Bible Gematria
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GeRemia 1-26

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Capitolo 1. Parole di Geremia figlio di Chelkia, uno dei sacerdoti che dimoravano in Anatot, nel territorio di Beniamino. A lui fu rivolta la parola del Signore al tempo di Giosia figlio di Amon, re di Giuda, l'anno decimoterzo del suo regno, e quindi anche al tempo di Ioiak`im figlio di Giosia, re di Giuda, fino alla fine dell'anno undecimo di Sedec`ia figlio di Gios`ia, re di Giuda, cioe fino alla deportazione di Gerusalemme avvenuta nel quinto mese. Mi fu rivolta la parola del Signore: <<Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni>>. Risposi: <<Ahime, Signore Dio, ecco io non so parlare, perche sono giovane>>. Ma il Signore mi disse: <<Non dire: Sono giovane, ma v`a da coloro a cui ti mandero e annunzia cio che io ti ordinero. Non temerli, perche io sono con te per proteggerti>>. Oracolo del Signore. Il Signore stese la mano, mi tocco la bocca e il Signore mi disse: <<Ecco, ti metto le mie parole sulla bocca. Ecco, oggi ti costituisco sopra i popoli e sopra i regni per sradicare e demolire, per distruggere e abbattere, per edificare e piantare>>. Mi fu rivolta questa parola del Signore: <<Che cosa vedi, Geremia?>>. Risposi: <<Vedo un ramo di mandorlo>>. Il Signore soggiunse: <<Hai visto bene, poiche io vigilo sulla mia parola per realizzarla>>. Quindi mi fu rivolta di nuovo questa parola del Signore: <<Che cosa vedi?>>. Risposi: <<Vedo una caldaia sul fuoco inclinata verso settentrione>>. Il Signore mi disse: su tutti gli abitanti del paese. Poiche, ecco, io sto per chiamare tutti i regni del settentrione. Oracolo del Signore. Essi verranno e ognuno porr`a il trono davanti alle porte di Gerusalemme, contro tutte le sue mura e contro tutte le citt`a di Giuda. Allora pronunziero i miei giudizi contro di loro, per tutto il male che hanno commesso abbandonandomi, per sacrificare ad altri dei e prostrarsi davanti al lavoro delle proprie mani. Tu, poi, cingiti i fianchi, alzati e d`i loro tutto cio che ti ordinero; non spaventarti alla loro vista, altrimenti ti faro temere davanti a loro. Ed ecco oggi io faccio di te come una fortezza, come un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda e i suoi capi, contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese. Ti muoveranno guerra ma non ti vinceranno, perche io sono con te per salvarti>>. Oracolo del Signore.

Capitolo 2. Mi fu rivolta questa parola del Signore: <<Va' e grida agli orecchi di Gerusalemme: Cos`i dice il Signore: Mi ricordo di te, dell'affetto della tua giovinezza, dell'amore al tempo del tuo fidanzamento, quando mi seguivi nel deserto, in una terra non seminata. Israele era cosa sacra al Signore la primizia del suo raccolto; quanti ne mangiavano dovevano pagarla, la sventura si abbatteva su di loro. Oracolo del Signore. Udite la parola del Signore, casa di Giacobbe, voi, famiglie tutte della casa di Israele! Cos`i dice il Signore: Quale ingiustizia trovarono in me i vostri padri, per allontanarsi da me? Essi seguirono cio ch'e vano, diventarono loro stessi vanit`a e non si domandarono: Dov'e il Signore che ci fece uscire dal paese d'Egitto, ci guido nel deserto, per una terra di steppe e di frane, per una terra arida e tenebrosa, per una terra che nessuno attraversa e dove nessuno dimora? Io vi ho condotti in una terra da giardino, perche ne mangiaste i frutti e i prodotti. Ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia terra e avete reso il mio possesso un abominio. Neppure i sacerdoti si domandarono: Dov'e il Signore? I detentori della legge non mi hanno conosciuto, i pastori mi si sono ribellati, i profeti hanno predetto nel nome di Baal e hanno seguito esseri inutili. Per questo intentero ancora un processo contro di voi, - oracolo del Signore - e faro causa ai vostri nipoti. Recatevi nelle isole del Kitt`im e osservate, mandate pure a Ked`ar e considerate bene; vedete se l`a e mai accaduta una cosa simile. Ha mai un popolo cambiato dei? Eppure quelli non sono dei! Ma il mio popolo ha cambiato colui che e la sua gloria con un essere inutile e vano. Stupitene, o cieli; inorridite come non mai. Oracolo del Signore. Perche il mio popolo ha commesso due iniquit`a: essi hanno abbandonato me, sorgente di acqua viva, per scavarsi cisterne, cisterne screpolate, che non tengono l'acqua. Israele e forse uno schiavo, o un servo nato in casa? Perche allora e diventato una preda? Contro di lui ruggiscono i leoni, fanno udire i loro urli. La sua terra e ridotta a deserto, le sue citt`a sono state bruciate e nessuno vi abita. Perfino i figli di Menfi e di Tafni ti hanno raso la testa. Tutto cio, forse, non ti accade perche hai abbandonato il Signore tuo Dio? E ora perche corri verso l'Egitto a bere le acque del Nilo? Perche corri verso l'Assiria a bere le acque dell'Eufrate? La tua stessa malvagit`a ti castiga e le tue ribellioni ti puniscono. Riconosci e vedi quanto e cosa cattiva e amara l'avere abbandonato il Signore tuo Dio e il non avere piu timore di me. Oracolo del Signore degli eserciti. Poiche gi`a da tempo hai infranto il tuo giogo, hai spezzato i tuoi legami e hai detto: Non ti serviro! Infatti sopra ogni colle elevato e sotto ogni albero verde ti sei prostituita. Io ti avevo piantato come vigna scelta, tutta di vitigni genuini; ora, come mai ti sei mutata in tralci degeneri di vigna bastarda? Anche se ti lavassi con la soda e usassi molta potassa, davanti a me resterebbe la macchia della tua iniquit`a. Oracolo del Signore. Perche osi dire: Non mi sono contaminata, non ho seguito i Baal? Considera i tuoi passi l`a nella valle riconosci quello che hai fatto, giovane cammella leggera e vagabonda, asina selvatica abituata al deserto: nell'ardore del suo desiderio aspira l'aria; chi puo frenare la sua brama? Quanti la cercano non devono stancarsi: la troveranno sempre nel suo mese. Bada che il tuo piede non resti scalzo e che la tua gola non si inaridisca! Ma tu rispondi: No. E' inutile, perche io amo gli stranieri, voglio seguirli. Come si vergogna un ladro preso in flagrante cos`i restano svergognati quelli della casa di Israele, essi, i loro re, i loro capi, i loro sacerdoti e i loro profeti. Dicono a un pezzo di legno: Tu sei mio padre, e a una pietra: Tu mi hai generato. A me essi voltan le spalle e non la fronte; ma al tempo della sventura invocano: Alzati, salvaci! E dove sono gli dei che ti sei costruiti? Si alzino, se posson salvarti nel tempo della tua sventura; poiche numerosi come le tue citt`a sono, o Giuda, i tuoi dei! Perche vi lamentate con me? Tutti voi mi siete stati infedeli. Oracolo del Signore. Invano ho colpito i vostri figli, voi non avete imparato la lezione. La vostra stessa spada ha divorato i vostri profeti come un leone distruttore. O generazione! Proprio voi badate alla parola del Signore! Sono forse divenuto un deserto per Israele o una terra di tenebre densissime? Perche il mio popolo dice: Ci siamo emancipati, piu non faremo ritorno a te? Si dimentica forse una vergine dei suoi ornamenti, una sposa della sua cintura? Eppure il mio popolo mi ha dimenticato per giorni innumerevoli. Come sai ben scegliere la tua via in cerca di amore! Per questo hai insegnato i tuoi costumi anche alle donne peggiori. Perfino sugli orli delle tue vesti si trova il sangue di poveri innocenti, da te non sorpresi nell'atto di scassinare, ma presso ogni quercia. Eppure protesti: Io sono innocente, la sua ira e gia lontana da me. Eccomi pronto a entrare in giudizio con te, perche hai detto: Non ho peccato! Perche ti sei ridotta cos`i vile nel cambiare la strada? Anche dall'Egitto sarai delusa come fosti delusa dall'Assiria. Anche di l`a tornerai con le mani sul capo, perche il Signore ha rigettato coloro nei quali confidavi; da loro non avrai alcun vantaggio.

Capitolo 3. Se un uomo ripudia la moglie ed essa, allontanatasi da lui, si sposa con un altro uomo, torner`a il primo ancora da lei? Forse una simile donna non e tutta contaminata? Tu ti sei disonorata con molti amanti e osi tornare da me? Oracolo del Signore. Alza gli occhi sui colli e osserva: dove non ti sei disonorata? Tu sedevi sulle vie aspettandoli, come fa l'Arabo nel deserto. Cos`i anche la terra hai contaminato con impudicizia e perversit`a. Per questo sono state fermate le piogge e gli scrosci di primavera non sono venuti. Sfrontatezza di prostituta e la tua, ma tu non vuoi arrossire. E ora forse non gridi verso di me: Padre mio, amico della mia giovinezza tu sei! Serber`a egli rancore per sempre? Conserver`a in eterno la sua ira? Cos`i parli, ma intanto ti ostini a commettere il male che puoi>>. Il Signore mi disse al tempo del re Giosia: <<Hai visto cio che ha fatto Israele, la ribelle? Si e recata su ogni luogo elevato e sotto ogni albero verde per prostituirsi. E io pensavo: Dopo che avr`a fatto tutto questo torner`a a me, ma essa non e ritornata. La perfida Giuda sua sorella ha visto cio, ha visto che ho ripudiato la ribelle Israele proprio per tutti i suoi adulteri, consegnandole il documento del divorzio, ma la perfida Giuda sua sorella non ha avuto alcun timore. Anzi anch'essa e andata a prostituirsi; e con il clamore delle sue prostituzioni ha contaminato il paese; ha commesso adulterio davanti alla pietra e al legno. Cio nonostante, la perfida Giuda sua sorella non e ritornata a me con tutto il cuore, ma soltanto con menzogna>>. Parola del Signore. Allora il Signore mi disse: <<Israele ribelle si e dimostrata piu giusta della perfida Giuda. V`a e grida tali cose verso il settentrione dicendo: Non ti mostrero la faccia sdegnata, perche io sono pietoso, dice il Signore. Non conservero l'ira per sempre. Su, riconosci la tua colpa, perche sei stata infedele al Signore tuo Dio; hai profuso l'amore agli stranieri sotto ogni albero verde e non hai ascoltato la mia voce. Oracolo del Signore. Ritornate, figli traviati - dice il Signore - perche io sono il vostro padrone. Io vi prendero uno da ogni citt`a e due da ciascuna famiglia e vi condurro a Sion. Vi daro pastori secondo il mio cuore, i quali vi guideranno con scienza e intelligenza. Quando poi vi sarete moltiplicati e sarete stati fecondi nel paese, in quei giorni - dice il Signore - non si parler`a piu dell'arca dell'alleanza del Signore; nessuno ci penser`a ne se ne ricorder`a; essa non sar`a rimpianta ne rifatta. In quel tempo chiameranno Gerusalemme trono del Signore; tutti i popoli vi si raduneranno nel nome del Signore e non seguiranno piu la caparbiet`a del loro cuore malvagio. In quei giorni la casa di Giuda andr`a verso la casa di Israele e tutte e due torneranno insieme dalla regione settentrionale nel paese che io avevo dato in eredit`a ai loro padri. Io pensavo: Come vorrei considerarti tra i miei figli e darti una terra invidiabile, un'eredit`a che sia l'ornamento piu prezioso dei popoli! Io pensavo: Voi mi direte: Padre mio, e non tralascerete di seguirmi. Ma come una donna e infedele al suo amante, cos`i voi, casa di Israele, siete stati infedeli a me>>. Oracolo del Signore. Sui colli si ode una voce, pianto e gemiti degli Israeliti, perche hanno reso tortuose le loro vie, si sono dimenticati del Signore loro Dio. <<Ritornate, figli traviati, io risanero le vostre ribellioni>>. <<Ecco, noi veniamo a te perche tu sei il Signore nostro Dio. In realt`a, menzogna sono le colline, come anche il clamore sui monti; davvero nel Signore nostro Dio e la salvezza di Israele. L'infamia ha divorato fino dalla nostra giovinezza il frutto delle fatiche dei nostri padri, i loro greggi e i loro armenti, i loro figli e le loro figlie. Avvolgiamoci nella nostra vergogna, la nostra confusione ci ricopra, perche abbiamo peccato contro il Signore nostro Dio, noi e i nostri padri, dalla nostra giovinezza fino ad oggi; non abbiamo ascoltato la voce del Signore nostro Dio>>.

Capitolo 4. <<Se vuoi ritornare, o Israele - dice il Signore - a me dovrai ritornare. Se rigetterai i tuoi abomini, non dovrai piu vagare lontano da me. Il tuo giuramento sar`a: Per la vita del Signore, con verit`a, rettitudine e giustizia. Allora i popoli si diranno benedetti da te e di te si vanteranno>>. Dice il Signore agli uomini di Giuda e a Gerusalemme: <<Dissodatevi un terreno incolto e non seminate fra le spine. Circoncidetevi per il Signore, circoncidete il vostro cuore, uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme, perche la mia ira non divampi come fuoco e non bruci senza che alcuno la possa spegnere, a causa delle vostre azioni perverse. Annunziatelo in Giuda, fatelo udire a Gerusalemme; suonate la tromba nel paese, gridate a piena voce e dite: Radunatevi ed entriamo nelle citt`a fortificate. Alzate un segnale verso Sion; fuggite, non indugiate, perche io mando da settentrione una sventura e una grande rovina. Il leone e balzato dalla boscaglia, il distruttore di nazioni si e mosso dalla sua dimora per ridurre la tua terra a una desolazione: le tue citt`a saranno distrutte, non vi rimarranno abitanti. Per questo vestitevi di sacco, lamentatevi e alzate grida, perche non si e allontanata l'ira ardente del Signore da noi. E in quel giorno, dice il Signore, verr`a meno il coraggio del re e il coraggio dei capi; i sacerdoti saranno costernati e i profeti saranno stupiti. Essi diranno: Ah, Signore Dio hai dunque del tutto ingannato questo popolo e Gerusalemme, quando dicevi: Voi avrete pace, mentre una spada giunge fino alla gola>>. In quel tempo si dir`a a questo popolo e a Gerusalemme: <<Il vento ardente delle dune soffia dal deserto verso la figlia del mio popolo, non per vagliare, ne per mondare il grano. Un vento minaccioso si alza per mio ordine. Ora, anch'io voglio pronunziare contro di essi la condanna>>. Ecco, egli sale come nubi e come un turbine sono i suoi carri, i suoi cavalli sono piu veloci delle aquile. Guai a noi che siamo perduti! Purifica il tuo cuore dalla malvagit`a, Gerusalemme, perche possa uscirne salva. Fino a quando albergheranno in te pensieri d'iniquit`a? Ecco, una voce reca la notizia da Dan, si annunzia la sventura dalle montagne di Efraim. Annunziatelo alle genti, fatelo sapere a Gerusalemme. Gli assedianti vengono da una terra lontana, mandano urla contro le citt`a di Giuda, Come custodi d'un campo l'hanno circondata, perche si e ribellata contro di me. Oracolo del Signore. La tua condotta e le tue azioni ti hanno causato tutto cio. Questo il guadagno della tua malvagit`a; com'e amaro! Ora ti penetra fino al cuore. Le mie viscere, le mie viscere! Sono straziato. Le pareti del mio cuore! Il cuore mi batte forte; non riesco a tacere, perche ho udito uno squillo di tromba, un fragore di guerra. Si annunzia rovina sopra rovina: tutto il paese e devastato. A un tratto sono distrutte le mie tende, in un attimo i miei padiglioni. Fino a quando dovro vedere segnali e udire squilli di tromba? <<Stolto e il mio popolo: non mi conoscono, sono figli insipienti, senza intelligenza; sono esperti nel fare il male, ma non sanno compiere il bene>>. Guardai la terra ed ecco solitudine e vuoto, i cieli, e non v'era luce. Guardai i monti ed ecco tremavano e tutti i colli ondeggiavano. Guardai ed ecco non c'era nessuno e tutti gli uccelli dell'aria erano volati via. Guardai ed ecco la terra fertile era un deserto e tutte le sue citt`a erano state distrutte dal Signore e dalla sua ira ardente. Poiche dice il Signore: <<Devastato sar`a tutto il paese; io compiro uno sterminio. Pertanto la terra sar`a in lutto e i cieli lassu si oscureranno, perche io l'ho detto e non me ne pento, l'ho stabilito e non ritrattero>>. Per lo strepito di cavalieri e di arcieri ogni citt`a e in fuga, vanno nella folta boscaglia e salgono sulle rupi. Ogni citt`a e abbandonata, non c'e rimasto un sol uomo. E tu, devastata, che farai? Anche se ti vestissi di scarlatto, ti adornassi di fregi d'oro e ti facessi gli occhi grandi con il bistro, invano ti faresti bella. I tuoi amanti ti disprezzano; essi vogliono la tua vita. Sento un grido come di donna nei dolori, un urlo come di donna al primo parto, e il grido della figlia di Sion, che spasima e tende le mani: <<Guai a me! Sono affranta, affranta per tutti gli uccisi>>.

Capitolo 5. Percorrete le vie di Gerusalemme, osservate bene e informatevi, cercate nelle sue piazze se trovate un uomo, uno solo che agisca giustamente e cerchi di mantenersi fedele, e io le perdonero, dice il Signore. Anche quando esclamano: <<Per la vita del Signore!>>, certo giurano il falso. Signore, i tuoi occhi non cercano forse la fedelt`a? Tu li hai percossi, ma non mostrano dolore; li hai fiaccati, ma rifiutano di comprendere la correzione. Hanno indurito la faccia piu di una rupe, non vogliono convertirsi. Io pensavo: <<Certo, sono di bassa condizione, agiscono da stolti, perche non conoscono la via del Signore, il diritto del loro Dio. Mi rivolgero ai grandi e parlero loro. Certo, essi conoscono la via del Signore, il diritto del loro Dio>>. Ahime, anche questi hanno rotto il giogo, hanno spezzato i legami! Per questo li azzanna il leone della foresta, il lupo delle steppe ne fa scempio, il leopardo sta in agguato vicino alle loro citt`a quanti ne escono saranno sbranati; perche si sono moltiplicati i loro peccati, sono aumentate le loro ribellioni. Perche ti dovrei perdonare? I tuoi figli mi hanno abbandonato, hanno giurato per chi non e Dio. Io li ho saziati ed essi hanno commesso adulterio, si affollano nelle case di prostituzione. Sono come stalloni ben pasciuti e focosi; ciascuno nitrisce dietro la moglie del suo prossimo. Non dovrei forse punirli per questo? Oracolo del Signore. E di un popolo come questo non dovrei vendicarmi? Salite sui suoi filari e distruggeteli, compite uno sterminio; strappatene i tralci, perche non sono del Signore. Poiche, certo, mi si sono ribellate la casa di Israele e la casa di Giuda>>. Oracolo del Signore. Hanno rinnegato il Signore, hanno proclamato: <<Non e lui! Non verr`a sopra di noi la sventura, non vedremo ne spada ne fame. I profeti sono come il vento, la sua parola non e in essi>>. Percio dice il Signore, Dio degli eserciti: <<Questo sar`a fatto loro, poiche hanno pronunziato questo discorso: Ecco io faro delle mie parole come un fuoco sulla tua bocca. Questo popolo sar`a la legna che esso divorer`a. Ecco mandero contro di voi una nazione da lontano, o casa di Israele. Oracolo del Signore. E' una nazione valorosa, e una nazione antica! Una nazione di cui non conosci la lingua e non comprendi che cosa dice. La sua faretra e come un sepolcro aperto. Essi sono tutti prodi. Divorer`a le tue messi e il tuo pane; divorer`a i tuoi figli e le tue figlie; divorer`a i greggi e gli armenti; divorer`a le tue vigne e i tuoi fichi; distrugger`a le citt`a fortificate nelle quali riponevi la fiducia. Ma anche in quei giorni, dice il Signore, non faro di voi uno sterminio>>. Allora, se diranno: <<Perche il Signore nostro Dio ci fa tutte queste cose?>>, tu risponderai: <<Come voi avete abbandonato il Signore e avete servito divinit`a straniere nel vostro paese, cos`i servirete gli stranieri in un paese non vostro>>. Annunziatelo nella casa di Giacobbe, fatelo udire in Giuda dicendo: <<Questo dunque ascoltate, o popolo stolto e privo di senno, che ha occhi ma non vede, che ha orecchi ma non ode. Voi non mi temerete? Oracolo del Signore. Non tremerete dinanzi a me, che ho posto la sabbia per confine al mare, come barriera perenne che esso non varcher`a? Le sue onde si agitano ma non prevalgono, rumoreggiano ma non l'oltrepassano>>. Ma questo popolo ha un cuore indocile e ribelle; si voltano indietro e se ne vanno, e non dicono in cuor loro: <<Temiamo il Signore nostro Dio che elargisce la pioggia d'autunno e quella di primavera a suo tempo, ha fissato le settimane per la messe e ce le mantiene costanti>>. Le vostre iniquit`a hanno sconvolto queste cose e i vostri peccati tengono lontano da voi il benessere; poiche tra il mio popolo vi sono malvagi che spiano come cacciatori in agguato, pongono trappole per prendere uomini. Come una gabbia piena di uccelli, cos`i le loro case sono piene di inganni; percio diventano grandi e ricchi. Sono grassi e pingui, oltrepassano i limiti del male; non difendono la giustizia, non si curano della causa dell'orfano, non fanno giustizia ai poveri. Non dovrei forse punire queste colpe? Oracolo del Signore. Di un popolo come questo non dovrei vendicarmi? Cose spaventose e orribili avvengono nel paese. I profeti predicono in nome della menzogna e i sacerdoti governano al loro cenno; eppure il mio popolo e contento di questo. Che farete quando verr`a la fine?

Capitolo 6. Mettetevi in salvo, figli di Beniamino, fuori di Gerusalemme. In Tekoa date fiato alle trombe; innalzate segnali su Bet-Cherem, perche dal settentrione si affaccia una sventura e una grande rovina. E' forse simile a un tenero prato la figlia di Sion? Verso di essa muovono i pastori con i loro greggi; le fissano le tende tutto intorno, ognuno di loro pascola la sua parte. <<Ingaggiate la santa battaglia contro di essa; su, assaliamola in pieno giorno. Noi sventurati! Gi`a il giorno declina, gi`a si allungano le ombre della sera. Su, allora, assaliamola di notte, distruggiamo i suoi palazzi>>. Perche cos`i dice il Signore degli eserciti: <<Tagliate i suoi alberi, costruite un terrapieno davanti a Gerusalemme. Essa e la citt`a della menzogna, in essa tutto e oppressione. Come una sorgente fa scorrere l'acqua, cos`i essa fa scorrere la sua iniquit`a. Violenza e oppressione risuonano in essa, dinanzi a me stanno sempre dolori e piaghe. Lasciati correggere, o Gerusalemme, perche io non mi allontani da te e non ti riduca a un deserto, a una regione disabitata>>. Cos`i dice il Signore degli eserciti: <<Racimolate, racimolate come una vigna il resto di Israele; stendi ancora la tua mano come un vendemmiatore verso i tuoi tralci>>. A chi parlero e chi scongiurero perche mi ascoltino? Ecco, il loro orecchio non e circonciso, sono incapaci di prestare attenzione. Ecco, la parola del Signore e per loro oggetto di scherno; non la gustano. Io percio sono pieno dell'ira del Signore, non posso piu contenerla. <<Riversala sui bambini nella strada, e anche sull'adunanza dei giovani, perche saranno presi insieme uomini e donne, l'anziano e il decrepito. Le loro case passeranno a stranieri, anche i loro campi e le donne, perche io stendero la mano sugli abitanti di questo paese>>. Oracolo del Signore. Perche dal piccolo al grande tutti commettono frode; dal profeta al sacerdote tutti praticano la menzogna. Essi curano la ferita del mio popolo, ma solo alla leggera, dicendo: <<Bene, bene!>> ma bene non va. Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli, ma non si vergognano affatto, non sanno neppure arrossire. <<Per questo cadranno con le altre vittime, nell'ora del castigo saranno prostrati>>, dice il Signore. Cos`i il Signore: <<Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri del passato, dove sta la strada buona e prendetela, cos`i troverete pace per le anime vostre>>. Ma essi risposero: <<Non la prenderemo!>>. Io ho posto sentinelle presso di voi: <<Fate attenzione allo squillo di tromba>>. Essi hanno risposto: <<Non ci baderemo!>>. Per questo ascoltate, o popoli, e sappi, o assemblea, cio che avverr`a di loro. Ascolta, o terra! <<Ecco, io mando contro questo popolo la sventura, il frutto dei loro pensieri, perche non hanno prestato attenzione alle mie parole e hanno rigettato la mia legge. Perche mi offrite incenso portato da Saba e la preziosa cannella che giunge da un paese lontano? I vostri olocausti non mi sono graditi e non mi piacciono i vostri sacrifici>>. Percio, dice il Signore: <<Ecco, io porro per questo popolo pietre di inciampo, in esse inciamperanno insieme padri e figli; vicini e amici periranno>>. Cos`i dice il Signore: <<Ecco un popolo viene da un paese del settentrione, una grande nazione si muove dall'estremit`a della terra. Impugnano archi e lance; sono crudeli, senza piet`a. Il loro clamore e come quello di un mare agitato; essi montano cavalli: sono pronti come un solo guerriero alla battaglia contro di te, figlia di Sion>>. <<Abbiamo udito la loro fama, ci sono cadute le braccia; l'angoscia si e impadronita di noi, come spasimo di partoriente>>. Non uscite nei campi e non camminate per le strade, perche la spada nemica e il terrore sono tutt'intorno. Figlia del mio popolo, vestiti di sacco e rotolati nella polvere. Fa' lutto come per un figlio unico, lamentati amaramente, perche piomber`a improvviso il distruttore su di noi! Io ti ho posto come saggiatore fra il mio popolo, perche tu conoscessi e saggiassi la loro condotta. Essi sono tutti ribelli, spargono calunnie, tutti sono corrotti. Il mantice soffia con forza, il piombo e consumato dal fuoco; invano si vuol raffinarlo a ogni costo, le scorie non si separano. Scoria di argento si chiamano, perche il Signore li ha rigettati.

Capitolo 7. Questa e la parola che fu rivolta dal Signore a Geremia: <<Fermati alla porta del tempio del Signore e l`a pronunzia questo discorso dicendo: Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che attraversate queste porte per prostrarvi al Signore. Cos`i dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Migliorate la vostra condotta e le vostre azioni e io vi faro abitare in questo luogo. Pertanto non confidate nelle parole menzognere di coloro che dicono: Tempio del Signore, tempio del Signore, tempio del Signore e questo! Poiche, se veramente emenderete la vostra condotta e le vostre azioni, se realmente pronunzierete giuste sentenze fra un uomo e il suo avversario; se non opprimerete lo straniero, l'orfano e la vedova, se non spargerete il sangue innocente in questo luogo e se non seguirete per vostra disgrazia altri dei, io vi faro abitare in questo luogo, nel paese che diedi ai vostri padri da lungo tempo e per sempre. Ma voi confidate in parole false e cio non vi giover`a: rubare, uccidere, commettere adulterio, giurare il falso, bruciare incenso a Baal, seguire altri dei che non conoscevate. Poi venite e vi presentate alla mia presenza in questo tempio, che prende il nome da me, e dite: Siamo salvi! per poi compiere tutti questi abomini. Forse e una spelonca di ladri ai vostri occhi questo tempio che prende il nome da me? Anch'io, ecco, vedo tutto questo. Parola del Signore. Andate, dunque, nella mia dimora che era in Silo, dove avevo da principio posto il mio nome; considerate che cosa io ne ho fatto a causa della malvagit`a di Israele, mio popolo. Ora, poiche avete compiuto tutte queste azioni - parola del Signore - e, quando vi ho parlato con premura e sempre, non mi avete ascoltato e, quando vi ho chiamato, non mi avete risposto, io trattero questo tempio che porta il mio nome e nel quale confidate e questo luogo che ho concesso a voi e ai vostri padri, come ho trattato Silo. Vi scaccero davanti a me come ho scacciato tutti i vostri fratelli, tutta la discendenza di Efraim. Tu poi, non pregare per questo popolo, non innalzare per esso suppliche e preghiere ne insistere presso di me, perche non ti ascoltero. Non vedi che cosa fanno nelle citt`a di Giuda e nelle strade di Gerusalemme? I figli raccolgono la legna, i padri accendono il fuoco e le donne impastano la farina per preparare focacce alla Regina del cielo; poi si compiono libazioni ad altri dei per offendermi. Ma forse costoro offendono me - oracolo del Signore - o non piuttosto se stessi a loro vergogna?>>. Pertanto, dice il Signore Dio: <<Ecco il mio furore, la mia ira si riversa su questo luogo, sugli uomini e sul bestiame, sugli alberi dei campi e sui frutti della terra e brucer`a senza estinguersi>>. Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: <<Aggiungete pure i vostri olocausti ai vostri sacrifici e mangiatene la carne! In verit`a io non parlai ne diedi comandi sull'olocausto e sul sacrificio ai vostri padri, quando li feci uscire dal paese d'Egitto. Ma questo comandai loro: Ascoltate la mia voce! Allora io saro il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; e camminate sempre sulla strada che vi prescrivero, perche siate felici. Ma essi non ascoltarono ne prestarono orecchio; anzi procedettero secondo l'ostinazione del loro cuore malvagio e invece di voltarmi la faccia mi han voltato le spalle, da quando i loro padri uscirono dal paese d'Egitto fino ad oggi. Io inviai a voi tutti i miei servitori, i profeti, con premura e sempre; eppure essi non li ascoltarono e non prestarono orecchio. Resero dura la loro nuca, divennero peggiori dei loro padri. Tu dirai loro tutte queste cose, ma essi non ti ascolteranno; li chiamerai, ma non ti risponderanno. Allora dirai loro: Questo e il popolo che non ascolta la voce del Signore suo Dio ne accetta la correzione. La fedelt`a e sparita, e stata bandita dalla loro bocca. Taglia la tua chioma e gettala via e intona sulle alture un canto lugubre, perche il Signore ha rigettato e abbandonato la generazione che e oggetto della sua ira. Perche i figli di Giuda hanno commesso cio che e male ai miei occhi, oracolo del Signore. Hanno posto i loro abomini nel tempio che prende il nome da me, per contaminarlo. Hanno costruito l'altare di Tofet, nella valle di Ben-Hinnon, per bruciare nel fuoco i figli e le figlie, cosa che io non ho mai comandato e che non mi e mai venuta in mente. Percio verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali non si chiamer`a piu Tofet ne valle di Ben-Hinnon, ma valle della Strage. Allora si seppellir`a in Tofet, perche non ci sar`a altro luogo. I cadaveri di questo popolo saranno pasto agli uccelli dell'aria e alle bestie selvatiche e nessuno li scaccer`a. Io faro cessare nelle citt`a di Giuda e nelle vie di Gerusalemme le grida di gioia e la voce dell'allegria, la voce dello sposo e della sposa, poiche il paese sar`a ridotto un deserto>>.

Capitolo 8. <<In quel tempo - oracolo del Signore - si estrarranno dai loro sepolcri le ossa dei re di Giuda, le ossa dei suoi capi, dei sacerdoti, dei profeti e degli abitanti di Gerusalemme. Esse saranno sparse in onore del sole, della luna e di tutta la milizia del cielo che essi amarono, servirono, seguirono, consultarono e adorarono. Non saranno piu raccolte ne sepolte, ma rimarranno come letame sulla terra. Allora la morte sar`a preferibile alla vita per tutti quelli che resteranno di questa razza malvagia in ogni luogo, dove li avro dispersi>>. Oracolo del Signore degli eserciti. Tu dirai loro: <<Cos`i dice il Signore: Forse chi cade non si rialza e chi perde la strada non torna indietro? Perche allora questo popolo si ribella con continua ribellione? Persistono nella malafede, rifiutano di convertirsi. Ho fatto attenzione e ho ascoltato; essi non parlano come dovrebbero. Nessuno si pente della sua malizia, dicendo: Che ho fatto? Ognuno segue senza voltarsi la sua corsa come un cavallo che si lanci nella battaglia. Anche la cicogna nel cielo conosce i suoi tempi; la tortora, la rondinella e la gru osservano la data del loro ritorno; il mio popolo, invece, non conosce il comando del Signore. Come potete dire: Noi siamo saggi, la legge del Signore e con noi? A menzogna l'ha ridotta la penna menzognera degli scribi! I saggi saranno confusi, sconcertati e presi come in un laccio. Essi hanno rigettato la parola del Signore, quale sapienza possono avere? Per questo daro le loro donne ad altri, i loro campi ai conquistatori, perche, dal piccolo al grande, tutti commettono frode; dal profeta al sacerdote, tutti praticano la menzogna. Essi curano la ferita del mio popolo ma solo alla leggera, dicendo: Bene, bene! ma bene non va. Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli, ma non si vergognano affatto, non sanno neppure arrossire. Per questo cadranno con le altre vittime, nell'ora del castigo saranno prostrati>> dice il Signore. <<Li mieto e li anniento, dice il Signore, non c'e piu uva nella vigna ne frutti sui fichi; anche le foglie son avvizzite. Ho procurato per loro degli invasori>>. <<Perche ce ne stiamo seduti? Riunitevi, entriamo nelle fortezze e moriamo in esse, poiche il Signore nostro Dio ci fa perire. Egli ci fa bere acque avvelenate, perche abbiamo peccato contro di lui. Aspettavamo la pace, ma non c'e alcun bene; l'ora della salvezza, ed ecco il terrore>>. Da Dan si sente lo sbuffare dei suoi cavalli; al rumore dei nitriti dei suoi destrieri trema tutta la terra. Vengono e divorano il paese e quanto in esso si trova, la citt`a e i suoi abitanti. <<Ecco, io sto per mandarvi serpenti velenosi contro i quali non esiste incantesimo, ed essi vi morderanno>> dice il Signore. Cercai di rasserenarmi, superando il mio dolore, ma il mio cuore vien meno. Ecco odo le grida della figlia del mio popolo da una terra lunga e larga: <<Forse il Signore non si trova in Sion, il suo re non vi abita piu?>>. Perche mi hanno provocato all'ira con i loro idoli e con queste nullit`a straniere? E' passata la stagione della messe, e finita l'estate e noi non siamo stati soccorsi. Per la ferita della figlia del mio popolo sono affranto, sono costernato, l'orrore mi ha preso. Non v'e forse balsamo in G`alaad? Non c'e piu nessun medico? Perche non si cicatrizza la ferita della figlia del mio popolo? Chi far`a del mio capo una fonte di acqua, dei miei occhi una sorgente di lacrime, perche pianga giorno e notte gli uccisi della figlia del mio popolo?

Capitolo 9. Chi mi dar`a nel deserto un rifugio per viandanti? Io lascerei il mio popolo e mi allontanerei da lui, perche sono tutti adulteri, una massa di traditori. Tendono la loro lingua come un arco; la menzogna e non la verit`a domina nel paese. Passano da un delitto all'altro e non conoscono il Signore. Ognuno si guardi dal suo amico, non fidatevi neppure del fratello, poiche ogni fratello inganna il fratello, e ogni amico va spargendo calunnie. Ognuno si beffa del suo prossimo, nessuno dice la verit`a. Hanno abituato la lingua a dire menzogne, operano l'iniquit`a, incapaci di convertirsi. Angheria sopra angheria, inganno su inganno; rifiutano di conoscere il Signore. Percio dice il Signore degli eserciti: <<Ecco li raffinero al crogiuolo e li saggero; come dovrei comportarmi con il mio popolo? Una saetta micidiale e la loro lingua, inganno le parole della loro bocca. Ognuno parla di pace con il prossimo, mentre nell'intimo gli ordisce un tranello Non dovrei forse punirli per tali cose? Oracolo del Signore. Di un popolo come questo non dovrei vendicarmi?>>. Sui monti alzero gemiti e lamenti, un pianto di lutto sui pascoli della steppa, perche sono riarsi, nessuno piu vi passa, ne piu si ode il grido del bestiame. Dagli uccelli dell'aria alle bestie tutti sono fuggiti, scomparsi. <<Ridurro Gerusalemme un cumulo di rovine, rifugio di sciacalli; le citt`a di Giuda ridurro alla desolazione, senza abitanti>>. Chi e tanto saggio da comprendere questo? A chi la bocca del Signore ha parlato perche lo annunzi? Perche il paese e devastato, desolato come un deserto senza passanti? Ha detto il Signore: <<E' perche hanno abbandonato la legge che avevo loro posto innanzi e non hanno ascoltato la mia voce e non l'hanno seguita, ma han seguito la caparbiet`a del loro cuore e i Baal, che i loro padri avevano fatto loro conoscere>>. Pertanto cos`i dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: <<Ecco, daro loro in cibo assenzio, faro loro bere acque avvelenate; li disperdero in mezzo a popoli che ne loro ne i loro padri hanno conosciuto e mandero dietro a loro la spada finche non li abbia sterminati>>. Attenti, chiamate le lamentatrici, che vengano! Fate venire le piu brave! Accorrano e facciano presto, per intonare su di noi un lamento. Sgorghino lacrime dai nostri occhi, il pianto scorra dalle nostre ciglia, perche una voce di lamento si ode da Sion: <<Come siamo rovinati, come profondamente confusi, poiche dobbiamo abbandonare il paese, lasciare le nostre abitazioni>>. Udite, dunque, o donne, la parola del Signore; i vostri orecchi accolgano la parola della sua bocca. Insegnate alle vostre figlie il lamento, l'una all'altra un canto di lutto: <<La morte e entrata per le nostre finestre, si e introdotta nei nostri palazzi, abbattendo i fanciulli nella via e i giovani nelle piazze. I cadaveri degli uomini giacciono - dice il Signore - come letame sui campi, come covoni dietro il mietitore e nessuno li raccoglie>>. Cos`i dice il Signore: <<Non si vanti il saggio della sua saggezza e non si vanti il forte della sua forza, non si vanti il ricco delle sue ricchezze. Ma chi vuol gloriarsi si vanti di questo, di avere senno e di conoscere me, perche io sono il Signore che agisce con misericordia, con diritto e con giustizia sulla terra; di queste cose mi compiaccio>>. Parola del Signore. <<Ecco, giorni verranno - oracolo del Signore - nei quali puniro tutti i circoncisi che rimangono non circoncisi: l'Egitto, Giuda, Edom, gli Ammoniti e i Moabiti e tutti coloro che si tagliano i capelli alle estremit`a delle tempie, i quali abitano nel deserto, perche tutte queste nazioni e tutta la casa di Israele sono incirconcisi nel cuore>>.

Capitolo 10. Ascoltate la parola che il Signore vi rivolge, casa di Israele. Cos`i dice il Signore: <<Non imitate la condotta delle genti e non abbiate paura dei segni del cielo, perche le genti hanno paura di essi. Poiche cio che e il terrore dei popoli e un nulla, non e che un legno tagliato nel bosco, opera delle mani di chi lavora con l'ascia. E' ornato di argento e di oro, e fissato con chiodi e con martelli, perche non si muova. Gli idoli sono come uno spauracchio in un campo di cocomeri, non sanno parlare, bisogna portarli, perche non camminano. Non temeteli, perche non fanno alcun male, come non e loro potere fare il bene>>. Non sono come te, Signore; tu sei grande e grande la potenza del tuo nome. Chi non ti temer`a, re delle nazioni? Questo ti conviene, poiche fra tutti i saggi delle nazioni e in tutti i loro regni nessuno e simile a te. Sono allo stesso tempo stolti e testardi; vana la loro dottrina, come un legno. Argento battuto e laminato portato da Tars`is e oro di Ofir, lavoro di artista e di mano di orafo, di porpora e di scarlatto e la loro veste: tutti lavori di abili artisti. Il Signore, invece, e il vero Dio, egli e Dio vivente e re eterno; al suo sdegno trema la terra, i popoli non resistono al suo furore. Direte loro: <<Gli dei che non hanno fatto il cielo e la terra scompariranno dalla terra e sotto il cielo>>. Egli ha formato la terra con potenza, ha fissato il mondo con sapienza, con intelligenza ha disteso i cieli. Al rombo della sua voce rumoreggiano le acque nel cielo. Egli fa salire le nubi dall'estremit`a della terra, produce lampi per la pioggia e manda fuori il vento dalle sue riserve. Rimane inebetito ogni uomo, senza comprendere; resta confuso ogni orafo per i suoi idoli, poiche e menzogna cio che ha fuso e non ha soffio vitale. Essi sono vanit`a, opere ridicole; al tempo del loro castigo periranno. Non e tale l'eredit`a di Giacobbe, perche egli ha formato ogni cosa. Israele e la tribu della sua eredit`a, Signore degli eserciti e il suo nome. Raccogli il tuo fardello fuori dal paese, tu che sei cinta d'assedio, poiche dice il Signore: <<Ecco, questa volta, caccero lontano gli abitanti del paese; li ridurro alle strette, perche mi ritrovino>>. Guai a me a causa della mia ferita; la mia piaga e incurabile. Eppure io avevo pensato: <<E' solo un dolore che io posso sopportare>>. La mia tenda e sfasciata tutte le mie corde sono rotte. I miei figli si sono allontanati da me e piu non sono. Nessuno pianta ancora la mia tenda e stende i miei teli. I pastori sono diventati insensati, non hanno ricercato piu il Signore; per questo non hanno avuto successo, anzi e disperso tutto il loro gregge. Si ode un rumore che avanza e un grande frastuono giunge da settentrione, per ridurre le citt`a di Giuda un deserto, un rifugio di sciacalli. <<Lo so, Signore, che l'uomo non e padrone della sua via, non e in potere di chi cammina il dirigere i suoi passi. Correggimi, Signore, ma con giusta misura, non secondo la tua ira, per non farmi vacillare>>. Riversa la tua collera sui popoli che non ti conoscono e sulle stirpi che non invocano il tuo nome, poiche hanno divorato Giacobbe l'hanno divorato e consumato, e hanno distrutto la sua dimora.

Capitolo 11. Questa la parola che fu rivolta a Geremia da parte del Signore: <<Ascolta le parole di questa alleanza e tu riferiscile agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme. Dirai loro: Dice il Signore Dio di Israele: Maledetto l'uomo che non ascolta le parole di questa alleanza, che io imposi ai vostri padri quando li feci uscire dal paese d'Egitto, dal crogiuolo di ferro, dicendo: Ascoltate la mia voce ed eseguite quanto vi ho comandato; allora voi sarete il mio popolo e io saro il vostro Dio, cos`i che io possa mantenere il giuramento fatto ai vostri padri di dare loro una terra dove scorrono latte e miele, come oggi possedete>>. Io risposi: <<Cos`i sia, Signore!>>. E il Signore mi disse: <<Proclama tutte queste parole nelle citt`a di Giuda e nelle strade di Gerusalemme, dicendo: Ascoltate le parole di questa alleanza e mettetele in pratica! Poiche io ho piu volte scongiurato i vostri padri quando li feci uscire dal paese d'Egitto e fino ad oggi, ammonendoli premurosamente ogni giorno: Ascoltate la mia voce! Ma essi non ascoltarono ne prestarono orecchio; ognuno segu`i la caparbiet`a del suo cuore malvagio. Percio ho attuato nei loro riguardi tutte le parole di questa alleanza che avevo ordinato loro di osservare e non osservarono>>. Il Signore mi disse: <<Si e formata una congiura fra gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme; sono ritornati alle iniquit`a dei loro primi padri che avevano rifiutato di ascoltare le mie parole, anch'essi hanno seguito altri dei per servirli. La casa di Israele e la casa di Giuda hanno violato l'alleanza che io avevo concluso con i loro padri. Percio dice il Signore: Ecco mandero su di loro una sventura alla quale non potranno sfuggire. Allora leveranno grida di aiuto verso di me, ma io non li ascoltero; allora le citt`a di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme alzeranno grida di aiuto agli dei ai quali hanno offerto incenso, ma quelli certamente non li salveranno nel tempo della loro sciagura. Perche numerosi come le tue citt`a sono i tuoi dei, o Giuda; numerosi come le strade di Gerusalemme gli altari che avete eretto all'idolo, altari per bruciare incenso a Baal. Tu poi, non intercedere per questo popolo, non innalzare per esso suppliche e preghiere, perche non ascoltero quando mi invocheranno nel tempo della loro sventura>>. Che ha da fare il mio diletto nella mia casa, con la sua perversa condotta? Voti e carne di sacrifici allontanano forse da te la tua sventura, e cos`i potrai ancora schiamazzare di gioia? Ulivo verde, maestoso, era il nome che il Signore ti aveva imposto. Con grande strepito ha dato fuoco alle sue foglie, i suoi rami si sono bruciati. Il Signore degli eserciti che ti ha piantato preannunzia la sventura contro di te, a causa della malvagit`a che hanno commesso a loro danno la casa di Israele e la casa di Giuda irritandomi con il bruciare incenso a Baal. Il Signore me lo ha manifestato e io l'ho saputo; allora ha aperto i miei occhi sui loro intrighi. Ero come un agnello mansueto che viene portato al macello, non sapevo che essi tramavano contro di me, dicendo: <<Abbattiamo l'albero nel suo rigoglio, strappiamolo dalla terra dei viventi; il suo nome non sia piu ricordato>>. Ora, Signore degli eserciti, giusto giudice, che scruti il cuore e la mente, possa io vedere la tua vendetta su di loro, poiche a te ho affidato la mia causa. Percio dice il Signore riguardo agli uomini di Anatot che attentano alla mia vita dicendo: <<Non profetare nel nome del Signore, se no morirai per mano nostra>> cos`i dunque dice il Signore degli eserciti: <<Ecco, li puniro. I loro giovani moriranno di spada, i loro figli e le loro figlie moriranno di fame. Non rimarr`a di loro alcun superstite, perche mandero la sventura contro gli uomini di Anatot nell'anno del loro castigo>>.

Capitolo 12. Tu sei troppo giusto, Signore, perche io possa discutere con te; ma vorrei solo rivolgerti una parola sulla giustizia. Perche le cose degli empi prosperano? Perche tutti i traditori sono tranquilli? Tu li hai piantati ed essi hanno messo radici, crescono e producono frutto; tu sei vicino alla loro bocca, ma lontano dai loro cuori. Ma tu, Signore, mi conosci, mi vedi, tu provi che il mio cuore e con te. Strappali via come pecore per il macello, riservali per il giorno dell'uccisione. Fino a quando sar`a in lutto la terra e seccher`a tutta l'erba dei campi? Per la malvagit`a dei suoi abitanti le fiere e gli uccelli periscono, poiche essi dicono: <<Dio non vede i nostri passi>>. <<Se, correndo con i pedoni, ti stanchi, come potrai gareggiare con i cavalli? Se non ti senti al sicuro in una regione pacifica, che farai nella boscaglia del Giordano? Perfino i tuoi fratelli e la casa di tuo padre, perfino loro sono sleali con te; anch'essi ti gridano dietro a piena voce; non fidarti di loro quando ti dicono buone parole. Io ho abbandonato la mia casa, ho ripudiato la mia eredit`a; ho consegnato cio che ho di piu caro nelle mani dei suoi nemici. La mia eredit`a e divenuta per me come un leone nella foresta; ha ruggito contro di me, percio ho cominciato a odiarla. La mia eredit`a e forse per me come un uccello screziato? Gli uccelli rapaci l'assalgono da ogni parte. Venite, radunatevi, voi tutte bestie selvatiche, venite a divorare. Molti pastori hanno devastato la mia vigna, hanno calpestato il mio campo. Hanno fatto del mio campo prediletto un deserto desolato, lo hanno ridotto una landa deserta, in uno stato deplorevole; sta desolato dinanzi a me. E' devastato tutto il paese, e nessuno se ne d`a pensiero. Su tutte le alture del deserto giungono devastatori, poiche il Signore ha una spada che divora, da un estremo all'altro della terra; non c'e scampo per nessuno. Essi hanno seminato grano e mietuto spine, si sono stancati senz'alcun vantaggio; restano confusi per il loro raccolto a causa dell'ira ardente del Signore>>. Cos`i dice il Signore: <<Sradichero dalla loro terra tutti i miei vicini malvagi, che han messo le mani sull'eredit`a da me data in possesso al mio popolo Israele, come anche strappero la casa di Giuda di mezzo a loro. Allora, dopo averli strappati, avro di nuovo compassione di loro e faro tornare ognuno al suo possesso e ognuno al suo paese. Se impareranno accuratamente le usanze del mio popolo s`i da giurare nel mio nome: Per la vita del Signore, come hanno insegnato al mio popolo a giurare per Baal, allora potranno stabilirsi in mezzo al mio popolo. Se invece non ascoltano, estirpero tutto questo popolo ed esso perir`a>>. Oracolo del Signore.

Capitolo 13. Il Signore mi parlo cos`i: <<V`a a comprarti una cintura di lino e mettitela ai fianchi senza immergerla nell'acqua>>. Io comprai la cintura secondo il comando del Signore e me la misi ai fianchi. Poi la parola del Signore mi fu rivolta una seconda volta: <<Prendi la cintura che hai comprato e che porti ai fianchi e v`a subito verso l'Eufrate e nascondila nella fessura di una pietra>>. Io andai e la nascosi presso l'Eufrate, come mi aveva comandato il Signore. Ora, dopo molto tempo, il Signore mi disse: <<Alzati, v`a all'Eufrate e prendi di l`a la cintura che ti avevo comandato di nascondervi>>. Io andai verso l'Eufrate, cercai e presi la cintura dal luogo in cui l'avevo nascosta; ed ecco, la cintura era marcita, non era piu buona a nulla. Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: <<Dice il Signore: In questo modo ridurro in marciume la grande gloria di Giuda e di Gerusalemme. Questo popolo malvagio, che rifiuta di ascoltare le mie parole, che si comporta secondo la caparbiet`a del suo cuore e segue altri dei per servirli e per adorarli, diventer`a come questa cintura, che non e piu buona a nulla. Poiche, come questa cintura aderisce ai fianchi di un uomo, cos`i io volli che aderisse a me tutta la casa di Israele e tutta la casa di Giuda - parola del Signore - perche fossero mio popolo, mia fama, mia lode e mia gloria, ma non mi ascoltarono. Ora, tu riferirai a questo popolo: Cos`i dice il Signore Dio di Israele: Ogni boccale va riempito di vino. Se essi ti diranno: Forse non sappiamo che ogni boccale va riempito di vino? tu risponderai loro : Cos`i parla il Signore: Ecco io rendero tutti ubriachi gli abitanti di questo paese, i re che siedono sul trono di Davide, i sacerdoti, i profeti e tutti gli abitanti di Gerusalemme. Poi fracassero, gli uni contro gli altri, i padri e i figli insieme - dice il Signore -; non avro piet`a, non li risparmiero ne usero misericordia nel distruggerli>>. Ascoltate e porgete l'orecchio, non montate in superbia, perche il Signore parla. Date gloria al Signore vostro Dio, prima che venga l'oscurit`a e prima che inciampino i vostri piedi sui monti, al cadere della notte. Voi aspettate la luce, ma egli la ridurr`a in tenebre e la muter`a in densa oscurit`a! Se voi non ascolterete, io piangero in segreto dinanzi alla vostra superbia; il mio occhio si scioglier`a in lacrime, perche sar`a deportato il gregge del Signore. Dite al re e alla regina madre: <<Sedete giu in basso, poiche vi e caduta dalla testa la vostra preziosa corona>>. Le citt`a del mezzogiorno sono bloccate, nessuno le libera. Tutto Giuda e stato deportato con una deportazione totale. Alza gli occhi e osserva coloro che vengono dal settentrione; dov'e il gregge che ti e stato consegnato, le tue pecore magnifiche? Che dirai quando saranno posti sopra di te come capi coloro che tu stessa hai abituato a essere tuoi amici? Non ti prenderanno forse i dolori come una partoriente? Se dirai in cuor tuo: <<Perche mi capita tutto cio?>>. Per l'enormit`a delle tue iniquit`a sono stati strappati i lembi della tua veste, il tuo corpo ha sub`ito violenza. Cambia forse un Etiope la sua pelle o un leopardo la sua picchiettatura? Allo stesso modo, potrete fare il bene anche voi abituati a fare il male? Percio vi disperdero come paglia portata via dal vento del deserto. Questa e la tua sorte, la parte che ti e destinata da me - oracolo del Signore - perche mi hai dimenticato e hai confidato nella menzogna. Anch'io sollevero le tue vesti fino al volto, cos`i si vedr`a la tua vergogna, i tuoi adulteri e i tuoi richiami d'amore, l'ignominia della tua prostituzione! Sulle colline e per i piani ho visto i tuoi orrori. Guai a te, Gerusalemme, perche non ti purifichi! Per quanto tempo ancora?

Capitolo 14. Parola che il Signore rivolse a Geremia in occasione della siccit`a: Giuda e in lutto, le sue citt`a languiscono, sono a terra nello squallore; il gemito di Gerusalemme sale al cielo. I ricchi mandano i loro servi in cerca d'acqua; essi si recano ai pozzi, ma non ve la trovano e tornano con i recipienti vuoti. Sono delusi e confusi e si coprono il capo. Per il terreno screpolato, perche non cade pioggia nel paese, gli agricoltori sono delusi e confusi e si coprono il capo. La cerva partorisce nei campi e abbandona il parto, perche non c'e erba. Gli onagri si fermano sui luoghi elevati e aspirano l'aria come sciacalli; i loro occhi languiscono, perche non si trovano erbaggi. <<Se le nostre iniquit`a testimoniano contro di noi, Signore, agisci per il tuo nome! Certo, sono molte le nostre infedelt`a, abbiamo peccato contro di te. O speranza di Israele, suo salvatore al tempo della sventura, perche vuoi essere come un forestiero nel paese e come un viandante che si ferma solo una notte? Perche vuoi essere come un uomo sbigottito, come un forte incapace di aiutare? Eppure tu sei in mezzo a noi, Signore, e noi siamo chiamati con il tuo nome, non abbandonarci!>>. Cos`i dice il Signore di questo popolo: <<Piace loro andare vagando, non fermano i loro passi>>. Per questo il Signore non li gradisce. Ora egli ricorda la loro iniquit`a e punisce i loro peccati. Il Signore mi ha detto: <<Non intercedere a favore di questo popolo, per il suo benessere. Anche se digiuneranno, non ascoltero la loro supplica; se offriranno olocausti e sacrifici, non li gradiro; ma li distruggero con la spada, la fame e la peste>>. Allora ho soggiunto: <<Ahime, Signore Dio, dicono i profeti: Non vedrete la spada, non soffrirete la fame, ma vi concedero una pace perfetta in questo luogo>>. Il Signore mi ha detto: <<I profeti hanno predetto menzogne in mio nome; io non li ho inviati, non ho dato ordini ne ho loro parlato. Vi annunziano visioni false, oracoli vani e suggestioni della loro mente>>. Percio cos`i dice il Signore: <<I profeti che predicono in mio nome, senza che io li abbia inviati, e affermano: Spada e fame non ci saranno in questo paese, questi profeti finiranno di spada e di fame. Gli uomini ai quali essi predicono saranno gettati per le strade di Gerusalemme in seguito alla fame e alla spada e nessuno seppellir`a loro, le loro donne, i loro figli e le loro figlie. Io rovescero su di essi la loro malvagit`a>>. Tu riferirai questa parola: <<I miei occhi grondano lacrime notte e giorno, senza cessare, perche da grande calamit`a e stata colpita la figlia del mio popolo, da una ferita mortale. Se esco in aperta campagna, ecco i trafitti di spada; se percorro la citt`a, ecco gli orrori della fame. Anche il profeta e il sacerdote si aggirano per il paese e non sanno che cosa fare. Hai forse rigettato completamente Giuda, oppure ti sei disgustato di Sion? Perche ci hai colpito, e non c'e rimedio per noi? Aspettavamo la pace, ma non c'e alcun bene, l'ora della salvezza ed ecco il terrore! Riconosciamo, Signore, la nostra iniquit`a, l'iniquit`a dei nostri padri: abbiamo peccato contro di te. Ma per il tuo nome non abbandonarci, non render spregevole il trono della tua gloria. Ricordati! Non rompere la tua alleanza con noi. Forse fra i vani idoli delle nazioni c'e chi fa piovere? O forse i cieli mandan rovesci da se? Non sei piuttosto tu, Signore nostro Dio? In te abbiamo fiducia, perche tu hai fatto tutte queste cose>>.

Capitolo 15. Il Signore mi disse: <<Anche se Mose e Samuele si presentassero davanti a me, io non mi piegherei verso questo popolo. Allontanali da me, se ne vadano!>> Se ti domanderanno: <<Dove andremo?>> dirai loro: Cos`i dice il Signore: Chi alla spada, alla spada, chi alla fame, alla fame, chi alla schiavitu, alla schiavitu. Io mandero contro di loro quattro specie di mali - parola del Signore -: la spada per ucciderli, i cani per sbranarli, gli uccelli dell'aria e le bestie selvatiche per divorarli e distruggerli. Li rendero oggetto di spavento per tutti i regni della terra a causa di Man`asse figlio di Ezechia, re di Giuda, per cio che egli ha fatto in Gerusalemme. Chi avr`a piet`a di te, Gerusalemme, chi ti compianger`a? Chi si volter`a per domandarti come stai? Tu mi hai respinto, dice il Signore, mi hai voltato le spalle e io ho steso la mano su di te per annientarti; sono stanco di avere piet`a. Io li ho dispersi al vento con la pala nelle citt`a della contrada. Ho reso senza figli e ho fatto perire il mio popolo, perche non abbandonarono le loro abitudini. Le loro vedove sono diventate piu numerose della sabbia del mare. Ho mandato sulle madri e sui giovani un devastatore in pieno giorno; d'un tratto ho fatto piombare su di loro turbamento e spavento. E' abbattuta la madre di sette figli, esala il suo respiro; il suo sole tramonta quando e ancor giorno, e coperta di vergogna e confusa. Io consegnero i loro superstiti alla spada, in preda ai loro nemici>>. Oracolo del Signore. Me infelice, madre mia, che mi hai partorito oggetto di litigio e di contrasto per tutto il paese! Non ho preso prestiti, non ho prestato a nessuno, eppure tutti mi maledicono. Forse, Signore, non ti ho servito del mio meglio, non mi sono rivolto a te con preghiere per il mio nemico, nel tempo della sventura e nel tempo dell'angoscia? Potr`a forse il ferro spezzare il ferro del settentrione e il bronzo? <<I tuoi averi e i tuoi tesori li abbandonero al saccheggio, non come pagamento, per tutti i peccati che hai commessi in tutti i tuoi territori. Ti rendero schiavo dei tuoi nemici in una terra che non conosci, perche si e acceso il fuoco della mia ira, che arder`a contro di voi>>. Tu lo sai, Signore, ricordati di me e aiutami, vendicati per me dei miei persecutori. Nella tua clemenza non lasciarmi perire, sappi che io sopporto insulti per te. Quando le tue parole mi vennero incontro, le divorai con avidit`a; la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore, perche io portavo il tuo nome, Signore, Dio degli eserciti. Non mi sono seduto per divertirmi nelle brigate di buontemponi, ma spinto dalla tua mano sedevo solitario, poiche mi avevi riempito di sdegno. Perche il mio dolore e senza fine e la mia piaga incurabile non vuol guarire? Tu sei diventato per me un torrente infido, dalle acque incostanti. Ha risposto allora il Signore: <<Se tu ritornerai a me, io ti riprendero e starai alla mia presenza; se saprai distinguere cio che e prezioso da cio che e vile, sarai come la mia bocca. Essi torneranno a te, mentre tu non dovrai tornare a loro, ed io, per questo popolo, ti rendero come un muro durissimo di bronzo; combatteranno contro di te ma non potranno prevalere, perche io saro con te per salvarti e per liberarti. Oracolo del Signore. Ti liberero dalle mani dei malvagi e ti riscattero dalle mani dei violenti>>.

Capitolo 16. Mi fu rivolta questa parola del Signore: <<Non prendere moglie, non aver figli ne figlie in questo luogo, perche dice il Signore riguardo ai figli e alle figlie che nascono in questo luogo e riguardo alle madri che li partoriscono e ai padri che li generano in questo paese: Moriranno di malattie strazianti, non saranno rimpianti ne sepolti, ma saranno come letame sulla terra. Periranno di spada e di fame; i loro cadaveri saranno pasto degli uccelli dell'aria e delle bestie della terra>>. Poiche cos`i dice il Signore: <<Non entrare in una casa dove si fa un banchetto funebre, non piangere con loro ne commiserarli, perche io ho ritirato da questo popolo la mia pace - dice il Signore - la mia benevolenza e la mia compassione. Moriranno in questo paese grandi e piccoli; non saranno sepolti ne si far`a lamento per essi; nessuno si far`a incisioni ne si taglier`a i capelli. Non si spezzer`a il pane all'afflitto per consolarlo del morto e non gli si dar`a da bere il calice della consolazione per suo padre e per sua madre. Non entrare nemmeno in una casa dove si banchetta per sederti a mangiare e a bere con loro, poiche cos`i dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco, sotto i vostri occhi e nei vostri giorni faro cessare da questo luogo le voci di gioia e di allegria, la voce dello sposo e della sposa. Quando annunzierai a questo popolo tutte queste cose, ti diranno: Perche il Signore ha decretato contro di noi questa sventura cos`i grande? Quali iniquit`a e quali peccati abbiamo commesso contro il Signore nostro Dio? Tu allora risponderai loro: Perche i vostri padri mi abbandonarono - parola del Signore - seguirono altri dei, li servirono e li adorarono, mentre abbandonarono me e non osservarono la mia legge. Voi pero avete agito peggio dei vostri padri; ognuno di voi, infatti, segue la caparbiet`a del suo cuore malvagio rifiutandosi di ascoltarmi. Percio vi scaccero da questo paese verso un paese che ne voi ne i vostri padri avete conosciuto e l`a servirete divinit`a straniere giorno e notte, poiche io non vi usero piu misericordia. Pertanto, ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali non si dir`a piu: Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dal paese d'Egitto; ma piuttosto si dir`a: Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dal paese del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi. E io li ricondurro nel loro paese che avevo concesso ai loro padri. Ecco, io inviero numerosi pescatori - dice il Signore - che li pescheranno; quindi inviero numerosi cacciatori che daranno loro la caccia su ogni monte, su ogni colle e nelle fessure delle rocce; poiche i miei occhi osservano le loro vie che non possono restar nascoste dinanzi a me, ne si puo occultare la loro iniquit`a davanti ai miei occhi. Innanzi tutto ripaghero due volte la loro iniquit`a e il loro peccato, perche hanno profanato il mio paese con i cadaveri dei loro idoli e hanno riempito la mia eredit`a con i loro abomini>>. Signore, mia forza e mia difesa, mio rifugio nel giorno della tribolazione, a te verranno i popoli dalle estremit`a della terra e diranno: <<I nostri padri ereditarono soltanto menzogna, vanit`a che non giovano a nulla>>. Puo forse l'uomo fabbricarsi dei? Ma questi non sono dei! Percio, ecco io mostrero loro, rivolgero loro questa volta la mia mano e la mia forza. Essi sapranno che il mio nome e Signore.

Capitolo 17. Il peccato di Giuda e scritto con uno stilo di ferro, con una punta di diamante e inciso sulla tavola del loro cuore e sugli angoli dei loro altari, come per ricordare ai loro figli i loro altari e i loro pali sacri presso gli alberi verdi, sui colli elevati, sui monti e in aperta campagna. <<I tuoi averi e tutti i tuoi tesori li abbandonero al saccheggio, a motivo di tutti i peccati che hai commessi in tutti i tuoi territori. Tu dovrai ritirare la mano dall'eredit`a che ti avevo data; ti faro schiavo dei tuoi nemici in un paese che non conosci, perche avete acceso il fuoco della mia ira, che arder`a sempre>>. Cos`i dice il Signore: <<Maledetto l'uomo che confida nell'uomo, che pone nella carne il suo sostegno e il cui cuore si allontana dal Signore. Egli sar`a come un tamerisco nella steppa, quando viene il bene non lo vede; dimorer`a in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno puo vivere. Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore e sua fiducia. Egli e come un albero piantato lungo l'acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi; nell'anno della siccit`a non intristisce, non smette di produrre i suoi frutti. Piu fallace di ogni altra cosa e il cuore e difficilmente guaribile; chi lo puo conoscere? Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori, per rendere a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il frutto delle sue azioni. Come una pernice che cova uova da lei non deposte e chi accumula ricchezze, ma senza giustizia. A met`a dei suoi giorni dovr`a lasciarle e alla sua fine apparir`a uno stolto>>. Trono di gloria, eccelso fin dal principio, e il luogo del nostro santuario! O speranza di Israele, Signore, quanti ti abbandonano resteranno confusi; quanti si allontanano da te saranno scritti nella polvere, perche hanno abbandonato la fonte di acqua viva, il Signore. Guariscimi, Signore, e io saro guarito, salvami e io saro salvato, poiche tu sei il mio vanto. Ecco, essi mi dicono: <<Dov'e la parola del Signore? Si compia finalmente!>>. Io non ho insistito presso di te nella sventura ne ho desiderato il giorno funesto, tu lo sai. Cio che e uscito dalla mia bocca e innanzi a te. Non essere per me causa di spavento, tu, mio solo rifugio nel giorno della sventura. Siano confusi i miei avversari ma non io, si spaventino essi, ma non io. Manda contro di loro il giorno della sventura, distruggili, distruggili per sempre. Il Signore mi disse: <<V`a a metterti alla porta dei Figli del popolo, per la quale entrano ed escono i re di Giuda, e a tutte le porte di Gerusalemme. Dirai loro: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e voi tutti Giudei e abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte. Cos`i dice il Signore: Per amore della vostra vita guardatevi dal trasportare un peso in giorno di sabato e dall'introdurlo per le porte di Gerusalemme. Non portate alcun peso fuori dalle vostre case in giorno di sabato e non fate alcun lavoro, ma santificate il giorno di sabato, come io ho comandato ai vostri padri. Ma essi non vollero ascoltare ne prestare orecchio, anzi indurirono la loro cervice per non ascoltarmi e per non accogliere la lezione. Ora, se mi ascolterete sul serio - dice il Signore - se non introdurrete nessun peso entro le porte di questa citt`a in giorno di sabato e santificherete il giorno di sabato non eseguendo in esso alcun lavoro, entreranno per le porte di questa citt`a i re, che siederanno sul trono di Davide, su carri e su cavalli, essi e i loro ufficiali, gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme. Questa citt`a sar`a abitata per sempre. Verranno dalle citt`a di Giuda e dai dintorni di Gerusalemme, dalla terra di Beniamino e dalla Sefela, dai monti e dal meridione presentando olocausti, sacrifici, offerte e incenso e sacrifici di lode nel tempio del Signore. Ma se non ascolterete il mio comando di santificare il giorno di sabato, di non trasportare pesi e di non introdurli entro le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io accendero un fuoco alle sue porte; esso divorer`a i palazzi di Gerusalemme e mai si estinguer`a>>.

Capitolo 18. Questa parola fu rivolta a Geremia da parte del Signore: <<Prendi e scendi nella bottega del vasaio; l`a ti faro udire la mia parola>>. Io sono sceso nella bottega del vasaio ed ecco, egli stava lavorando al tornio. Ora, se si guastava il vaso che egli stava modellando, come capita con la creta in mano al vasaio, egli rifaceva con essa un altro vaso, come ai suoi occhi pareva giusto. Allora mi fu rivolta la parola del Signore: <<Forse non potrei agire con voi, casa di Israele, come questo vasaio? Oracolo del Signore. Ecco, come l'argilla e nelle mani del vasaio, cos`i voi siete nelle mie mani, casa di Israele. Talvolta nei riguardi di un popolo o di un regno io decido di sradicare, di abbattere e di distruggere; ma se questo popolo, contro il quale avevo parlato, si converte dalla sua malvagit`a, io mi pento del male che avevo pensato di fargli. Altra volta nei riguardi di un popolo o di un regno io decido di edificare e di piantare; ma se esso compie cio che e male ai miei occhi non ascoltando la mia voce, io mi pentiro del bene che avevo promesso di fargli. Ora annunzia, dunque, agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: Dice il Signore: Ecco preparo contro di voi una calamit`a e medito contro di voi un progetto. Su, abbandonate la vostra condotta perversa, migliorate le vostre abitudini e le vostre azioni>>. Ma essi diranno: <<E' inutile, noi vogliamo seguire i nostri progetti; ognuno di noi agir`a secondo la caparbiet`a del suo cuore malvagio>>. Percio cos`i dice il Signore: <<Informatevi tra le nazioni: chi ha mai udito cose simili? Enormi, orribili cose ha commesso la vergine di Israele. Scompare forse dalle alte rocce la neve del Libano? Forse si inaridiscono le acque delle montagne che scorrono gelide? Eppure il mio popolo mi ha dimenticato; essi offrono incenso a un idolo vano. Cos`i hanno inciampato nelle loro strade, nei sentieri di una volta, per camminare su viottoli, per una via non appianata. Il loro paese e una desolazione, un oggetto di scherno perenne. Chiunque passa ne rimarr`a stupito e scuoter`a il capo. Come fa il vento d'oriente io li disperdero davanti al loro nemico. Mostrero loro le spalle e non il volto nel giorno della loro rovina>>. Ora essi dissero: <<Venite e tramiamo insidie contro Geremia, perche la legge non verr`a meno ai sacerdoti, ne il consiglio ai saggi, ne l'oracolo ai profeti. Venite, colpiamolo per la sua lingua e non badiamo a tutte le sue parole>>. Prestami ascolto, Signore, e odi la voce dei miei avversari. Si rende forse male per bene? Poiche essi hanno scavato una fossa alla mia vita. Ricordati quando mi presentavo a te, per parlare in loro favore, per stornare da loro la tua ira. Abbandona percio i loro figli alla fame, gettali in potere della spada; le loro donne restino senza figli e vedove, i loro uomini siano colpiti dalla morte e i loro giovani uccisi dalla spada in battaglia. Si odano grida dalle loro case, quando improvvisa tu farai piombare su di loro una torma di briganti, poiche hanno scavato una fossa per catturarmi e hanno teso lacci ai miei piedi. Ma tu conosci, Signore, ogni loro progetto di morte contro di me; non lasciare impunita la loro iniquit`a e non cancellare il loro peccato dalla tua presenza. Inciampino alla tua presenza; al momento del tuo sdegno agisci contro di essi!

Capitolo 19. Cos`i disse il Signore a Geremia: <<V`a a comprarti una brocca di terracotta; prendi alcuni anziani del popolo e alcuni sacerdoti con te ed esci nella valle di Ben-Hinnon, che e all'ingresso della Porta dei cocci. L`a proclamerai le parole che io ti diro. Riferirai: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e abitanti di Gerusalemme. Cos`i dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io mandero su questo luogo una sventura tale che risuoner`a negli orecchi di chiunque la udr`a, poiche mi hanno abbandonato e hanno destinato ad altro questo luogo per sacrificarvi ad altri dei, che ne essi ne i loro padri ne i re di Giuda conoscevano. Essi hanno riempito questo luogo di sangue innocente; hanno edificato alture a Baal per bruciare nel fuoco i loro figli come olocausti a Baal. Questo io non ho comandato, non ne ho mai parlato, non mi e mai venuto in mente. Percio, ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali questo luogo non si chiamer`a piu Tofet e valle di Ben-Hinnon, ma piuttosto valle della Strage. Io rendero vani i piani di Giuda e di Gerusalemme in questo luogo. Li faro cadere di spada davanti ai loro nemici e per mezzo di coloro che attentano alla loro vita e daro i loro cadaveri in pasto agli uccelli dell'aria e alle bestie selvatiche. Ridurro questa citt`a a una desolazione e a oggetto di scherno; quanti le passeranno vicino resteranno stupiti e fischieranno davanti a tutte le sue ferite. Faro loro mangiare la carne dei figli e la carne delle figlie; si divoreranno tra di loro durante l'assedio e l'angoscia in cui li stringeranno i nemici e quanti attentano alla loro vita. Tu poi, spezzerai la brocca sotto gli occhi degli uomini che saranno venuti con te e riferirai loro: Cos`i dice il Signore degli eserciti: Spezzero questo popolo e questa citt`a, cos`i come si spezza un vaso di terracotta, che non si puo piu accomodare. Allora si seppellir`a perfino in Tofet, perche non ci sar`a piu spazio per seppellire. Cos`i faro - dice il Signore - riguardo a questo luogo e ai suoi abitanti, rendendo questa citt`a come Tofet. Le case di Gerusalemme e le case dei re di Giuda saranno impure come il luogo di Tofet; cioe tutte le case, sui tetti delle quali essi bruciavano incenso a tutta la milizia del cielo e facevano libazioni ad altri dei>>. Quando Geremia torno da Tofet dove il Signore lo aveva mandato a profetizzare, si fermo nell'atrio del tempio del Signore e disse a tutto il popolo: <<Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io mandero su questa citt`a e su tutte le sue borgate tutto il male che le ho preannunziato, perche essi si sono intestarditi, rifiutandosi di ascoltare le mie parole>>.

Capitolo 20. Pascur figlio di Immer, sacerdote e sovrintendente-capo del tempio, ud`i Geremia predire tutte queste cose. Pascur fece fustigare il profeta Geremia e quindi lo mise in ceppi nella prigione che si trovava presso la porta superiore di Beniamino, nel tempio del Signore. Quando poi il giorno dopo Pascur fece liberare dai ceppi Geremia, questi gli disse: <<Il Signore non ti chiama piu Pascur, ma Terrore all'intorno>>. Perche cos`i dice il Signore: <<Ecco io daro in preda al terrore te e tutti i tuoi cari; essi cadranno per la spada dei loro nemici e i tuoi occhi lo vedranno. Mettero tutto Giuda nelle mani del re di Babilonia, il quale li deporter`a a Babilonia e li colpir`a di spada. Consegnero tutte le ricchezze di questa citt`a e tutti i suoi prodotti, tutti gli oggetti preziosi e tutti i tesori dei re di Giuda in mano ai suoi nemici, i quali li saccheggeranno e li prenderanno e li trasporteranno a Babilonia. Tu, Pascur, e tutti gli abitanti della tua casa andrete in schiavitu; andrai a Babilonia, l`a morirai e l`a sarai sepolto, tu e tutti i tuoi cari, ai quali hai predetto menzogne>>. Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre; mi hai fatto forza e hai prevalso. Sono diventato oggetto di scherno ogni giorno; ognuno si fa beffe di me. Quando parlo, devo gridare, devo proclamare: <<Violenza! Oppressione!>>. Cos`i la parola del Signore e diventata per me motivo di obbrobrio e di scherno ogni giorno. Mi dicevo: <<Non pensero piu a lui, non parlero piu in suo nome!>>. Ma nel mio cuore c'era come un fuoco ardente, chiuso nelle mie ossa; mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo. Sentivo le insinuazioni di molti: <<Terrore all'intorno! Denunciatelo e lo denunceremo>>. Tutti i miei amici spiavano la mia caduta: <<Forse si lascer`a trarre in inganno, cos`i noi prevarremo su di lui, ci prenderemo la nostra vendetta>>. Ma il Signore e al mio fianco come un prode valoroso, per questo i miei persecutori cadranno e non potranno prevalere; saranno molto confusi perche non riusciranno, la loro vergogna sar`a eterna e incancellabile. Signore degli eserciti, che provi il giusto e scruti il cuore e la mente, possa io vedere la tua vendetta su di essi; poiche a te ho affidato la mia causa! Cantate inni al Signore, lodate il Signore, perche ha liberato la vita del povero dalle mani dei malfattori. Maledetto il giorno in cui nacqui; il giorno in cui mia madre mi diede alla luce non sia mai benedetto. Maledetto l'uomo che porto la notizia a mio padre, dicendo: <<Ti e nato un figlio maschio>>, colmandolo di gioia. Quell'uomo sia come le citt`a che il Signore ha demolito senza compassione. Ascolti grida al mattino e rumori di guerra a mezzogiorno, perche non mi fece morire nel grembo materno; mia madre sarebbe stata la mia tomba e il suo grembo gravido per sempre. Perche mai sono uscito dal seno materno per vedere tormenti e dolore e per finire i miei giorni nella vergogna?

Capitolo 21. Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore quando il re Sedec`ia gli mando il sacerdote Pascur figlio di Malch`ia, e Sofon`ia figlio di Maas`ia, per dirgli: <<Intercedi per noi presso il Signore perche Nabucodonosor re di Babilonia ci muove guerra; forse il Signore compir`a a nostro vantaggio qualcuno dei suoi tanti prodigi, cos`i che egli si allontani da noi>>. Geremia rispose loro: <<Riferite a Sedec`ia: Cos`i dice il Signore, Dio di Israele: Ecco io faro rientrare le armi di guerra, che sono nelle vostre mani, con le quali combattete il re di Babilonia e i Caldei che vi assediano fuori delle mura e le radunero in mezzo a questa citt`a. Io stesso combattero contro di voi con mano tesa e con braccio potente, con ira, furore e grande sdegno. Percuotero gli abitanti di questa citt`a, uomini e bestie; essi moriranno di una grave peste. Dopo cio - dice il Signore - io consegnero Sedec`ia, re di Giuda, i suoi ministri e il popolo, che saranno scampati in questa citt`a dalla peste, dalla spada e dalla fame, in potere di Nabucodonosor, re di Babilonia, in potere dei loro nemici e in potere di coloro che attentano alla loro vita. Egli li passer`a a fil di spada; non avr`a piet`a di loro, non li perdoner`a ne risparmier`a. Riferirai a questo popolo: Dice il Signore: Ecco, io vi metto davanti la via della vita e la via della morte. Chi rimane in questa citt`a morir`a di spada, di fame e di peste; chi uscir`a e si consegner`a ai Caldei che vi cingono d'assedio, vivr`a e gli sar`a lasciata la vita come suo bottino. Poiche io ho volto la faccia contro questa citt`a a suo danno e non a suo bene. Oracolo del Signore. Essa sar`a messa nelle mani del re di Babilonia, il quale la brucer`a con il fuoco>>. Alla casa del re di Giuda dirai: <<Ascoltate la parola del Signore! Casa di Davide, cos`i dice il Signore: Amministrate la giustizia ogni mattina e liberate l'oppresso dalla mano dell'oppressore, se no la mia ira divamper`a come fuoco, si accender`a e nessuno potr`a spegnerla, a causa della malvagit`a delle vostre azioni. Eccomi a te, o abitatrice della valle, roccia nella pianura, dice il Signore. Voi che dite: Chi scender`a contro di noi? Chi entrer`a nelle nostre dimore? Io vi puniro come meritano le vostre opere - dice il Signore - e accendero il fuoco nel suo bosco, che divorer`a tutti i suoi dintorni>>.

Capitolo 22. Cos`i dice il Signore: <<Scendi nella casa del re di Giuda e l`a proclama questo messaggio. Tu dirai: Ascolta la parola del Signore, o re di Giuda che siedi sul trono di Davide, tu, i tuoi ministri e il tuo popolo, che entrano per queste porte. Dice il Signore: Praticate il diritto e la giustizia, liberate l'oppresso dalle mani dell'oppressore, non fate violenza e non opprimete il forestiero, l'orfano e la vedova, e non spargete sangue innocente in questo luogo. Se osserverete lealmente quest'ordine, entreranno ancora per le porte di questa casa i re che siederanno sul trono di Davide, montati su carri e cavalli, essi, i loro ministri e il loro popolo. Ma se non ascolterete queste parole, io lo giuro per me stesso - parola del Signore - questa casa diventer`a una rovina. Poiche cos`i dice il Signore riguardo alla casa del re di Giuda: Come G`alaad eri per me, come le vette del Libano; ma io ti ridurro a deserto, a citt`a disabitata. Io preparero contro di te i distruttori, ognuno con le armi. Essi abbatteranno i migliori dei tuoi cedri, li getteranno nel fuoco. Molte genti passeranno su questa citt`a e si diranno l'un l'altro: Perche il Signore ha trattato cos`i questa grande citt`a? E risponderanno: Perche essi hanno abbandonato l'alleanza del Signore, loro Dio, hanno adorato altri dei e li hanno serviti>>. Non piangete sul morto e non fate lamenti per lui, ma piangete amaramente su chi parte, perche non torner`a piu, non rivedr`a il paese natio. Poiche dice il Signore riguardo a Sallum figlio di Giosia, re di Giuda, che regna al posto di Giosia suo padre: <<Chi esce da questo luogo non vi far`a piu ritorno, ma morir`a nel luogo dove lo condurranno prigioniero e non rivedr`a piu questo paese>>. Guai a chi costruisce la casa senza giustizia e il piano di sopra senza equit`a, che fa lavorare il suo prossimo per nulla, senza dargli la paga, e dice: <<Mi costruiro una casa grande con spazioso piano di sopra>> e vi apre finestre e la riveste di tavolati di cedro e la dipinge di rosso. Forse tu agisci da re perche ostenti passione per il cedro? Forse tuo padre non mangiava e beveva? Ma egli praticava il diritto e la giustizia e tutto andava bene. Egli tutelava la causa del povero e del misero e tutto andava bene; questo non significa infatti conoscermi? Oracolo del Signore. I tuoi occhi e il tuo cuore, invece, non badano che al tuo interesse, a spargere sangue innocente, a commettere violenza e angherie. Per questo cos`i dice il Signore su Ioiak`im figlio di Giosia, re di Giuda: Ahi, fratello mio! Ahi, sorella! Non faranno il lamento per lui, dicendo: Ahi, Signore! Ahi, maest`a! Sar`a sepolto come si seppellisce un asino, lo trascineranno e lo getteranno al di l`a delle porte di Gerusalemme>>. Sali sul Libano e grida e sul Bas`an alza la voce; grida dagli Abar`im, perche tutti i tuoi amanti sono abbattuti. Ti parlai al tempo della tua tranquilla prosperit`a, ma tu dicesti: <<Io non voglio ascoltare>>. Tale e stata la tua condotta fin dalla giovinezza: non hai ascoltato la mia voce. Tutti i tuoi pastori saranno pascolo del vento e i tuoi amanti andranno schiavi. Allora ti dovrai vergognare ed essere confusa, a causa di tutte le tue iniquit`a. Tu che dimori sul Libano, che ti sei fatta il nido tra i cedri, come gemerai quando ti coglieranno le doglie, dolori come di partoriente! <<Per la mia vita - oracolo del Signore - anche se Con`ia figlio di Ioiak`im, re di Giuda, fosse un anello da sigillo nella mia destra, io me lo strapperei. Ti mettero nelle mani di chi attenta alla tua vita, nelle mani di coloro che tu temi, nelle mani di Nabucodonosor re di Babilonia e nelle mani dei Caldei. Sbalzero te e tua madre che ti ha generato in un paese dove non siete nati e l`a morirete. Ma nel paese in cui brameranno tornare, l`a non torneranno. E' forse questo Con`ia un vaso spregevole, rotto, oppure un vaso che non piace piu a nessuno? Perche sono dunque scacciati, egli e la sua discendenza, e gettati in un paese che non conoscono?>>. Terra, terra, terra! Ascolta la parola del Signore! Dice il Signore: <<Registrate quest'uomo come uno senza figli, un uomo che non ha successo nella sua vita, perche nessuno della sua stirpe avr`a la fortuna di sedere sul trono di Davide ne di regnare ancora su Giuda>>.

Capitolo 23. <<Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo>>. Oracolo del Signore. Percio dice il Signore, Dio di Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: <<Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ve ne siete preoccupati; ecco io mi occupero di voi e della malvagit`a delle vostre azioni. Oracolo del Signore. Radunero io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho lasciate scacciare e le faro tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno. Costituiro sopra di esse pastori che le faranno pascolare, cos`i che non dovranno piu temere ne sgomentarsi; di esse non ne mancher`a neppure una>>. Oracolo del Signore. <<Ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali suscitero a Davide un germoglio giusto, che regner`a da vero re e sar`a saggio ed eserciter`a il diritto e la giustizia sulla terra. Nei suoi giorni Giuda sar`a salvato e Israele star`a sicuro nella sua dimora; questo sar`a il nome con cui lo chiameranno: Signore-nostra-giustizia. Pertanto, ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali non si dir`a piu: Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dal paese d'Egitto, ma piuttosto: Per la vita del Signore che ha fatto uscire e che ha ricondotto la discendenza della casa di Israele dalla terra del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi; costoro dimoreranno nella propria terra>>. Contro i profeti. Mi si spezza il cuore nel petto, tremano tutte le mie membra, sono come un ubriaco e come chi e inebetito dal vino, a causa del Signore e a causa delle sue sante parole. <<Poiche il paese e pieno di adulteri; a causa della maledizione tutto il paese e in lutto, si sono inariditi i pascoli della steppa. Il loro fine e il male e la loro forza e l'ingiustizia. Perfino il profeta, perfino il sacerdote sono empi, perfino nella mia casa ho trovato la loro malvagit`a. Oracolo del Signore. Percio la loro strada sar`a per essi come sentiero sdrucciolevole, saranno sospinti nelle tenebre e cadranno in esse, poiche io mandero su di essi la sventura, nell'anno del loro castigo. Oracolo del Signore. Tra i profeti di Samaria io ho visto cose stolte. Essi profetavano in nome di Baal e traviavano il mio popolo Israele. Ma tra i profeti di Gerusalemme ho visto cose nefande: commettono adulteri e praticano la menzogna, danno mano ai malfattori, s`i che nessuno si converte dalla sua malvagit`a; per me sono tutti come Sodoma e i suoi abitanti come Gomorra>>. Percio dice il Signore degli eserciti contro i profeti: <<Ecco faro loro ingoiare assenzio e bere acque avvelenate, perche dai profeti di Gerusalemme l'empiet`a si e sparsa su tutto il paese>>. Cos`i dice il Signore degli eserciti: <<Non ascoltate le parole dei profeti che profetizzano per voi; essi vi fanno credere cose vane, vi annunziano fantasie del loro cuore, non quanto viene dalla bocca del Signore. Essi dicono a coloro che disprezzano la parola del Signore: Voi avrete la pace! e a quanti seguono la caparbiet`a del loro cuore dicono: Non vi coglier`a la sventura. Ma chi ha assistito al consiglio del Signore, chi l'ha visto e ha udito la sua parola? Chi ha ascoltato la sua parola e vi ha obbedito? Ecco la tempesta del Signore, il suo furore si scatena, una tempesta travolgente si abbatte sul capo dei malvagi. Non cesser`a l'ira del Signore, finche non abbia compiuto e attuato i progetti del suo cuore. Alla fine dei giorni comprenderete tutto! Io non ho inviato questi profeti ed essi corrono; non ho parlato a loro ed essi profetizzano. Se hanno assistito al mio consiglio, facciano udire le mie parole al mio popolo e li distolgano dalla loro condotta perversa e dalla malvagit`a delle loro azioni. Sono io forse Dio solo da vicino - dice il Signore - e non anche Dio da lontano? Puo forse nascondersi un uomo nei nascondigli senza che io lo veda? Non riempio io il cielo e la terra? Parola del Signore. Ho sentito quanto affermano i profeti che predicono in mio nome menzogne: Ho avuto un sogno, ho avuto un sogno. Fino a quando ci saranno nel mio popolo profeti che predicono la menzogna e profetizzano gli inganni del loro cuore? Essi credono di far dimenticare il mio nome al mio popolo con i loro sogni, che si raccontano l'un l'altro, come i loro padri dimenticarono il mio nome per Baal! Il profeta che ha avuto un sogno racconti il suo sogno; chi ha udito la mia parola annunzi fedelmente la mia parola. Oracolo del Signore. La mia parola non e forse come il fuoco - oracolo del Signore - e come un martello che spacca la roccia? Percio, eccomi contro i profeti - oracolo del Signore - i quali si rubano gli uni gli altri le mie parole. Eccomi contro i profeti - oracolo del Signore - che muovono la lingua per dare oracoli. Eccomi contro i profeti di sogni menzogneri - dice il Signore - che li raccontano e traviano il mio popolo con menzogne e millanterie. Io non li ho inviati ne ho dato alcun ordine; essi non gioveranno affatto a questo popolo>>. Parola del Signore. Quando dunque questo popolo o un profeta o un sacerdote ti domander`a: <<Qual e il peso del messaggio del Signore?>>, tu riferirai loro: <<Voi siete il peso del Signore! Io vi rigettero>>. Parola del Signore. E il profeta o il sacerdote o il popolo che dica: <<Peso del Signore!>>, io lo puniro nella persona e nella famiglia. Direte l'uno all'altro: <<Che cosa ha risposto il Signore?>> e: <<Che cosa ha detto il Signore?>>. Non farete piu menzione di peso del Signore, altrimenti per chiunque la sua stessa parola sar`a considerata un peso per avere travisato le parole del Dio vivente, del Signore degli eserciti, nostro Dio. Cos`i dirai al profeta: <<Che cosa ti ha risposto il Signore?>> e: <<Che cosa ha detto il Signore?>>. Ma se direte <<Peso del Signore>>, allora cos`i parla il Signore: <<Poiche ripetete: Peso del Signore, mentre vi avevo ordinato di non dire piu: Peso del Signore, ecco, proprio per questo, io mi carichero di voi come di un peso e gettero lontano dal mio volto voi e la citt`a che ho dato a voi e ai vostri padri. Vi copriro di obbrobrio perenne e di confusione perenne, che non sar`a mai dimenticata>>.

Capitolo 24. Il Signore mi mostro due canestri di fichi posti davanti al tempio, dopo che Nabucodonosor re di Babilonia aveva deportato da Gerusalemme Ieconia figlio di Ioiak`im re di Giuda, i capi di Giuda, gli artigiani e i fabbri e li aveva condotti a Babilonia. Un canestro era pieno di fichi molto buoni, come i fichi primaticci, mentre l'altro canestro era pieno di fichi cattivi, cos`i cattivi che non si potevano mangiare. Il Signore mi disse: <<Che cosa vedi, Geremia?>>. Io risposi: <<Fichi; i fichi buoni sono molto buoni, i cattivi sono molto cattivi, tanto cattivi che non si possono mangiare>>. Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: <<Dice il Signore Dio di Israele: Come si ha riguardo di questi fichi buoni, cos`i io avro riguardo, per il loro bene, dei deportati di Giuda che ho fatto andare da questo luogo nel paese dei Caldei. Io posero lo sguardo sopra di loro per il loro bene; li ricondurro in questo paese, li ristabiliro fermamente e non li demoliro; li piantero e non li sradichero mai piu. Daro loro un cuore capace di conoscermi, perche io sono il Signore; essi saranno il mio popolo e io saro il loro Dio, se torneranno a me con tutto il cuore. Come invece si trattano i fichi cattivi, che non si possono mangiare tanto sono cattivi - cos`i parla il Signore - cos`i io faro di Sedec`ia re di Giuda, dei suoi capi e del resto di Gerusalemme, ossia dei superstiti in questo paese, e di coloro che abitano nel paese d'Egitto. Li rendero oggetto di spavento per tutti i regni della terra, l'obbrobrio, la favola, lo zimbello e la maledizione in tutti i luoghi dove li scaccero. Mandero contro di loro la spada, la fame e la peste finche non scompariranno dal paese che io diedi a loro e ai loro padri>>.

Capitolo 25. Questa parola fu rivolta a Geremia per tutto il popolo di Giuda nel quarto anno di Ioiak`im figlio di Giosia, re di Giuda - cioe nel primo anno di Nabucodonosor re di Babilonia -. Il profeta Geremia l'annuncio a tutto il popolo di Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemme dicendo: <<Dall'anno decimoterzo di Giosia figlio di Amon, re di Giuda, fino ad oggi sono ventitre anni che mi e stata rivolta la parola del Signore e io ho parlato a voi premurosamente e continuamente, ma voi non avete ascoltato. Il Signore vi ha inviato con assidua premura tutti i suoi servi, i profeti, ma voi non avete ascoltato e non avete prestato orecchio per ascoltare quando vi diceva: Ognuno abbandoni la sua condotta perversa e le sue opere malvagie; allora potrete abitare nel paese che il Signore ha dato a voi e ai vostri padri dai tempi antichi e per sempre. Non seguite altri dei per servirli e adorarli e non provocatemi con le opere delle vostre mani e io non vi faro del male. Ma voi non mi avete ascoltato - dice il Signore - e mi avete provocato con l'opera delle vostre mani per vostra disgrazia. Per questo dice il Signore degli eserciti: Poiche non avete ascoltato le mie parole, ecco mandero a prendere tutte le tribu del settentrione, le mandero contro questo paese, contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni confinanti, votero costoro allo sterminio e li ridurro a oggetto di orrore, a scherno e a obbrobrio perenne. Faro cessare in mezzo a loro le grida di gioia e le voci di allegria, la voce dello sposo e quella della sposa, il rumore della mola e il lume della lampada. Tutta questa regione sar`a abbandonata alla distruzione e alla desolazione e queste genti resteranno schiave del re di Babilonia per settanta anni. Quando saranno compiuti i settanta anni, io puniro il re di Babilonia e quel popolo - dice il Signore - per i loro delitti, puniro il paese dei Caldei e lo ridurro a una desolazione perenne. Mandero dunque a effetto su questo paese tutte le parole che ho pronunziate a suo riguardo, quanto e scritto in questo libro, cio che Geremia aveva predetto contro tutte le nazioni. Nazioni numerose e re potenti ridurranno in schiavitu anche costoro, e cos`i li ripaghero secondo le loro azioni, secondo le opere delle loro mani>>. Cos`i mi disse il Signore, Dio di Israele: <<Prendi dalla mia mano questa coppa di vino della mia ira e falla bere a tutte le nazioni alle quali ti invio, perche ne bevano, ne restino inebriate ed escano di senno dinanzi alla spada che mandero in mezzo a loro>>. Presi dunque la coppa dalle mani del Signore e la diedi a bere a tutte le nazioni alle quali il Signore mi aveva inviato: a Gerusalemme e alle citt`a di Giuda, ai suoi re e ai suoi capi, per abbandonarli alla distruzione, alla desolazione, all'obbrobrio e alla maledizione, come avviene ancor oggi; anche al faraone re d'Egitto, ai suoi ministri, ai suoi nobili e a tutto il suo popolo; alla gente d'ogni razza e a tutti i re del paese di Uz, a tutti i re del paese dei Filistei, ad Ascalon, a Gaza, a Ekron e ai superstiti di Asdod, a Edom, a Moab e agli Ammoniti, a tutti i re di Tiro e a tutti i re di Sidone e ai re dell'isola che e al di l`a del mare, a Dedan, a Tema, a Buz e a quanti si radono l'estremit`a delle tempie, a tutti i re degli Arabi che abitano nel deserto, a tutti i re di Zimr`i, a tutti i re dell'Elam e a tutti i re della Media, a tutti i re del settentrione, vicini e lontani, agli uni e agli altri e a tutti i regni che sono sulla terra; il re di Ses`ach berr`a dopo di essi. <<Tu riferirai loro: Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Bevete e inebriatevi, vomitate e cadete senza rialzarvi davanti alla spada che io mando in mezzo a voi. Se poi rifiuteranno di prendere dalla tua mano il calice da bere, tu dirai loro: Dice il Signore degli eserciti: Certamente berrete! Se io comincio a castigare proprio la citt`a che porta il mio nome, pretendete voi di rimanere impuniti? No, impuniti non resterete, perche io chiamero la spada su tutti gli abitanti della terra. Oracolo del Signore degli eserciti. Tu preannunzierai tutte queste cose e dirai loro: dalla sua santa dimora fa udire il suo tuono; alza il suo ruggito contro la prateria, manda grida di giubilo come i pigiatori delle uve, contro tutti gli abitanti del paese. Il rumore giunge fino all'estremit`a della terra, perche il Signore viene a giudizio con le nazioni; egli istruisce il giudizio riguardo a ogni uomo, abbandona gli empi alla spada. Parola del Signore. Dice il Signore degli eserciti: Ecco, la sventura passa di nazione in nazione, un grande turbine si alza dall'estremit`a della terra. In quel giorno i colpiti dal Signore si troveranno da un'estremit`a all'altra della terra; non saranno pianti ne raccolti ne sepolti, ma saranno come letame sul suolo. Urlate, pastori, gridate, rotolatevi nella polvere, capi del gregge! Perche sono compiuti i giorni per il vostro macello; stramazzerete come scelti montoni. Non ci sar`a rifugio per i pastori ne scampo per i capi del gregge. Sentite le grida dei pastori, gli urli delle guide del gregge, perche il Signore distrugge il loro pascolo; sono devastati i prati tranquilli a causa dell'ardente ira del Signore. Il leone abbandona la sua tana, poiche il loro paese e una desolazione a causa della spada devastatrice e a causa della sua ira ardente>>.

Capitolo 26. All'inizio del regno di Ioiak`im figlio di Giosia, re di Giuda, fu rivolta a Geremia questa parola da parte del Signore. Disse il Signore: <<V`a nell'atrio del tempio del Signore e riferisci a tutte le citt`a di Giuda che vengono per adorare nel tempio del Signore tutte le parole che ti ho comandato di annunziare loro; non tralasciare neppure una parola. Forse ti ascolteranno e ognuno abbandoner`a la propria condotta perversa; in tal caso disdiro tutto il male che pensavo di fare loro a causa della malvagit`a delle loro azioni. Tu dirai dunque loro: Dice il Signore: Se non mi ascolterete, se non camminerete secondo la legge che ho posto davanti a voi e se non ascolterete le parole dei profeti miei servi che ho inviato a voi con costante premura, ma che voi non avete ascoltato, io ridurro questo tempio come quello di Silo e faro di questa citt`a un esempio di maledizione per tutti i popoli della terra>>. I sacerdoti, i profeti e tutto il popolo udirono Geremia che diceva queste parole nel tempio del Signore. Ora, quando Geremia fin`i di riferire quanto il Signore gli aveva comandato di dire a tutto il popolo, i sacerdoti e i profeti lo arrestarono dicendo: <<Devi morire! Perche hai predetto nel nome del Signore: Questo tempio diventer`a come Silo e questa citt`a sar`a devastata, disabitata?>>. Tutto il popolo si raduno contro Geremia nel tempio del Signore. I capi di Giuda vennero a sapere queste cose e salirono dalla reggia nel tempio del Signore e sedettero all'ingresso della Porta Nuova del tempio del Signore. Allora i sacerdoti e i profeti dissero ai capi e a tutto il popolo: <<Una sentenza di morte merita quest'uomo, perche ha profetizzato contro questa citt`a come avete udito con i vostri orecchi!>>. Ma Geremia rispose a tutti i capi e a tutto il popolo: <<Il Signore mi ha mandato a profetizzare contro questo tempio e contro questa citt`a le cose che avete ascoltate. Or dunque migliorate la vostra condotta e le vostre azioni e ascoltate la voce del Signore vostro Dio e il Signore ritratter`a il male che ha annunziato contro di voi. Quanto a me, eccomi in mano vostra, fate di me come vi sembra bene e giusto; ma sappiate bene che, se voi mi ucciderete, attirerete sangue innocente su di voi, su questa citt`a e sui suoi abitanti, perche il Signore mi ha veramente inviato a voi per esporre ai vostri orecchi tutte queste cose>>. I capi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: <<Non ci deve essere sentenza di morte per quest'uomo, perche ci ha parlato nel nome del Signore nostro Dio>>. Allora si alzarono alcuni anziani del paese e dissero a tutta l'assemblea del popolo: <<Michea il Morastita, che profetizzava al tempo di Ezechia, re di Giuda, affermo a tutto il popolo di Giuda: Dice il Signore degli eserciti: Gerusalemme diventer`a un cumulo di rovine, il monte del tempio un'altura boscosa! Forse Ezechia re di Giuda e tutti quelli di Giuda lo uccisero? Non temettero piuttosto il Signore e non placarono il volto del Signore e cos`i il Signore disdisse il male che aveva loro annunziato? Noi, invece, stiamo per commettere una grave iniquit`a a nostro danno>>. C'era anche un altro uomo che profetizzava nel nome del Signore, Uria figlio di Semai`a da Kiriat-Iear`im; egli profetizzo contro questa citt`a e contro questo paese con parole simili a quelle di Geremia. Il re Ioiak`im, tutti i suoi prodi e tutti i magistrati udirono le sue parole e il re cerco di ucciderlo, ma Uria lo venne a sapere e per timore fugg`i andandosene in Egitto. Allora il re Ioiak`im invio in Egitto uomini come Elnat`an figlio di Acbor, e altri con lui. Costoro fecero uscire dall'Egitto Uria e lo condussero al re Ioiak`im che lo fece uccidere di spada e fece gettare il suo cadavere nelle fosse della gente del popolo. Ma la mano di Achik`am figlio di Saf`an fu a favore di Geremia, perche non lo consegnassero in potere del popolo per metterlo a morte.
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