ha anche messo nel cuore il dono di insegnare e cos`i anche ha fatto con Ooliab, figlio di Achisamach, della tribu di Dan. Li ha riempiti di saggezza per compiere ogni genere di lavoro d'intagliatore, di disegnatore, di ricamatore in porpora viola, in porpora rossa, in scarlatto e in bisso, e di tessitore: capaci di realizzare ogni sorta di lavoro e ideatori di progetti.

Capitolo 36. Bezaleel, Ooliab e tutti gli artisti che il Signore aveva dotati di saggezza e d'intelligenza, perche fossero in grado di eseguire i lavori della costruzione del santuario, fecero ogni cosa secondo cio che il Signore aveva ordinato. Mose chiamo Bezaleel, Ooliab e tutti gli artisti, nel cuore dei quali il Signore aveva messo saggezza, quanti erano portati a prestarsi per l'esecuzione dei lavori. Essi ricevettero da Mose ogni contributo portato dagli Israeliti per il lavoro della costruzione del santuario. Ma gli Israeliti continuavano a portare ogni mattina offerte volontarie. Allora tutti gli artisti, che eseguivano i lavori per il santuario, lasciarono il lavoro che stavano facendo e vennero a dire a Mose: <<Il popolo porta piu di quanto e necessario per il lavoro che il Signore ha ordinato>>. Mose allora fece proclamare nel campo: <<Nessuno, uomo o donna, offra piu alcuna cosa come contributo per il santuario>>. Cos`i si imped`i al popolo di portare altre offerte; perche quanto il popolo aveva gia offerto era sufficiente, anzi sovrabbondante, per l'esecuzione di tutti i lavori. Tutti gli artisti addetti ai lavori fecero la Dimora. Bezaleel la fece con dieci teli di bisso ritorto, di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto. La fece con figure di cherubini artisticamente lavorati. Lunghezza di ciascun telo ventotto cubiti; larghezza quattro cubiti per ciascun telo; la stessa dimensione per tutti i teli. Un`i cinque teli l'uno all'altro e anche i cinque altri teli un`i l'uno all'altro. Fece cordoni di porpora viola sull'orlo del primo telo all'estremit`a della sutura e fece la stessa cosa sull'orlo del primo telo all'estremit`a della sutura e fece la stessa cosa sull'orlo del telo estremo nella seconda sutura. Fece cinquanta cordoni al primo telo e fece anche cinquanta cordoni all'estremit`a del telo della seconda sutura: i cordoni corrispondevano l'uno all'altro. Fece cinquanta fibbie d'oro e un`i i teli l'uno all'altro mediante le fibbie; cos`i il tutto venne a formare una sola Dimora. Fece poi teli di peli di capra per costituire la tenda al di sopra della Dimora. Ne fece undici teli. Lunghezza di un telo trenta cubiti; larghezza quattro cubiti per un telo; la stessa dimensione per gli undici teli. Un`i insieme cinque teli a parte e sei teli a parte. Fece cinquanta cordoni sull'orlo del telo della seconda sutura. Fece cinquanta fibbie di rame, per unire insieme la tenda, cos`i da formare un tutto unico. Fece poi per la tenda una copertura di pelli di montone tinte di rosso e al di sopra una copertura di pelli di tasso. Poi fece per la Dimora assi di legno di acacia, verticali. Dieci cubiti la lunghezza di un asse e un cubito e mezzo la larghezza. Ogni asse aveva due sostegni, congiunti l'uno all'altro da un rinforzo. Cos`i fece per tutte le assi della Dimora. Fece dunque le assi per la Dimora: venti assi sul lato verso il mezzogiorno, a sud. Fece anche quaranta basi d'argento sotto le venti assi, due basi sotto un'asse per i suoi due sostegni e due basi sotto l'altra asse per i suoi due sostegni. Per il secondo lato della Dimora, verso il settentrione, venti assi, come le loro quaranta basi d'argento, due basi sotto un'asse e due basi sotto l'altra asse. Per la parte posteriore della Dimora, verso occidente, fece sei assi. Fece inoltre due assi per gli angoli della Dimora nella parte posteriore. Esse erano formate ciascuna da due pezzi uguali, abbinati e perfettamente congiunti dal basso fino alla cima, all'altezza del primo anello. Cos`i fece per ambedue: esse vennero a formare i due angoli. Vi erano dunque otto assi con le loro basi d'argento: sedici basi, due basi sotto un'asse e due basi sotto l'altra asse. Fece inoltre traverse di legno di acacia: cinque per le assi di un lato della Dimora, cinque traverse per le assi dell'altro lato della Dimora e cinque traverse per le assi della parte posteriore, verso occidente. Fece la traversa mediana che, a mezza altezza delle assi, le attraversava da una estremit`a all'altra. Rivest`i d'oro le assi, fece in oro i loro anelli, che servivano per inserire le traverse, e rivest`i d'oro anche le traverse. Fece il velo di porpora viola e di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto. Lo fece con figure di cherubini, lavoro di disegnatore. Fece per esso quattro colonne di acacia, le rivest`i d'oro; anche i loro uncini erano d'oro e fuse per esse quattro basi d'argento. Fecero poi una cortina per l'ingresso della tenda, di porpora viola e di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto, lavoro di ricamatore; le sue cinque colonne con i loro uncini. Rivest`i d'oro i loro capitelli e le loro aste trasversali e fece le loro cinque basi di rame.

Capitolo 37. Bezaleel fece l'arca di legno di acacia: aveva due cubiti e mezzo di lunghezza, un cubito e mezzo di larghezza, un cubito e mezzo di altezza. La rivest`i d'oro puro, dentro e fuori. Le fece intorno un bordo d'oro. Fuse per essa quattro anelli d'oro e li fisso ai suoi quattro piedi: due anelli su di un lato e due anelli sull'altro. Fece stanghe di legno di acacia e le rivest`i d'oro. Introdusse le stanghe negli anelli sui due lati dell'arca per trasportare l'arca. Fece il coperchio d'oro puro: aveva due cubiti e mezzo di lunghezza e un cubito e mezzo di larghezza. Fece due cherubini d'oro: li fece lavorati a martello sulle due estremit`a del coperchio: un cherubino ad una estremit`a e un cherubino all'altra estremit`a. Fece i cherubini tutti di un pezzo con il coperchio, alle sue due estremit`a. I cherubini avevano le due ali stese di sopra, proteggendo con le ali il coperchio; erano rivolti l'uno verso l'altro e le facce dei cherubini erano rivolte verso il coperchio. Fece la tavola di legno di acacia: aveva due cubiti di lunghezza, un cubito di larghezza, un cubito e mezzo di altezza. La rivest`i d'oro puro e le fece intorno un bordo d'oro. Le fece attorno una cornice di un palmo e un bordo d'oro per la cornice. Fuse per essa quattro anelli d'oro e li fisso ai quattro angoli che costituivano i suoi quattro piedi. Gli anelli erano fissati alla cornice e servivano per inserire le stanghe destinate a trasportare la tavola. Fece le stanghe di legno di acacia e le rivest`i d'oro. Fece anche gli accessori della tavola: piatti, coppe, anfore e tazze per le libazioni; li fece di oro puro. Fece il candelabro d'oro puro; lo fece lavorato a martello, il suo fusto e i suoi bracci; i suoi calici, i suoi bulbi e le sue corolle facevano corpo con esso. Sei bracci uscivano dai suoi lati: tre bracci del candelabro da un lato e tre bracci del candelabro dall'altro. Vi erano su un braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla; anche sull'altro braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla. Cos`i era per i sei bracci che uscivano dal candelabro. Il fusto del candelabro aveva quattro calici in forma di fiore di mandorlo, con i loro bulbi e le loro corolle: un bulbo sotto due bracci che si dipartivano da esso, e un bulbo sotto i due altri bracci che si dipartivano da esso, e un bulbo sotto i due altri bracci che si dipartivano da esso; cos`i per tutti i sei bracci che uscivano dal candelabro. I bulbi e i relativi bracci facevano corpo con esso: il tutto era formato da una sola massa d'oro puro lavorata a martello. Fece le sue sette lampade, i suoi smoccolatoi e i suoi portacenere d'oro puro. Impiego un talento d'oro puro per esso e per tutti i suoi accessori. Fece l'altare per bruciare l'incenso, di legno di acacia; aveva un cubito di lunghezza e un cubito di larghezza, era cioe quadrato; aveva due cubiti di altezza e i suoi corni erano di un sol pezzo. Rivest`i d'oro puro il suo piano, i suoi lati, i suoi corni e gli fece intorno un orlo d'oro. Fece anche due anelli d'oro sotto l'orlo, sui due fianchi, cioe sui due lati opposti; servivano per inserire le stanghe destinate a trasportarlo. Fece le stanghe di legno di acacia e le rivest`i d'oro. Preparo l'olio dell'unzione sacra e il profumo aromatico da bruciare, puro, secondo l'arte del profumiere.

Capitolo 38. Fece l'altare di legno di acacia: aveva cinque cubiti di lunghezza e cinque cubiti di larghezza, era cioe quadrato, e aveva l'altezza di tre cubiti. Fece i suoi corni ai suoi quattro angoli: i suoi corni erano tutti di un pezzo; lo rivest`i di rame. Fece anche tutti gli accessori dell'altare: i recipienti per raccogliere le ceneri, le sue pale, i suoi vasi per aspersione, le sue forchette e i bracieri: fece di rame tutti i suoi accessori. Fece per l'altare una graticola, lavorata a forma di rete, di rame, e la pose sotto la cornice dell'altare in basso: la rete arrivava a met`a altezza dell'altare. Fuse quattro anelli e li pose alle quattro estremit`a della graticola di rame, per inserirvi le stanghe. Fece anche le stanghe di legno di acacia e le rivest`i di rame. Introdusse le stanghe negli anelli sui lati dell'altare: servivano a trasportarlo. Fece l'altare di tavole, vuoto all'interno. Fece la conca di rame e il suo piedestallo di rame, impiegandovi gli specchi delle donne, che nei tempi stabiliti venivano a prestar servizio all'ingresso della tenda del convegno. Fece il recinto: sul lato meridionale, verso sud, il recinto aveva tendaggi di bisso ritorto, per la lunghezza di cento cubiti sullo stesso lato. Vi erano le loro venti colonne con le venti basi di rame. Gli uncini delle colonne e le loro aste trasversali erano d'argento. Anche sul lato rivolto a settentrione vi erano tendaggi per cento cubiti di lunghezza, le relative venti colonne con le venti basi di rame, gli uncini delle colonne e le aste trasversali d'argento. Sul lato verso occidente vi erano cinquanta cubiti di tendaggi, con le relative dieci colonne e le dieci basi, i capitelli delle colonne e i loro uncini d'argento. Sul lato orientale, verso levante, vi erano cinquanta cubiti: quindici cubiti di tendaggi, con le relative tre colonne e le tre basi alla prima ala; all'altra ala quindici cubiti di tendaggi, con le tre colonne e le tre basi. Tutti i tendaggi che delimitavano il recinto erano di bisso ritorto. Le basi delle colonne erano di rame, gli uncini delle colonne e le aste trasversali erano d'argento; il rivestimento dei loro capitelli era d'argento e tutte le colonne del recinto avevano aste trasversali d'argento. Alla porta del recinto vi era una cortina, lavoro di ricamatore, di porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto: la sua lunghezza era di venti cubiti, la sua altezza, nel senso della larghezza, era di cinque cubiti, come i tendaggi del recinto. Le colonne relative erano quattro, con le quattro basi di rame, i loro uncini d'argento, il rivestimento dei loro capitelli e le loro aste trasversali d'argento. Tutti i picchetti della Dimora e del recinto circostante erano di rame. Questo e il computo dei metalli impiegati per la Dimora, la Dimora della Testimonianza, redatto per ordine di Mose e per opera dei leviti, sotto la direzione d'Itamar, figlio del sacerdote Aronne. Bezaleel, figlio di Uri, figlio di Cur, della tribu di Giuda, esegu`i quanto il Signore aveva ordinato a Mose; insieme con lui Ooliab, figlio di Achisamach della tribu di Dan, intagliatore, decoratore e ricamatore di porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso. Totale dell'oro impiegato per il lavoro, cioe per tutto il lavoro del santuario - era l'oro presentato in offerta -: ventinove talenti e settecentotrenta sicli, in sicli del santuario. L'argento raccolto, in occasione del censimento della comunit`a, pesava cento talenti e millesettecentosettantacinque sicli, in sicli del santuario, cioe un beka a testa, vale a dire mezzo siclo, secondo il siclo del santuario, per ciascuno di coloro che furono sottoposti al censimento, dai vent'anni in su. Erano seicentotremilacinquecentocinquanta. Cento talenti di argento servirono a fondere le basi del santuario e le basi del velo: cento basi per cento talenti, cioe un talento per ogni base. Con i millesettecentosettantacinque sicli fece gli uncini delle colonne, rivest`i i loro capitelli e le riun`i con le aste trasversali. Il rame presentato in offerta assommava a settanta talenti e duemilaquattrocento sicli. Con esso fece le basi per l'ingresso della tenda del convegno, l'altare di rame con la sua graticola di rame e tutti gli accessori dell'altare, le basi del recinto, le basi della porta del recinto, tutti i picchetti della Dimora e tutti i picchetti del recinto.

Capitolo 39. Con porpora viola e porpora rossa, con scarlatto e bisso fece le vesti liturgiche per officiare nel santuario. Fecero le vesti sacre di Aronne, come il Signore aveva ordinato a Mose. Fecero l'efod con oro, porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto. Fecero placche d'oro battuto e le tagliarono in striscie sottili, per intrecciarle con la porpora viola, la porpora rossa, lo scarlatto e il bisso, lavoro d'artista. Fecero all'efod due spalline, che vennero attaccate alle sue due estremit`a; cos`i ne risulto un pezzo tutto unito. La cintura, che lo teneva legato e che stava sopra di esso, era della stessa fattura ed era di un sol pezzo: era intessuta d'oro, di porpora viola e porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto, come il Signore aveva ordinato a Mose. Lavorarono le pietre di onice, inserite in castoni d'oro, incise con i nomi degli Israeliti, secondo l'arte d'incidere i sigilli. Fissarono le due pietre sulle spalline dell'efod, come pietre a ricordo degli Israeliti, come il Signore aveva ordinato a Mose. Fecero il pettorale, lavoro d'artista, come l'efod: con oro, porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto. Era quadrato e lo fecero doppio; aveva una spanna di lunghezza e una spanna di larghezza. Lo coprirono con una incastonatura di pietre preziose, disposte in quattro file di pietre. Una fila: una cornalina, un topazio e uno smeraldo, cos`i la prima fila. La seconda fila: un turchese, uno zaff`iro e un berillo. La terza fila: un giacinto, un'`agata e una ametista. La quarta fila: un crisolito, un onice e un diaspro. Erano inserite nell'oro mediante i loro castoni. Le pietre corrispondevano ai nomi degli Israeliti: dodici, secondo i loro nomi ed erano incise come i sigilli, ciascuna con il nome corrispondente, secondo le dodici tribu. Fecero sul pettorale catene in forma di cordoni, lavoro d'intreccio d'oro puro. Fecero due castoni d'oro e due anelli d'oro e misero i due anelli alle due estremit`a del pettorale. Misero le due catene d'oro sui due anelli alle due estremit`a del pettorale. Quanto alle due altre estremit`a delle catene, le fissarono sui due castoni e le fecero passare sulle spalline dell'efod, nella parte anteriore. Fecero due altri anelli d'oro e li collocarono alle due estremit`a del pettorale sull'orlo che era dalla parte dell'efod, verso l'interno. Fecero due altri anelli d'oro e li posero sulle due spalline dell'efod in basso, sul suo lato anteriore, in vicinanza del punto di attacco, al di sopra della cintura dell'efod. Poi legarono il pettorale con i suoi anelli agli anelli dell'efod mediante un cordone di porpora viola, perche stesse al di sopra della cintura dell'efod e perche il pettorale non si distaccasse dall'efod, come il Signore aveva ordinato a Mose. Fece il manto dell'efod, lavoro di tessitore, tutto di porpora viola; la scollatura del manto, in mezzo, era come la scollatura di una corazza: intorno aveva un bordo, perche non si lacerasse. Fecero sul lembo del manto melagrane di porpora viola, di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto. Fecero sonagli d'oro puro e collocarono i sonagli in mezzo alle melagrane, intorno all'orlo del manto: un sonaglio e una melagrana, un sonaglio e una melagrana lungo tutto il giro del lembo del manto, per l'esercizio del ministero, come il Signore aveva ordinato a Mose. Fecero le tuniche di bisso, lavoro di tessitore, per Aronne e per i suoi figli; il turbante di bisso, gli ornamenti dei berretti di bisso e i calzoni di lino di bisso ritorto; la cintura di bisso ritorto, di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto, lavoro di ricamatore, come il Signore aveva ordinato a Mose. Fecero la lamina, il diadema sacro d'oro puro, e vi scrissero sopra a caratteri incisi come un sigillo: <<Sacro al Signore>>. Vi fissarono un cordone di porpora viola per porre il diadema sopra il turbante, come il Signore aveva ordinato a Mose. Cos`i fu finito tutto il lavoro della Dimora, della tenda del convegno. Gli Israeliti eseguirono ogni cosa come il Signore aveva ordinato a Mose: cos`i essi fecero. Portarono dunque a Mose la Dimora, la tenda e tutti i suoi accessori: le sue fibbie, le sue assi, le sue traverse, le sue colonne e le sue basi, la copertura di pelli di montone tinte di rosso, la copertura di pelli di tasso e il velo per far da cortina, l'arca della Testimonianza con le sue stanghe e il coperchio, la tavola con tutti i suoi accessori e i pani dell'offerta, il candelabro d'oro puro con le sue lampade, le lampade cioe che dovevano essere collocate sopra di esso, con tutti i suoi accessori, e l'olio per l'illuminazione, l'altare d'oro, l'olio dell'unzione, il profumo aromatico da bruciare e la cortina per l'ingresso della tenda. L'altare di rame con la sua graticola di rame, le sue stanghe e tutti i suoi accessori, la conca e il suo piedestallo, i tendaggi del recinto, le sue colonne, le sue basi e la cortina per la porta del recinto, le sue corde, i suoi picchetti e tutti gli arredi del servizio della Dimora, per la tenda del convegno, le vesti liturgiche per officiare nel santuario, le vesti sacre del sacerdote Aronne e le vesti dei suoi figli per l'esercizio del sacerdozio. Secondo quanto il Signore aveva ordinato a Mose, gli Israeliti avevano eseguito ogni lavoro. Mose vide tutta l'opera e riscontro che l'avevano eseguita come il Signore aveva ordinato. Allora Mose li benedisse.

Capitolo 40. Il Signore parlo a Mose e gli disse: <<Il primo giorno del primo mese erigerai la Dimora, la tenda del convegno. Dentro vi collocherai l'arca della Testimonianza, davanti all'arca tenderai il velo. Vi introdurrai la tavola e disporrai su di essa cio che vi deve essere disposto; introdurrai anche il candelabro e vi preparerai sopra le sue lampade. Metterai l'altare d'oro per i profumi davanti all'arca della Testimonianza e metterai infine la cortina all'ingresso della tenda. Poi metterai l'altare degli olocausti di fronte all'ingresso della Dimora, della tenda del convegno. Metterai la conca fra la tenda del convegno e l'altare e vi porrai l'acqua. Disporrai il recinto tutt'attorno e metterai la cortina alla porta del recinto. Poi prenderai l'olio dell'unzione e ungerai con esso la Dimora e quanto vi sar`a dentro e la consacrerai con tutti i suoi arredi; cos`i diventer`a cosa santa. Ungerai anche l'altare degli olocausti e tutti i suoi arredi; consacrerai l'altare e l'altare diventer`a cosa santissima. Ungerai anche la conca con il suo piedestallo e la consacrerai. Poi farai avvicinare Aronne e i suoi figli all'ingresso della tenda del convegno e li laverai con acqua. Farai indossare ad Aronne le vesti sacre, lo ungerai, lo consacrerai e cos`i egli eserciter`a il mio sacerdozio. Farai avvicinare anche i suoi figli e farai loro indossare le tuniche. Li ungerai, come il loro padre, e cos`i eserciteranno il mio sacerdozio; in tal modo la loro unzione conferir`a loro un sacerdozio perenne, per le loro generazioni>>. Mose fece in tutto secondo quanto il Signore gli aveva ordinato. Cos`i fece: nel secondo anno, nel primo giorno del primo mese fu eretta la Dimora. Mose eresse la Dimora: pose le sue basi, dispose le assi, vi fisso le traverse e rizzo le colonne; poi stese la tenda sopra la Dimora e sopra ancora mise la copertura della tenda, come il Signore gli aveva ordinato. Prese la Testimonianza, la pose dentro l'arca; mise le stanghe all'arca e pose il coperchio sull'arca; poi introdusse l'arca nella Dimora, colloco il velo che doveva far da cortina e lo tese davanti all'arca della Testimonianza, come il Signore aveva ordinato a Mose. Nella tenda del convegno colloco la tavola, sul lato settentrionale della Dimora, al di fuori del velo. Dispose su di essa il pane in focacce sovrapposte alla presenza del Signore, come il Signore aveva ordinato a Mose. Colloco inoltre il candelabro nella tenda del convegno, di fronte alla tavola sul lato meridionale della Dimora, e vi preparo sopra le lampade davanti al Signore, come il Signore aveva ordinato a Mose. Colloco poi l'altare d'oro nella tenda del convegno, davanti al velo, e brucio su di esso il profumo aromatico, come il Signore aveva ordinato a Mose. Mise infine la cortina all'ingresso della Dimora. Poi colloco l'altare degli olocausti all'ingresso della Dimora, della tenda del convegno, e offr`i su di esso l'olocausto e l'offerta, come il Signore aveva ordinato a Mose. Colloco la conca fra la tenda del convegno e l'altare e vi mise dentro l'acqua per le abluzioni. Mose, Aronne e i suoi figli si lavavano con essa le mani e i piedi: quando entravano nella tenda del convegno e quando si accostavano all'altare, essi si lavavano, come il Signore aveva ordinato a Mose. Infine eresse il recinto intorno alla Dimora e all'altare e mise la cortina alla porta del recinto. Cos`i Mose termino l'opera. Allora la nube copr`i la tenda del convegno e la Gloria del Signore riemp`i la Dimora. Mose non pote entrare nella tenda del convegno, perche la nube dimorava su di essa e la Gloria del Signore riempiva la Dimora. Ad ogni tappa, quando la nube s'innalzava e lasciava la Dimora, gli Israeliti levavano l'accampamento. Se la nube non si innalzava, essi non partivano, finche non si fosse innalzata. Perche la nube del Signore durante il giorno rimaneva sulla Dimora e durante la notte vi era in essa un fuoco, visibile a tutta la casa d'Israele, per tutto il tempo del loro viaggio.
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