Vangelo secondo marco
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Capitolo 1. Inizio del vangelo di Gesu Cristo, Figlio di Dio. Come e scritto nel profeta Isaia: egli ti preparer`a la strada. Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri, si presento Giovanni a battezzare nel deserto, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorreva a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, si cibava di locuste e miele selvatico e predicava: <<Dopo di me viene uno che e piu forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzer`a con lo Spirito Santo>>. In quei giorni Gesu venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, uscendo dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. E si sent`i una voce dal cielo: <<Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto>>. Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesu si reco nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: <<Il tempo e compiuto e il regno di Dio e vicino; convertitevi e credete al vangelo>>. Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesu disse loro: <<Seguitemi, vi faro diventare pescatori di uomini>>. E subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti. Li chiamo. Ed essi, lasciato il loro padre Zebedeo sulla barca con i garzoni, lo seguirono. Andarono a Cafarnao e, entrato proprio di sabato nella sinagoga, Gesu si mise ad insegnare. Ed erano stupiti del suo insegnamento, perche insegnava loro come uno che ha autorit`a e non come gli scribi. Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: <<Che c'entri con noi, Gesu Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio>>. E Gesu lo sgrido: <<Taci! Esci da quell'uomo>>. E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, usc`i da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: <<Che e mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorit`a. Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!>>. La sua fama si diffuse subito dovunque nei dintorni della Galilea. E, usciti dalla sinagoga, si recarono subito in casa di Simone e di Andrea, in compagnia di Giacomo e di Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli, accostatosi, la sollevo prendendola per mano; la febbre la lascio ed essa si mise a servirli. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la citt`a era riunita davanti alla porta. Guar`i molti che erano afflitti da varie malattie e scaccio molti demoni; ma non permetteva ai demoni di parlare, perche lo conoscevano. Al mattino si alzo quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritiro in un luogo deserto e l`a pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce e, trovatolo, gli dissero: <<Tutti ti cercano!>>. Egli disse loro: <<Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perche io predichi anche l`a; per questo infatti sono venuto!>>. E ando per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demoni. Allora venne a lui un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: <<Se vuoi, puoi guarirmi!>>. Mosso a compassione, stese la mano, lo tocco e gli disse: <<Lo voglio, guarisci!>>. Subito la lebbra scomparve ed egli guar`i. E, ammonendolo severamente, lo rimando e gli disse: <<Guarda di non dir niente a nessuno, ma v`a, presentati al sacerdote, e offri per la tua purificazione quello che Mose ha ordinato, a testimonianza per loro>>. Ma quegli, allontanatosi, comincio a proclamare e a divulgare il fatto, al punto che Gesu non poteva piu entrare pubblicamente in una citt`a, ma se ne stava fuori, in luoghi deserti, e venivano a lui da ogni parte.
Capitolo 2. Ed entro di nuovo a Cafarnao dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone, da non esserci piu posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola. Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. Non potendo pero portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico. Gesu, vista la loro fede, disse al paralitico: <<Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati>>. Seduti l`a erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro: <<Perche costui parla cos`i? Bestemmia! Chi puo rimettere i peccati se non Dio solo?>>. Ma Gesu, avendo subito conosciuto nel suo spirito che cos`i pensavano tra se, disse loro: <<Perche pensate cos`i nei vostri cuori? Che cosa e piu facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina? Ora, perche sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e v`a a casa tua>>. Quegli si alzo, prese il suo lettuccio e se ne ando in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: <<Non abbiamo mai visto nulla di simile!>>. Usc`i di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli li ammaestrava. Nel passare, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: <<Seguimi>>. Mentre Gesu stava a mensa in casa di lui, molti pubblicani e peccatori si misero a mensa insieme con Gesu e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi della setta dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: <<Come mai egli mangia e beve in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?>>. Avendo udito questo, Gesu disse loro: <<Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori>>. Ora i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Si recarono allora da Gesu e gli dissero: <<Perche i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?>>. Gesu disse loro: <<Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo e con loro? Finche hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno i giorni in cui sar`a loro tolto lo sposo e allora digiuneranno. Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccher`a gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi>>. In giorno di sabato Gesu passava per i campi di grano, e i discepoli, camminando, cominciarono a strappare le spighe. I farisei gli dissero: <<Vedi, perche essi fanno di sabato quel che non e permesso?>>. Ma egli rispose loro: <<Non avete mai letto che cosa fece Davide quando si trovo nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni? Come entro nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiat`ar, e mangio i pani dell'offerta, che soltanto ai sacerdoti e lecito mangiare, e ne diede anche ai suoi compagni?>>. E diceva loro: <<Il sabato e stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato! Percio il Figlio dell'uomo e signore anche del sabato>>.
Capitolo 3. Entro di nuovo nella sinagoga. C'era un uomo che aveva una mano inaridita, e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo. Egli disse all'uomo che aveva la mano inaridita: <<Mettiti nel mezzo!>>. Poi domando loro: <<E' lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?>>. Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell'uomo: <<Stendi la mano!>>. La stese e la sua mano fu risanata. E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire. Gesu intanto si ritiro presso il mare con i suoi discepoli e lo segu`i molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme e dall'Idumea e dalla Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidone una gran folla, sentendo cio che faceva, si reco da lui. Allora egli prego i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perche non lo schiacciassero. Infatti ne aveva guariti molti, cos`i che quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo. Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: <<Tu sei il Figlio di Dio!>>. Ma egli li sgridava severamente perche non lo manifestassero. Sal`i poi sul monte, chiamo a se quelli che egli volle ed essi andarono da lui. Ne costitu`i Dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare e perche avessero il potere di scacciare i demoni. Costitu`i dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro; poi Giacomo di Zebedeo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanerghes, cioe figli del tuono; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, quello che poi lo trad`i. Entro in una casa e si raduno di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiche dicevano: <<E' fuori di se>>. Ma gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: <<Costui e posseduto da Beelzebul e scaccia i demoni per mezzo del principe dei demoni>>. Ma egli, chiamatili, diceva loro in parabole: <<Come puo satana scacciare satana? Se un regno e diviso in se stesso, quel regno non puo reggersi; se una casa e divisa in se stessa, quella casa non puo reggersi. Alla stessa maniera, se satana si ribella contro se stesso ed e diviso, non puo resistere, ma sta per finire. Nessuno puo entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avr`a legato l'uomo forte; allora ne sacchegger`a la casa. In verit`a vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avr`a bestemmiato contro lo Spirito santo, non avr`a perdono in eterno: sar`a reo di colpa eterna>>. Poiche dicevano: <<E' posseduto da uno spirito immondo>>. Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare. Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: <<Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano>>. Ma egli rispose loro: <<Chi e mia madre e chi sono i miei fratelli?>>. Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: <<Ecco mia madre e i miei fratelli! Chi compie la volont`a di Dio, costui e mio fratello, sorella e madre>>.
Capitolo 4. Di nuovo si mise a insegnare lungo il mare. E si riun`i attorno a lui una folla enorme, tanto che egli sal`i su una barca e l`a resto seduto, stando in mare, mentre la folla era a terra lungo la riva. Insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo insegnamento: <<Ascoltate. Ecco, usc`i il seminatore a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la divorarono. Un'altra cadde fra i sassi, dove non c'era molta terra, e subito spunto perche non c'era un terreno profondo; ma quando si levo il sole, resto bruciata e, non avendo radice, si secco. Un'altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto. E un'altra cadde sulla terra buona, diede frutto che venne su e crebbe, e rese ora il trenta, ora il sessanta e ora il cento per uno>>. E diceva: <<Chi ha orecchi per intendere intenda!>>. Quando poi fu solo, i suoi insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli disse loro: <<A voi e stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli di fuori invece tutto viene esposto in parabole, perche: perche non si convertano e venga loro perdonato>>. Continuo dicendo loro: <<Se non comprendete questa parabola, come potrete capire tutte le altre parabole? Il seminatore semina la parola. Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma quando l'ascoltano, subito viene satana, e porta via la parola seminata in loro. Similmente quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che, quando ascoltano la parola, subito l'accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della parola, subito si abbattono. Altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine: sono coloro che hanno ascoltato la parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e l'inganno della ricchezza e tutte le altre bramosie, soffocano la parola e questa rimane senza frutto. Quelli poi che ricevono il seme su un terreno buono, sono coloro che ascoltano la parola, l'accolgono e portano frutto nella misura chi del trenta, chi del sessanta, chi del cento per uno>>. Diceva loro: <<Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto per metterla sul lucerniere? Non c'e nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per intendere, intenda!>>. Diceva loro: <<Fate attenzione a quello che udite: Con la stessa misura con la quale misurate, sarete misurati anche voi; anzi vi sar`a dato di piu. Poiche a chi ha, sar`a dato e a chi non ha, sar`a tolto anche quello che ha>>. Diceva: <<Il regno di Dio e come un uomo che getta il seme nella terra; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. Poiche la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. Quando il frutto e pronto, subito si mette mano alla falce, perche e venuta la mietitura>>. Diceva: <<A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? Esso e come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, e il piu piccolo di tutti semi che sono sulla terra; ma appena seminato cresce e diviene piu grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra>>. Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere. Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa. In quel medesimo giorno, verso sera, disse loro: <<Passiamo all'altra riva>>. E lasciata la folla, lo presero con se, cos`i com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui. Nel frattempo si sollevo una gran tempesta di vento e gettava le onde nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: <<Maestro, non t'importa che moriamo?>>. Destatosi, sgrido il vento e disse al mare: <<Taci, calmati!>>. Il vento cesso e vi fu grande bonaccia. Poi disse loro: <<Perche siete cos`i paurosi? Non avete ancora fede?>>. E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: <<Chi e dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?>>.
Capitolo 5. Intanto giunsero all'altra riva del mare, nella regione dei Geraseni. Come scese dalla barca, gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo. Egli aveva la sua dimora nei sepolcri e nessuno piu riusciva a tenerlo legato neanche con catene, perche piu volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi, e nessuno piu riusciva a domarlo. Continuamente, notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre. Visto Gesu da lontano, accorse, gli si getto ai piedi, e urlando a gran voce disse: <<Che hai tu in comune con me, Gesu, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!>>. Gli diceva infatti: <<Esci, spirito immondo, da quest'uomo!>>. E gli domando: <<Come ti chiami?>>. <<Mi chiamo Legione, gli rispose, perche siamo in molti>>. E prese a scongiurarlo con insistenza perche non lo cacciasse fuori da quella regione. Ora c'era l`a, sul monte, un numeroso branco di porci al pascolo. E gli spiriti lo scongiurarono: <<Mandaci da quei porci, perche entriamo in essi>>. Glielo permise. E gli spiriti immondi uscirono ed entrarono nei porci e il branco si precipito dal burrone nel mare; erano circa duemila e affogarono uno dopo l'altro nel mare. I mandriani allora fuggirono, portarono la notizia in citt`a e nella campagna e la gente si mosse a vedere che cosa fosse accaduto. Giunti che furono da Gesu, videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto tutto, spiegarono loro che cosa era accaduto all'indemoniato e il fatto dei porci. Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio. Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo pregava di permettergli di stare con lui. Non glielo permise, ma gli disse: <<V`a nella tua casa, dai tuoi, annunzia loro cio che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ti ha usato>>. Egli se ne ando e si mise a proclamare per la Dec`apoli cio che Gesu gli aveva fatto, e tutti ne erano meravigliati. Essendo passato di nuovo Gesu all'altra riva, gli si raduno attorno molta folla, ed egli stava lungo il mare. Si reco da lui uno dei capi della sinagoga, di nome Giairo, il quale, vedutolo, gli si getto ai piedi e lo pregava con insistenza: <<La mia figlioletta e agli estremi; vieni a imporle le mani perche sia guarita e viva>>. Gesu ando con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. Or una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, udito parlare di Gesu, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli tocco il mantello. Diceva infatti: <<Se riusciro anche solo a toccare il suo mantello, saro guarita>>. E subito le si fermo il flusso di sangue, e sent`i nel suo corpo che era stata guarita da quel male. Ma subito Gesu, avvertita la potenza che era uscita da lui, si volto alla folla dicendo: <<Chi mi ha toccato il mantello?>>. I discepoli gli dissero: <<Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?>>. Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna impaurita e tremante, sapendo cio che le era accaduto, venne, gli si getto davanti e gli disse tutta la verit`a. Gesu rispose: <<Figlia, la tua fede ti ha salvata. V`a in pace e sii guarita dal tuo male>>. Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: <<Tua figlia e morta. Perche disturbi ancora il Maestro?>>. Ma Gesu, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: <<Non temere, continua solo ad aver fede!>>. E non permise a nessuno di seguirlo fuorche a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava. Entrato, disse loro: <<Perche fate tanto strepito e piangete? La bambina non e morta, ma dorme>>. Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con se il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entro dove era la bambina. Presa la mano della bambina, le disse: <<Talit`a kum>>, che significa: <<Fanciulla, io ti dico, alzati!>>. Subito la fanciulla si alzo e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. Gesu raccomando loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordino di darle da mangiare.
Capitolo 6. Partito quindi di l`a, ando nella sua patria e i discepoli lo seguirono. Venuto il sabato, incomincio a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: <<Donde gli vengono queste cose? E che sapienza e mai questa che gli e stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani? Non e costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?>>. E si scandalizzavano di lui. Ma Gesu disse loro: <<Un profeta non e disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua>>. E non vi pote operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guar`i. E si meravigliava della loro incredulit`a. Allora chiamo i Dodici, ed incomincio a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi. E ordino loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: ne pane, ne bisaccia, ne denaro nella borsa; ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche. E diceva loro: <<Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo. Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro>>. E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demoni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano. Il re Erode sent`i parlare di Gesu, poiche intanto il suo nome era diventato famoso. Si diceva: <<Giovanni il Battista e risuscitato dai morti e per questo il potere dei miracoli opera in lui>>. Altri invece dicevano: <<E' Elia>> altri dicevano ancora: <<E' un profeta, come uno dei profeti>>. Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: <<Quel Giovanni che io ho fatto decapitare e risuscitato!>>. Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erod`iade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata. Giovanni diceva a Erode: <<Non ti e lecito tenere la moglie di tuo fratello>>. Per questo Erod`iade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva, perche Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri. Venne pero il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erod`iade, danzo e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza: <<Chiedimi quello che vuoi e io te lo daro>>. E le fece questo giuramento: <<Qualsiasi cosa mi chiederai, te la daro, fosse anche la met`a del mio regno>>. La ragazza usc`i e disse alla madre: <<Che cosa devo chiedere?>>. Quella rispose: <<La testa di Giovanni il Battista>>. Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: <<Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista>>. Il re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non volle opporle un rifiuto. Subito il re mando una guardia con l'ordine che gli fosse portata la testa. La guardia ando, lo decapito in prigione e porto la testa su un vassoio, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro. Gli apostoli si riunirono attorno a Gesu e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. Ed egli disse loro: <<Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po'>>. Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano piu neanche il tempo di mangiare. Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte. Molti pero li videro partire e capirono, e da tutte le citt`a cominciarono ad accorrere l`a a piedi e li precedettero. Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perche erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i discepoli dicendo: <<Questo luogo e solitario ed e ormai tardi; congedali percio, in modo che, andando per le campagne e i villaggi vicini, possano comprarsi da mangiare>>. Ma egli rispose: <<Voi stessi date loro da mangiare>>. Gli dissero: <<Dobbiamo andar noi a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?>>. Ma egli replico loro: <<Quanti pani avete? Andate a vedere>>. E accertatisi, riferirono: <<Cinque pani e due pesci>>. Allora ordino loro di farli mettere tutti a sedere, a gruppi, sull'erba verde. E sedettero tutti a gruppi e gruppetti di cento e di cinquanta. Presi i cinque pani e i due pesci, levo gli occhi al cielo, pronunzio la benedizione, spezzo i pani e li dava ai discepoli perche li distribuissero; e divise i due pesci fra tutti. Tutti mangiarono e si sfamarono, e portarono via dodici ceste piene di pezzi di pane e anche dei pesci. Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini. Ordino poi ai discepoli di salire sulla barca e precederlo sull'altra riva, verso Bets`aida, mentre egli avrebbe licenziato la folla. Appena li ebbe congedati, sal`i sul monte a pregare. Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli solo a terra. Vedendoli pero tutti affaticati nel remare, poiche avevano il vento contrario, gia verso l'ultima parte della notte ando verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: <<E' un fantasma>>, e cominciarono a gridare, perche tutti lo avevano visto ed erano rimasti turbati. Ma egli subito rivolse loro la parola e disse: <<Coraggio, sono io, non temete!>>. Quindi sal`i con loro sulla barca e il vento cesso. Ed erano enormemente stupiti in se stessi, perche non avevano capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore indurito. Compiuta la traversata, approdarono e presero terra a Genesaret. Appena scesi dalla barca, la gente lo riconobbe, e accorrendo da tutta quella regione cominciarono a portargli sui lettucci quelli che stavano male, dovunque udivano che si trovasse. E dovunque giungeva, in villaggi o citt`a o campagne, ponevano i malati nelle piazze e lo pregavano di potergli toccare almeno la frangia del mantello; e quanti lo toccavano guarivano.
Capitolo 7. Allora si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani immonde, cioe non lavate - i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani fino al gomito, attenendosi alla tradizione degli antichi, e tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie e oggetti di rame - quei farisei e scribi lo interrogarono: <<Perche i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?>>. Ed egli rispose loro: <<Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: ma il suo cuore e lontano da me. Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini>>. E aggiungeva: <<Siete veramente abili nell'eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione. Mose infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e chi maledice il padre e la madre sia messo a morte. Voi invece dicendo: Se uno dichiara al padre o alla madre: e Korb`an, cioe offerta sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me, non gli permettete piu di fare nulla per il padre e la madre, annullando cos`i la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte>>. Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: <<Ascoltatemi tutti e intendete bene: non c'e nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo>>. . Quando entro in una casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sul significato di quella parabola. E disse loro: <<Siete anche voi cos`i privi di intelletto? Non capite che tutto cio che entra nell'uomo dal di fuori non puo contaminarlo, perche non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?>>. Dichiarava cos`i mondi tutti gli alimenti. Quindi soggiunse: <<Cio che esce dall'uomo, questo s`i contamina l'uomo. Dal di dentro infatti, cioe dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adulteri, cupidigie, malvagit`a, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo>>. Partito di l`a, ando nella regione di Tiro e di Sidone. Ed entrato in una casa, voleva che nessuno lo sapesse, ma non pote restare nascosto. Subito una donna che aveva la sua figlioletta posseduta da uno spirito immondo, appena lo seppe, ando e si getto ai suoi piedi. Ora, quella donna che lo pregava di scacciare il demonio dalla figlia era greca, di origine siro-fenicia. Ed egli le disse: <<Lascia prima che si sfamino i figli; non e bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini>>. Ma essa replico: <<S`i, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli>>. Allora le disse: <<Per questa tua parola v`a, il demonio e uscito da tua figlia>>. Tornata a casa, trovo la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato. Di ritorno dalla regione di Tiro, passo per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea in pieno territorio della Dec`apoli. E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano. E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli tocco la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: <<Effat`a>> cioe: <<Apriti!>>. E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comando loro di non dirlo a nessuno. Ma piu egli lo raccomandava, piu essi ne parlavano e, pieni di stupore, dicevano: <<Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!>>.
Capitolo 8. In quei giorni, essendoci di nuovo molta folla che non aveva da mangiare, chiamo a se i discepoli e disse loro: <<Sento compassione di questa folla, perche gia da tre giorni mi stanno dietro e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle proprie case, verranno meno per via; e alcuni di loro vengono di lontano>>. Gli risposero i discepoli: <<E come si potrebbe sfamarli di pane qui, in un deserto?>>. E domando loro: <<Quanti pani avete?>>. Gli dissero: <<Sette>>. Gesu ordino alla folla di sedersi per terra. Presi allora quei sette pani, rese grazie, li spezzo e li diede ai discepoli perche li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini; dopo aver pronunziata la benedizione su di essi, disse di distribuire anche quelli. Cos`i essi mangiarono e si saziarono; e portarono via sette sporte di pezzi avanzati. Erano circa quattromila. E li congedo. Sal`i poi sulla barca con i suoi discepoli e ando dalle parti di Dalmanuta. Allora vennero i farisei e incominciarono a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. Ma egli, traendo un profondo sospiro, disse: <<Perche questa generazione chiede un segno? In verit`a vi dico: non sar`a dato alcun segno a questa generazione>>. E lasciatili, risal`i sulla barca e si avvio all'altra sponda. Ma i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con se sulla barca che un pane solo. Allora egli li ammoniva dicendo: <<Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!>>. E quelli dicevano fra loro: <<Non abbiamo pane>>. Ma Gesu, accortosi di questo, disse loro: <<Perche discutete che non avete pane? Non intendete e non capite ancora? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?>>. Gli dissero: <<Dodici>>. <<E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?>>. Gli dissero: <<Sette>>. E disse loro: <<Non capite ancora?>>. Giunsero a Bets`aida, dove gli condussero un cieco pregandolo di toccarlo. Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori del villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: <<Vedi qualcosa?>>. Quegli, alzando gli occhi, disse: <<Vedo gli uomini, poiche vedo come degli alberi che camminano>>. Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente e fu sanato e vedeva a distanza ogni cosa. E lo rimando a casa dicendo: <<Non entrare nemmeno nel villaggio>>. Poi Gesu part`i con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarea di Filippo; e per via interrogava i suoi discepoli dicendo: <<Chi dice la gente che io sia?>>. Ed essi gli risposero: <<Giovanni il Battista, altri poi Elia e altri uno dei profeti>>. Ma egli replico: <<E voi chi dite che io sia?>>. Pietro gli rispose: <<Tu sei il Cristo>>. E impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno. E comincio a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. Gesu faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimprovero Pietro e gli disse: <<Lungi da me, satana! Perche tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini>>. Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: <<Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perche chi vorr`a salvare la propria vita, la perder`a; ma chi perder`a la propria vita per causa mia e del vangelo, la salver`a. Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima? E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima? Chi si vergogner`a di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergogner`a di lui, quando verr`a nella gloria del Padre suo con gli angeli santi>>.
Capitolo 9. E diceva loro: <<In verit`a vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno senza aver visto il regno di Dio venire con potenza>>. Dopo sei giorni, Gesu prese con se Pietro, Giacomo e Giovanni e li porto sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli. Si trasfiguro davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle cos`i bianche. E apparve loro Elia con Mose e discorrevano con Gesu. Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesu: <<Maestro, e bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mose e una per Elia!>>. Non sapeva infatti che cosa dire, poiche erano stati presi dallo spavento. Poi si formo una nube che li avvolse nell'ombra e usc`i una voce dalla nube: <<Questi e il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!>>. E subito guardandosi attorno, non videro piu nessuno, se non Gesu solo con loro. Mentre scendevano dal monte, ordino loro di non raccontare a nessuno cio che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risuscitato dai morti. Ed essi tennero per se la cosa, domandandosi pero che cosa volesse dire risuscitare dai morti. E lo interrogarono: <<Perche gli scribi dicono che prima deve venire Elia?>>. Egli rispose loro: <<S`i, prima viene Elia e ristabilisce ogni cosa; ma come sta scritto del Figlio dell'uomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato. Orbene, io vi dico che Elia e gia venuto, ma hanno fatto di lui quello che hanno voluto, come sta scritto di lui>>. E giunti presso i discepoli, li videro circondati da molta folla e da scribi che discutevano con loro. Tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. Ed egli li interrogo: <<Di che cosa discutete con loro?>>. Gli rispose uno della folla: <<Maestro, ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto. Quando lo afferra, lo getta al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti>>. Egli allora in risposta, disse loro: <<O generazione incredula! Fino a quando staro con voi? Fino a quando dovro sopportarvi? Portatelo da me>>. E glielo portarono. Alla vista di Gesu lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava spumando. Gesu interrogo il padre: <<Da quanto tempo gli accade questo?>>. Ed egli rispose: <<Dall'infanzia; anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi piet`a di noi e aiutaci>>. Gesu gli disse: <<Se tu puoi! Tutto e possibile per chi crede>>. Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: <<Credo, aiutami nella mia incredulit`a>>. Allora Gesu, vedendo accorrere la folla, minaccio lo spirito immondo dicendo: <<Spirito muto e sordo, io te l'ordino, esci da lui e non vi rientrare piu>>. E gridando e scuotendolo fortemente, se ne usc`i. E il fanciullo divento come morto, sicche molti dicevano: <<E' morto>>. Ma Gesu, presolo per mano, lo sollevo ed egli si alzo in piedi. Entro poi in una casa e i discepoli gli chiesero in privato: <<Perche noi non abbiamo potuto scacciarlo?>>. Ed egli disse loro: <<Questa specie di demoni non si puo scacciare in alcun modo, se non con la preghiera>>. Partiti di l`a, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: <<Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciter`a>>. Essi pero non comprendevano queste parole e avevano timore di chiedergli spiegazioni. Giunsero intanto a Cafarnao. E quando fu in casa, chiese loro: <<Di che cosa stavate discutendo lungo la via?>>. Ed essi tacevano. Per la via infatti avevano discusso tra loro chi fosse il piu grande. Allora, sedutosi, chiamo i Dodici e disse loro: <<Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti>>. E, preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo disse loro: <<Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato>>. Giovanni gli disse: <<Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perche non era dei nostri>>. Ma Gesu disse: <<Non glielo proibite, perche non c'e nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non e contro di noi e per noi. Chiunque vi dar`a da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perche siete di Cristo, vi dico in verit`a che non perder`a la sua ricompensa. Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, e meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare. Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: e meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. . Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: e meglio per te entrare nella vita zoppo, che esser gettato con due piedi nella Geenna. . Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: e meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue. Perche ciascuno sar`a salato con il fuoco. Buona cosa il sale; ma se il sale diventa senza sapore, con che cosa lo salerete? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri>>.
Capitolo 10. Partito di l`a, si reco nel territorio della Giudea e oltre il Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli l'ammaestrava, come era solito fare. E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: <<E' lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?>>. Ma egli rispose loro: <<Che cosa vi ha ordinato Mose?>>. Dissero: <<Mose ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla>>. Gesu disse loro: <<Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma all'inizio della creazione Dio li creo maschio e femmina; per questo l'uomo lascer`a suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicche non sono piu due, ma una sola carne. L'uomo dunque non separi cio che Dio ha congiunto>>. Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse: <<Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei; se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio>>. Gli presentavano dei bambini perche li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. Gesu, al vedere questo, s'indigno e disse loro: <<Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perche a chi e come loro appartiene il regno di Dio. In verit`a vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrer`a in esso>>. E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva. Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domando: <<Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?>>. Gesu gli disse: <<Perche mi chiami buono? Nessuno e buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre>>. Egli allora gli disse: <<Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza>>. Allora Gesu, fissatolo, lo amo e gli disse: <<Una cosa sola ti manca: v`a, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi>>. Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne ando afflitto, poiche aveva molti beni. Gesu, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: <<Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!>>. I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesu riprese: <<Figlioli, com'e difficile entrare nel regno di Dio! E' piu facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio>>. Essi, ancora piu sbigottiti, dicevano tra loro: <<E chi mai si puo salvare?>>. Ma Gesu, guardandoli, disse: <<Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perche tutto e possibile presso Dio>>. Pietro allora gli disse: <<Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito>>. Gesu gli rispose: <<In verit`a vi dico: non c'e nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva gia al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna. E molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi>>. Mentre erano in viaggio per salire a Gerusalemme, Gesu camminava davanti a loro ed essi erano stupiti; coloro che venivano dietro erano pieni di timore. Prendendo di nuovo in disparte i Dodici, comincio a dir loro quello che gli sarebbe accaduto: <<Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sar`a consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi: lo condanneranno a morte, lo consegneranno ai pagani, lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno; ma dopo tre giorni risusciter`a>>. E gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, dicendogli: <<Maestro, noi vogliamo che tu ci faccia quello che ti chiederemo>>. Egli disse loro: <<Cosa volete che io faccia per voi?>>. Gli risposero: <<Concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistra>>. Gesu disse loro: <<Voi non sapete cio che domandate. Potete bere il calice che io bevo, o ricevere il battesimo con cui io sono battezzato?>>. Gli risposero: <<Lo possiamo>>. E Gesu disse: <<Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e il battesimo che io ricevo anche voi lo riceverete. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; e per coloro per i quali e stato preparato>>. All'udire questo, gli altri dieci si sdegnarono con Giacomo e Giovanni. Allora Gesu, chiamatili a se, disse loro: <<Voi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano, e i loro grandi esercitano su di esse il potere. Fra voi pero non e cos`i; ma chi vuol essere grande tra voi si far`a vostro servitore, e chi vuol essere il primo tra voi sar`a il servo di tutti. Il Figlio dell'uomo infatti non e venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti>>. E giunsero a Gerico. E mentre partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Costui, al sentire che c'era Gesu Nazareno, comincio a gridare e a dire: <<Figlio di Davide, Gesu, abbi piet`a di me!>>. Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava piu forte: <<Figlio di Davide, abbi piet`a di me!>>. Allora Gesu si fermo e disse: <<Chiamatelo!>>. E chiamarono il cieco dicendogli: <<Coraggio! Alzati, ti chiama!>>. Egli, gettato via il mantello, balzo in piedi e venne da Gesu. Allora Gesu gli disse: <<Che vuoi che io ti faccia?>>. E il cieco a lui: <<Rabbun`i, che io riabbia la vista!>>. E Gesu gli disse: <<V`a, la tua fede ti ha salvato>>. E subito riacquisto la vista e prese a seguirlo per la strada.
Capitolo 11. Quando si avvicinarono a Gerusalemme, verso Betfage e Bet`ania, presso il monte degli Ulivi, mando due dei suoi discepoli e disse loro: <<Andate nel villaggio che vi sta di fronte, e subito entrando in esso troverete un asinello legato, sul quale nessuno e mai salito. Scioglietelo e conducetelo. E se qualcuno vi dir`a: Perche fate questo?, rispondete: Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimander`a qui subito>>. Andarono e trovarono un asinello legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo sciolsero. E alcuni dei presenti pero dissero loro: <<Che cosa fate, sciogliendo questo asinello?>>. Ed essi risposero come aveva detto loro il Signore. E li lasciarono fare. Essi condussero l'asinello da Gesu, e vi gettarono sopra i loro mantelli, ed egli vi monto sopra. E molti stendevano i propri mantelli sulla strada e altri delle fronde, che avevano tagliate dai campi. Quelli poi che andavano innanzi, e quelli che venivano dietro gridavano: Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il regno che viene, del nostro padre Davide! Osanna nel piu alto dei cieli! Ed entro a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l'ora tarda, usc`i con i Dodici diretto a Bet`ania. La mattina seguente, mentre uscivano da Bet`ania, ebbe fame. E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicino per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovo altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi. E gli disse: <<Nessuno possa mai piu mangiare i tuoi frutti>>. E i discepoli l'udirono. Andarono intanto a Gerusalemme. Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e comperavano nel tempio; rovescio i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si portassero cose attraverso il tempio. Ed insegnava loro dicendo: <<Non sta forse scritto: casa di preghiera per tutte le genti? Voi invece ne avete fatto una spelonca di ladri!>>. L'udirono i sommi sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perche tutto il popolo era ammirato del suo insegnamento. Quando venne la sera uscirono dalla citt`a. La mattina seguente, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. Allora Pietro, ricordatosi, gli disse: <<Maestro, guarda: il fico che hai maledetto si e seccato>>. Gesu allora disse loro: <<Abbiate fede in Dio! In verit`a vi dico: chi dicesse a questo monte: Levati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverr`a, cio gli sar`a accordato. Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sar`a accordato. Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perche anche il Padre vostro che e nei cieli perdoni a voi i vostri peccati>>. . Andarono di nuovo a Gerusalemme. E mentre egli si aggirava per il tempio, gli si avvicinarono i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: <<Con quale autorit`a fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorit`a di farlo?>>. Ma Gesu disse loro: <<Vi faro anch'io una domanda e, se mi risponderete, vi diro con quale potere lo faccio. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi>>. Ed essi discutevano tra se dicendo: <<Se rispondiamo "dal cielo", dir`a: Perche allora non gli avete creduto? Diciamo dunque "dagli uomini"?>>. Pero temevano la folla, perche tutti consideravano Giovanni come un vero profeta. Allora diedero a Gesu questa risposta: <<Non sappiamo>>. E Gesu disse loro: <<Neanch'io vi dico con quale autorit`a faccio queste cose>>.
Capitolo 12. Gesu si mise a parlare loro in parabole: <<Un uomo pianto una vigna, vi pose attorno una siepe, scavo un torchio, costru`i una torre, poi la diede in affitto a dei vignaioli e se ne ando lontano. A suo tempo invio un servo a ritirare da quei vignaioli i frutti della vigna. Ma essi, afferratolo, lo bastonarono e lo rimandarono a mani vuote. Invio loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo coprirono di insulti. Ne invio ancora un altro, e questo lo uccisero; e di molti altri, che egli ancora mando, alcuni li bastonarono, altri li uccisero. Aveva ancora uno, il figlio prediletto: lo invio loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto per mio figlio! Ma quei vignaioli dissero tra di loro: Questi e l'erede; su, uccidiamolo e l'eredit`a sar`a nostra. E afferratolo, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. Che cosa far`a dunque il padrone della vigna? Verr`a e sterminer`a quei vignaioli e dar`a la vigna ad altri. Non avete forse letto questa Scrittura: e diventata testata d'angolo; dal Signore e stato fatto questo ed e mirabile agli occhi nostri>>? Allora cercarono di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. E, lasciatolo, se ne andarono. Gli mandarono pero alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nel discorso. E venuti, quelli gli dissero: <<Maestro, sappiamo che sei veritiero e non ti curi di nessuno; infatti non guardi in faccia agli uomini, ma secondo verit`a insegni la via di Dio. E' lecito o no dare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare o no?>>. Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse: <<Perche mi tentate? Portatemi un denaro perche io lo veda>>. Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: <<Di chi e questa immagine e l'iscrizione?>>. Gli risposero: <<Di Cesare>>. Gesu disse loro: <<Rendete a Cesare cio che e di Cesare e a Dio cio che e di Dio>>. E rimasero ammirati di lui. Vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che non c'e risurrezione, e lo interrogarono dicendo: <<Maestro, Mose ci ha lasciato scritto che se muore il fratello di uno e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie per dare discendenti al fratello. C'erano sette fratelli: il primo prese moglie e mor`i senza lasciare discendenza; allora la prese il secondo, ma mor`i senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, e nessuno dei sette lascio discendenza. Infine, dopo tutti, mor`i anche la donna. Nella risurrezione, quando risorgeranno, a chi di loro apparterr`a la donna? Poiche in sette l'hanno avuta come moglie>>. Rispose loro Gesu: <<Non siete voi forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture, ne la potenza di Dio? Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie ne marito, ma saranno come angeli nei cieli. A riguardo poi dei morti che devono risorgere, non avete letto nel libro di Mose, a proposito del roveto, come Dio gli parlo dicendo: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e di Giacobbe? Non e un Dio dei morti ma dei viventi! Voi siete in grande errore>>. Allora si accosto uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domando: <<Qual e il primo di tutti i comandamenti?>>. Gesu rispose: <<Il primo e: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro e l'unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. E il secondo e questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'e altro comandamento piu importante di questi>>. Allora lo scriba gli disse: <<Hai detto bene, Maestro, e secondo verit`a che Egli e unico e non v'e altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val piu di tutti gli olocausti e i sacrifici>>. Gesu, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: <<Non sei lontano dal regno di Dio>>. E nessuno aveva piu il coraggio di interrogarlo. Gesu continuava a parlare, insegnando nel tempio: <<Come mai dicono gli scribi che il Messia e figlio di Davide? Davide stesso infatti ha detto, mosso dallo Spirito Santo: Siedi alla mia destra, finche io ponga i tuoi nemici come sgabello ai tuoi piedi. Davide stesso lo chiama Signore: come dunque puo essere suo figlio?>>. E la numerosa folla lo ascoltava volentieri. Diceva loro mentre insegnava: <<Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna piu grave>>. E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte. Ma venuta una povera vedova vi getto due spiccioli, cioe un quattrino. Allora, chiamati a se i discepoli, disse loro: <<In verit`a vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro piu di tutti gli altri. Poiche tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povert`a, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere>>.
Capitolo 13. Mentre usciva dal tempio, un discepolo gli disse: <<Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!>>. Gesu gli rispose: <<Vedi queste grandi costruzioni? Non rimarr`a qui pietra su pietra, che non sia distrutta>>. Mentre era seduto sul monte degli Ulivi, di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea lo interrogavano in disparte: <<Dicci, quando accadr`a questo, e quale sar`a il segno che tutte queste cose staranno per compiersi?>>. Gesu si mise a dire loro: <<Guardate che nessuno v'inganni! Molti verranno in mio nome, dicendo: "Sono io", e inganneranno molti. E quando sentirete parlare di guerre, non allarmatevi; bisogna infatti che cio avvenga, ma non sar`a ancora la fine. Si lever`a infatti nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti sulla terra e vi saranno carestie. Questo sar`a il principio dei dolori. Ma voi badate a voi stessi! Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe, comparirete davanti a governatori e re a causa mia, per render testimonianza davanti a loro. Ma prima e necessario che il vangelo sia proclamato a tutte le genti. E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi di cio che dovrete dire, ma dite cio che in quell'ora vi sar`a dato: poiche non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. Il fratello consegner`a a morte il fratello, il padre il figlio e i figli insorgeranno contro i genitori e li metteranno a morte. Voi sarete odiati da tutti a causa del mio nome, ma chi avr`a perseverato sino alla fine sar`a salvato. Quando vedrete l'abominio della desolazione stare l`a dove non conviene, chi legge capisca, allora quelli che si trovano nella Giudea fuggano ai monti; chi si trova sulla terrazza non scenda per entrare a prender qualcosa nella sua casa; chi e nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni! Pregate che cio non accada d'inverno; perche quei giorni saranno una tribolazione, quale non e mai stata dall'inizio della creazione, fatta da Dio, fino al presente, ne mai vi sar`a. Se il Signore non abbreviasse quei giorni, nessun uomo si salverebbe. Ma a motivo degli eletti che si e scelto ha abbreviato quei giorni. Allora, dunque, se qualcuno vi dir`a: "Ecco, il Cristo e qui, ecco e l`a", non ci credete; perche sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e portenti per ingannare, se fosse possibile, anche gli eletti. Voi pero state attenti! Io vi ho predetto tutto. In quei giorni, dopo quella tribolazione, e la luna non dar`a piu il suo splendore e gli astri si metteranno a cadere dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Ed egli mander`a gli angeli e riunir`a i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremit`a della terra fino all'estremit`a del cielo. Dal fico imparate questa parabola: quando gia il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l'estate e vicina; cos`i anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli e vicino, alle porte. In verit`a vi dico: non passer`a questa generazione prima che tutte queste cose siano avvenute. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto poi a quel giorno o a quell'ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre. State attenti, vegliate, perche non sapete quando sar`a il momento preciso. E' come uno che e partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare. Vigilate dunque, poiche non sapete quando il padrone di casa ritorner`a, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, perche non giunga all'improvviso, trovandovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!>>.
Capitolo 14. Mancavano intanto due giorni alla Pasqua e agli Azzimi e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di impadronirsi di lui con inganno, per ucciderlo. Dicevano infatti: <<Non durante la festa, perche non succeda un tumulto di popolo>>. Gesu si trovava a Bet`ania nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e verso l'unguento sul suo capo. Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: <<Perche tutto questo spreco di olio profumato? Si poteva benissimo vendere quest'olio a piu di trecento denari e darli ai poveri!>>. Ed erano infuriati contro di lei. Allora Gesu disse: <<Lasciatela stare; perche le date fastidio? Ella ha compiuto verso di me un'opera buona; i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre. Essa ha fatto cio ch'era in suo potere, ungendo in anticipo il mio corpo per la sepoltura. In verit`a vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sar`a annunziato il vangelo, si racconter`a pure in suo ricordo cio che ella ha fatto>>. Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si reco dai sommi sacerdoti, per consegnare loro Gesu. Quelli all'udirlo si rallegrarono e promisero di dargli denaro. Ed egli cercava l'occasione opportuna per consegnarlo. Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: <<Dove vuoi che andiamo a preparare perche tu possa mangiare la Pasqua?>>. Allora mando due dei suoi discepoli dicendo loro: <<Andate in citt`a e vi verr`a incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo e l`a dove entrer`a dite al padrone di casa: Il Maestro dice: Dov'e la mia stanza, perche io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli? Egli vi mostrer`a al piano superiore una grande sala con i tappeti, gia pronta; l`a preparate per noi>>. I discepoli andarono e, entrati in citt`a, trovarono come aveva detto loro e prepararono per la Pasqua. Venuta la sera, egli giunse con i Dodici. Ora, mentre erano a mensa e mangiavano, Gesu disse: <<In verit`a vi dico, uno di voi, colui che mangia con me, mi tradir`a>>. Allora cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l'altro: <<Sono forse io?>>. Ed egli disse loro: <<Uno dei Dodici, colui che intinge con me nel piatto. Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui, ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo e tradito! Bene per quell'uomo se non fosse mai nato!>>. Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzo e lo diede loro, dicendo: <<Prendete, questo e il mio corpo>>. Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse: <<Questo e il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti. In verit`a vi dico che io non berro piu del frutto della vite fino al giorno in cui lo berro nuovo nel regno di Dio>>. E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. Gesu disse loro: <<Tutti rimarrete scandalizzati, poiche sta scritto: Ma, dopo la mia risurrezione, vi precedero in Galilea>>. Allora Pietro gli disse: <<Anche se tutti saranno scandalizzati, io non lo saro>>. Gesu gli disse: <<In verit`a ti dico: proprio tu oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte>>. Ma egli, con grande insistenza, diceva: <<Se anche dovessi morire con te, non ti rinneghero>>. Lo stesso dicevano anche tutti gli altri. Giunsero intanto a un podere chiamato Getsemani, ed egli disse ai suoi discepoli: <<Sedetevi qui, mentre io prego>>. Prese con se Pietro, Giacomo e Giovanni e comincio a sentire paura e angoscia. Gesu disse loro: <<La mia anima e triste fino alla morte. Restate qui e vegliate>>. Poi, andato un po' innanzi, si getto a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell'ora. E diceva: <<Abb`a, Padre! Tutto e possibile a te, allontana da me questo calice! Pero non cio che io voglio, ma cio che vuoi tu>>. Tornato indietro, li trovo addormentati e disse a Pietro: <<Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare un'ora sola? Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; lo spirito e pronto, ma la carne e debole>>. Allontanatosi di nuovo, pregava dicendo le medesime parole. Ritornato li trovo addormentati, perche i loro occhi si erano appesantiti, e non sapevano che cosa rispondergli. Venne la terza volta e disse loro: <<Dormite ormai e riposatevi! Basta, e venuta l'ora: ecco, il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori. Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce e vicino>>. E subito, mentre ancora parlava, arrivo Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. Chi lo tradiva aveva dato loro questo segno: <<Quello che bacero, e lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta>>. Allora gli si accosto dicendo: <<Rabb`i>> e lo bacio. Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono. Uno dei presenti, estratta la spada, colp`i il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio. Allora Gesu disse loro: <<Come contro un brigante, con spade e bastoni siete venuti a prendermi. Ogni giorno ero in mezzo a voi a insegnare nel tempio, e non mi avete arrestato. Si adempiano dunque le Scritture!>>. Tutti allora, abbandonandolo, fuggirono. Un giovanetto pero lo seguiva, rivestito soltanto di un lenzuolo, e lo fermarono. Ma egli, lasciato il lenzuolo, fugg`i via nudo. Allora condussero Gesu dal sommo sacerdote, e l`a si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi. Pietro lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del sommo sacerdote; e se ne stava seduto tra i servi, scaldandosi al fuoco. Intanto i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesu per metterlo a morte, ma non la trovavano. Molti infatti attestavano il falso contro di lui e cos`i le loro testimonianze non erano concordi. Ma alcuni si alzarono per testimoniare il falso contro di lui, dicendo: <<Noi lo abbiamo udito mentre diceva: Io distruggero questo tempio fatto da mani d'uomo e in tre giorni ne edifichero un altro non fatto da mani d'uomo>>. Ma nemmeno su questo punto la loro testimonianza era concorde. Allora il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all'assemblea, interrogo Gesu dicendo: <<Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?>>. Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogo dicendogli: <<Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?>>. Gesu rispose: <<Io lo sono! seduto alla destra della Potenza e venire con le nubi del cielo>>. Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: <<Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?>>. Tutti sentenziarono che era reo di morte. Allora alcuni cominciarono a sputargli addosso, a coprirgli il volto, a schiaffeggiarlo e a dirgli: <<Indovina>>. I servi intanto lo percuotevano. Mentre Pietro era giu nel cortile, venne una serva del sommo sacerdote e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo fisso e gli disse: <<Anche tu eri con il Nazareno, con Gesu>>. Ma egli nego: <<Non so e non capisco quello che vuoi dire>>. Usc`i quindi fuori del cortile e il gallo canto. E la serva, vedendolo, ricomincio a dire ai presenti: <<Costui e di quelli>>. Ma egli nego di nuovo. Dopo un poco i presenti dissero di nuovo a Pietro: <<Tu sei certo di quelli, perche sei Galileo>>. Ma egli comincio a imprecare e a giurare: <<Non conosco quell'uomo che voi dite>>. Per la seconda volta un gallo canto. Allora Pietro si ricordo di quella parola che Gesu gli aveva detto: <<Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai per tre volte>>. E scoppio in pianto.
Capitolo 15. Al mattino i sommi sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto consiglio, misero in catene Gesu, lo condussero e lo consegnarono a Pilato. Allora Pilato prese a interrogarlo: <<Sei tu il re dei Giudei?>>. Ed egli rispose: <<Tu lo dici>>. I sommi sacerdoti frattanto gli muovevano molte accuse. Pilato lo interrogo di nuovo: <<Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!>>. Ma Gesu non rispose piu nulla, sicche Pilato ne resto meravigliato. Per la festa egli era solito rilasciare un carcerato a loro richiesta. Un tale chiamato Barabba si trovava in carcere insieme ai ribelli che nel tumulto avevano commesso un omicidio. La folla, accorsa, comincio a chiedere cio che sempre egli le concedeva. Allora Pilato rispose loro: <<Volete che vi rilasci il re dei Giudei?>>. Sapeva infatti che i sommi sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. Ma i sommi sacerdoti sobillarono la folla perche egli rilasciasse loro piuttosto Barabba. Pilato replico: <<Che faro dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?>>. Ed essi di nuovo gridarono: <<Crocifiggilo!>>. Ma Pilato diceva loro: <<Che male ha fatto?>>. Allora essi gridarono piu forte: <<Crocifiggilo!>>. E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilascio loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesu, lo consegno perche fosse crocifisso. Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioe nel pretorio, e convocarono tutta la coorte. Lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo. Cominciarono poi a salutarlo: <<Salve, re dei Giudei!>>. E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui. Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo. Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce. Condussero dunque Gesu al luogo del Golgota, che significa luogo del cranio, e gli offrirono vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese. Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere. Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. E l'iscrizione con il motivo della condanna diceva: Il re dei Giudei. Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra. . I passanti lo insultavano e, scuotendo il capo, esclamavano: <<Ehi, tu che distruggi il tempio e lo riedifichi in tre giorni, salva te stesso scendendo dalla croce!>>. Ugualmente anche i sommi sacerdoti con gli scribi, facendosi beffe di lui, dicevano: <<Ha salvato altri, non puo salvare se stesso! Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla croce, perche vediamo e crediamo>>. E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano. Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Alle tre Gesu grido con voce forte: Elo`i, Elo`i, lem`a sabact`ani?, che significa: Dio mio, Dio mio, perche mi hai abbandonato? Alcuni dei presenti, udito cio, dicevano: <<Ecco, chiama Elia!>>. Uno corse a inzuppare di aceto una spugna e, postala su una canna, gli dava da bere, dicendo: <<Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce>>. Ma Gesu, dando un forte grido, spiro. Il velo del tempio si squarcio in due, dall'alto in basso. Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: <<Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!>>. C'erano anche alcune donne, che stavano ad osservare da lontano, tra le quali Maria di M`agdala, Maria madre di Giacomo il minore e di Ioses, e Salome, che lo seguivano e servivano quando era ancora in Galilea, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme. Sopraggiunta ormai la sera, poiche era la Parasceve, cioe la vigilia del sabato, Giuseppe d'Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, ando coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesu. Pilato si meraviglio che fosse gia morto e, chiamato il centurione, lo interrogo se fosse morto da tempo. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calo giu dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l'entrata del sepolcro. Intanto Maria di M`agdala e Maria madre di Ioses stavano ad osservare dove veniva deposto.
Capitolo 16. Passato il sabato, Maria di M`agdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesu. Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. Esse dicevano tra loro: <<Chi ci rotoler`a via il masso dall'ingresso del sepolcro?>>. Ma, guardando, videro che il masso era gia stato rotolato via, benche fosse molto grande. Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: <<Non abbiate paura! Voi cercate Gesu Nazareno, il crocifisso. E' risorto, non e qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto. Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. L`a lo vedrete, come vi ha detto>>. Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perche erano piene di timore e di spavento. E non dissero niente a nessuno, perche avevano paura. Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di M`agdala, dalla quale aveva cacciato sette demoni. Questa ando ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere. Dopo cio, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch'essi ritornarono ad annunziarlo agli altri; ma neanche a loro vollero credere. Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimprovero per la loro incredulit`a e durezza di cuore, perche non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato. Gesu disse loro: <<Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi creder`a e sar`a battezzato sar`a salvo, ma chi non creder`a sar`a condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recher`a loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno>>. Il Signore Gesu, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano.
Capitolo 2. Ed entro di nuovo a Cafarnao dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone, da non esserci piu posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola. Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. Non potendo pero portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico. Gesu, vista la loro fede, disse al paralitico: <<Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati>>. Seduti l`a erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro: <<Perche costui parla cos`i? Bestemmia! Chi puo rimettere i peccati se non Dio solo?>>. Ma Gesu, avendo subito conosciuto nel suo spirito che cos`i pensavano tra se, disse loro: <<Perche pensate cos`i nei vostri cuori? Che cosa e piu facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina? Ora, perche sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e v`a a casa tua>>. Quegli si alzo, prese il suo lettuccio e se ne ando in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: <<Non abbiamo mai visto nulla di simile!>>. Usc`i di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli li ammaestrava. Nel passare, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: <<Seguimi>>. Mentre Gesu stava a mensa in casa di lui, molti pubblicani e peccatori si misero a mensa insieme con Gesu e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi della setta dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: <<Come mai egli mangia e beve in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?>>. Avendo udito questo, Gesu disse loro: <<Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori>>. Ora i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Si recarono allora da Gesu e gli dissero: <<Perche i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?>>. Gesu disse loro: <<Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo e con loro? Finche hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno i giorni in cui sar`a loro tolto lo sposo e allora digiuneranno. Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccher`a gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi>>. In giorno di sabato Gesu passava per i campi di grano, e i discepoli, camminando, cominciarono a strappare le spighe. I farisei gli dissero: <<Vedi, perche essi fanno di sabato quel che non e permesso?>>. Ma egli rispose loro: <<Non avete mai letto che cosa fece Davide quando si trovo nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni? Come entro nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiat`ar, e mangio i pani dell'offerta, che soltanto ai sacerdoti e lecito mangiare, e ne diede anche ai suoi compagni?>>. E diceva loro: <<Il sabato e stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato! Percio il Figlio dell'uomo e signore anche del sabato>>.
Capitolo 3. Entro di nuovo nella sinagoga. C'era un uomo che aveva una mano inaridita, e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo. Egli disse all'uomo che aveva la mano inaridita: <<Mettiti nel mezzo!>>. Poi domando loro: <<E' lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?>>. Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell'uomo: <<Stendi la mano!>>. La stese e la sua mano fu risanata. E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire. Gesu intanto si ritiro presso il mare con i suoi discepoli e lo segu`i molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme e dall'Idumea e dalla Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidone una gran folla, sentendo cio che faceva, si reco da lui. Allora egli prego i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perche non lo schiacciassero. Infatti ne aveva guariti molti, cos`i che quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo. Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: <<Tu sei il Figlio di Dio!>>. Ma egli li sgridava severamente perche non lo manifestassero. Sal`i poi sul monte, chiamo a se quelli che egli volle ed essi andarono da lui. Ne costitu`i Dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare e perche avessero il potere di scacciare i demoni. Costitu`i dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro; poi Giacomo di Zebedeo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanerghes, cioe figli del tuono; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, quello che poi lo trad`i. Entro in una casa e si raduno di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiche dicevano: <<E' fuori di se>>. Ma gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: <<Costui e posseduto da Beelzebul e scaccia i demoni per mezzo del principe dei demoni>>. Ma egli, chiamatili, diceva loro in parabole: <<Come puo satana scacciare satana? Se un regno e diviso in se stesso, quel regno non puo reggersi; se una casa e divisa in se stessa, quella casa non puo reggersi. Alla stessa maniera, se satana si ribella contro se stesso ed e diviso, non puo resistere, ma sta per finire. Nessuno puo entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avr`a legato l'uomo forte; allora ne sacchegger`a la casa. In verit`a vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avr`a bestemmiato contro lo Spirito santo, non avr`a perdono in eterno: sar`a reo di colpa eterna>>. Poiche dicevano: <<E' posseduto da uno spirito immondo>>. Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare. Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: <<Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano>>. Ma egli rispose loro: <<Chi e mia madre e chi sono i miei fratelli?>>. Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: <<Ecco mia madre e i miei fratelli! Chi compie la volont`a di Dio, costui e mio fratello, sorella e madre>>.
Capitolo 4. Di nuovo si mise a insegnare lungo il mare. E si riun`i attorno a lui una folla enorme, tanto che egli sal`i su una barca e l`a resto seduto, stando in mare, mentre la folla era a terra lungo la riva. Insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo insegnamento: <<Ascoltate. Ecco, usc`i il seminatore a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la divorarono. Un'altra cadde fra i sassi, dove non c'era molta terra, e subito spunto perche non c'era un terreno profondo; ma quando si levo il sole, resto bruciata e, non avendo radice, si secco. Un'altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto. E un'altra cadde sulla terra buona, diede frutto che venne su e crebbe, e rese ora il trenta, ora il sessanta e ora il cento per uno>>. E diceva: <<Chi ha orecchi per intendere intenda!>>. Quando poi fu solo, i suoi insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli disse loro: <<A voi e stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli di fuori invece tutto viene esposto in parabole, perche: perche non si convertano e venga loro perdonato>>. Continuo dicendo loro: <<Se non comprendete questa parabola, come potrete capire tutte le altre parabole? Il seminatore semina la parola. Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma quando l'ascoltano, subito viene satana, e porta via la parola seminata in loro. Similmente quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che, quando ascoltano la parola, subito l'accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della parola, subito si abbattono. Altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine: sono coloro che hanno ascoltato la parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e l'inganno della ricchezza e tutte le altre bramosie, soffocano la parola e questa rimane senza frutto. Quelli poi che ricevono il seme su un terreno buono, sono coloro che ascoltano la parola, l'accolgono e portano frutto nella misura chi del trenta, chi del sessanta, chi del cento per uno>>. Diceva loro: <<Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto per metterla sul lucerniere? Non c'e nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per intendere, intenda!>>. Diceva loro: <<Fate attenzione a quello che udite: Con la stessa misura con la quale misurate, sarete misurati anche voi; anzi vi sar`a dato di piu. Poiche a chi ha, sar`a dato e a chi non ha, sar`a tolto anche quello che ha>>. Diceva: <<Il regno di Dio e come un uomo che getta il seme nella terra; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. Poiche la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. Quando il frutto e pronto, subito si mette mano alla falce, perche e venuta la mietitura>>. Diceva: <<A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? Esso e come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, e il piu piccolo di tutti semi che sono sulla terra; ma appena seminato cresce e diviene piu grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra>>. Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere. Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa. In quel medesimo giorno, verso sera, disse loro: <<Passiamo all'altra riva>>. E lasciata la folla, lo presero con se, cos`i com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui. Nel frattempo si sollevo una gran tempesta di vento e gettava le onde nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: <<Maestro, non t'importa che moriamo?>>. Destatosi, sgrido il vento e disse al mare: <<Taci, calmati!>>. Il vento cesso e vi fu grande bonaccia. Poi disse loro: <<Perche siete cos`i paurosi? Non avete ancora fede?>>. E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: <<Chi e dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?>>.
Capitolo 5. Intanto giunsero all'altra riva del mare, nella regione dei Geraseni. Come scese dalla barca, gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo. Egli aveva la sua dimora nei sepolcri e nessuno piu riusciva a tenerlo legato neanche con catene, perche piu volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi, e nessuno piu riusciva a domarlo. Continuamente, notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre. Visto Gesu da lontano, accorse, gli si getto ai piedi, e urlando a gran voce disse: <<Che hai tu in comune con me, Gesu, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!>>. Gli diceva infatti: <<Esci, spirito immondo, da quest'uomo!>>. E gli domando: <<Come ti chiami?>>. <<Mi chiamo Legione, gli rispose, perche siamo in molti>>. E prese a scongiurarlo con insistenza perche non lo cacciasse fuori da quella regione. Ora c'era l`a, sul monte, un numeroso branco di porci al pascolo. E gli spiriti lo scongiurarono: <<Mandaci da quei porci, perche entriamo in essi>>. Glielo permise. E gli spiriti immondi uscirono ed entrarono nei porci e il branco si precipito dal burrone nel mare; erano circa duemila e affogarono uno dopo l'altro nel mare. I mandriani allora fuggirono, portarono la notizia in citt`a e nella campagna e la gente si mosse a vedere che cosa fosse accaduto. Giunti che furono da Gesu, videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto tutto, spiegarono loro che cosa era accaduto all'indemoniato e il fatto dei porci. Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio. Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo pregava di permettergli di stare con lui. Non glielo permise, ma gli disse: <<V`a nella tua casa, dai tuoi, annunzia loro cio che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ti ha usato>>. Egli se ne ando e si mise a proclamare per la Dec`apoli cio che Gesu gli aveva fatto, e tutti ne erano meravigliati. Essendo passato di nuovo Gesu all'altra riva, gli si raduno attorno molta folla, ed egli stava lungo il mare. Si reco da lui uno dei capi della sinagoga, di nome Giairo, il quale, vedutolo, gli si getto ai piedi e lo pregava con insistenza: <<La mia figlioletta e agli estremi; vieni a imporle le mani perche sia guarita e viva>>. Gesu ando con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. Or una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, udito parlare di Gesu, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli tocco il mantello. Diceva infatti: <<Se riusciro anche solo a toccare il suo mantello, saro guarita>>. E subito le si fermo il flusso di sangue, e sent`i nel suo corpo che era stata guarita da quel male. Ma subito Gesu, avvertita la potenza che era uscita da lui, si volto alla folla dicendo: <<Chi mi ha toccato il mantello?>>. I discepoli gli dissero: <<Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?>>. Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna impaurita e tremante, sapendo cio che le era accaduto, venne, gli si getto davanti e gli disse tutta la verit`a. Gesu rispose: <<Figlia, la tua fede ti ha salvata. V`a in pace e sii guarita dal tuo male>>. Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: <<Tua figlia e morta. Perche disturbi ancora il Maestro?>>. Ma Gesu, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: <<Non temere, continua solo ad aver fede!>>. E non permise a nessuno di seguirlo fuorche a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava. Entrato, disse loro: <<Perche fate tanto strepito e piangete? La bambina non e morta, ma dorme>>. Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con se il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entro dove era la bambina. Presa la mano della bambina, le disse: <<Talit`a kum>>, che significa: <<Fanciulla, io ti dico, alzati!>>. Subito la fanciulla si alzo e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. Gesu raccomando loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordino di darle da mangiare.
Capitolo 6. Partito quindi di l`a, ando nella sua patria e i discepoli lo seguirono. Venuto il sabato, incomincio a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: <<Donde gli vengono queste cose? E che sapienza e mai questa che gli e stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani? Non e costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?>>. E si scandalizzavano di lui. Ma Gesu disse loro: <<Un profeta non e disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua>>. E non vi pote operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guar`i. E si meravigliava della loro incredulit`a. Allora chiamo i Dodici, ed incomincio a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi. E ordino loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: ne pane, ne bisaccia, ne denaro nella borsa; ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche. E diceva loro: <<Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo. Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro>>. E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demoni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano. Il re Erode sent`i parlare di Gesu, poiche intanto il suo nome era diventato famoso. Si diceva: <<Giovanni il Battista e risuscitato dai morti e per questo il potere dei miracoli opera in lui>>. Altri invece dicevano: <<E' Elia>> altri dicevano ancora: <<E' un profeta, come uno dei profeti>>. Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: <<Quel Giovanni che io ho fatto decapitare e risuscitato!>>. Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erod`iade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata. Giovanni diceva a Erode: <<Non ti e lecito tenere la moglie di tuo fratello>>. Per questo Erod`iade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva, perche Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri. Venne pero il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erod`iade, danzo e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza: <<Chiedimi quello che vuoi e io te lo daro>>. E le fece questo giuramento: <<Qualsiasi cosa mi chiederai, te la daro, fosse anche la met`a del mio regno>>. La ragazza usc`i e disse alla madre: <<Che cosa devo chiedere?>>. Quella rispose: <<La testa di Giovanni il Battista>>. Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: <<Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista>>. Il re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non volle opporle un rifiuto. Subito il re mando una guardia con l'ordine che gli fosse portata la testa. La guardia ando, lo decapito in prigione e porto la testa su un vassoio, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro. Gli apostoli si riunirono attorno a Gesu e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. Ed egli disse loro: <<Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po'>>. Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano piu neanche il tempo di mangiare. Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte. Molti pero li videro partire e capirono, e da tutte le citt`a cominciarono ad accorrere l`a a piedi e li precedettero. Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perche erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i discepoli dicendo: <<Questo luogo e solitario ed e ormai tardi; congedali percio, in modo che, andando per le campagne e i villaggi vicini, possano comprarsi da mangiare>>. Ma egli rispose: <<Voi stessi date loro da mangiare>>. Gli dissero: <<Dobbiamo andar noi a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?>>. Ma egli replico loro: <<Quanti pani avete? Andate a vedere>>. E accertatisi, riferirono: <<Cinque pani e due pesci>>. Allora ordino loro di farli mettere tutti a sedere, a gruppi, sull'erba verde. E sedettero tutti a gruppi e gruppetti di cento e di cinquanta. Presi i cinque pani e i due pesci, levo gli occhi al cielo, pronunzio la benedizione, spezzo i pani e li dava ai discepoli perche li distribuissero; e divise i due pesci fra tutti. Tutti mangiarono e si sfamarono, e portarono via dodici ceste piene di pezzi di pane e anche dei pesci. Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini. Ordino poi ai discepoli di salire sulla barca e precederlo sull'altra riva, verso Bets`aida, mentre egli avrebbe licenziato la folla. Appena li ebbe congedati, sal`i sul monte a pregare. Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli solo a terra. Vedendoli pero tutti affaticati nel remare, poiche avevano il vento contrario, gia verso l'ultima parte della notte ando verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: <<E' un fantasma>>, e cominciarono a gridare, perche tutti lo avevano visto ed erano rimasti turbati. Ma egli subito rivolse loro la parola e disse: <<Coraggio, sono io, non temete!>>. Quindi sal`i con loro sulla barca e il vento cesso. Ed erano enormemente stupiti in se stessi, perche non avevano capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore indurito. Compiuta la traversata, approdarono e presero terra a Genesaret. Appena scesi dalla barca, la gente lo riconobbe, e accorrendo da tutta quella regione cominciarono a portargli sui lettucci quelli che stavano male, dovunque udivano che si trovasse. E dovunque giungeva, in villaggi o citt`a o campagne, ponevano i malati nelle piazze e lo pregavano di potergli toccare almeno la frangia del mantello; e quanti lo toccavano guarivano.
Capitolo 7. Allora si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani immonde, cioe non lavate - i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani fino al gomito, attenendosi alla tradizione degli antichi, e tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie e oggetti di rame - quei farisei e scribi lo interrogarono: <<Perche i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?>>. Ed egli rispose loro: <<Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: ma il suo cuore e lontano da me. Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini>>. E aggiungeva: <<Siete veramente abili nell'eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione. Mose infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e chi maledice il padre e la madre sia messo a morte. Voi invece dicendo: Se uno dichiara al padre o alla madre: e Korb`an, cioe offerta sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me, non gli permettete piu di fare nulla per il padre e la madre, annullando cos`i la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte>>. Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: <<Ascoltatemi tutti e intendete bene: non c'e nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo>>. . Quando entro in una casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sul significato di quella parabola. E disse loro: <<Siete anche voi cos`i privi di intelletto? Non capite che tutto cio che entra nell'uomo dal di fuori non puo contaminarlo, perche non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?>>. Dichiarava cos`i mondi tutti gli alimenti. Quindi soggiunse: <<Cio che esce dall'uomo, questo s`i contamina l'uomo. Dal di dentro infatti, cioe dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adulteri, cupidigie, malvagit`a, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo>>. Partito di l`a, ando nella regione di Tiro e di Sidone. Ed entrato in una casa, voleva che nessuno lo sapesse, ma non pote restare nascosto. Subito una donna che aveva la sua figlioletta posseduta da uno spirito immondo, appena lo seppe, ando e si getto ai suoi piedi. Ora, quella donna che lo pregava di scacciare il demonio dalla figlia era greca, di origine siro-fenicia. Ed egli le disse: <<Lascia prima che si sfamino i figli; non e bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini>>. Ma essa replico: <<S`i, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli>>. Allora le disse: <<Per questa tua parola v`a, il demonio e uscito da tua figlia>>. Tornata a casa, trovo la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato. Di ritorno dalla regione di Tiro, passo per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea in pieno territorio della Dec`apoli. E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano. E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli tocco la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: <<Effat`a>> cioe: <<Apriti!>>. E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comando loro di non dirlo a nessuno. Ma piu egli lo raccomandava, piu essi ne parlavano e, pieni di stupore, dicevano: <<Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!>>.
Capitolo 8. In quei giorni, essendoci di nuovo molta folla che non aveva da mangiare, chiamo a se i discepoli e disse loro: <<Sento compassione di questa folla, perche gia da tre giorni mi stanno dietro e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle proprie case, verranno meno per via; e alcuni di loro vengono di lontano>>. Gli risposero i discepoli: <<E come si potrebbe sfamarli di pane qui, in un deserto?>>. E domando loro: <<Quanti pani avete?>>. Gli dissero: <<Sette>>. Gesu ordino alla folla di sedersi per terra. Presi allora quei sette pani, rese grazie, li spezzo e li diede ai discepoli perche li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini; dopo aver pronunziata la benedizione su di essi, disse di distribuire anche quelli. Cos`i essi mangiarono e si saziarono; e portarono via sette sporte di pezzi avanzati. Erano circa quattromila. E li congedo. Sal`i poi sulla barca con i suoi discepoli e ando dalle parti di Dalmanuta. Allora vennero i farisei e incominciarono a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. Ma egli, traendo un profondo sospiro, disse: <<Perche questa generazione chiede un segno? In verit`a vi dico: non sar`a dato alcun segno a questa generazione>>. E lasciatili, risal`i sulla barca e si avvio all'altra sponda. Ma i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con se sulla barca che un pane solo. Allora egli li ammoniva dicendo: <<Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!>>. E quelli dicevano fra loro: <<Non abbiamo pane>>. Ma Gesu, accortosi di questo, disse loro: <<Perche discutete che non avete pane? Non intendete e non capite ancora? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?>>. Gli dissero: <<Dodici>>. <<E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?>>. Gli dissero: <<Sette>>. E disse loro: <<Non capite ancora?>>. Giunsero a Bets`aida, dove gli condussero un cieco pregandolo di toccarlo. Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori del villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: <<Vedi qualcosa?>>. Quegli, alzando gli occhi, disse: <<Vedo gli uomini, poiche vedo come degli alberi che camminano>>. Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente e fu sanato e vedeva a distanza ogni cosa. E lo rimando a casa dicendo: <<Non entrare nemmeno nel villaggio>>. Poi Gesu part`i con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarea di Filippo; e per via interrogava i suoi discepoli dicendo: <<Chi dice la gente che io sia?>>. Ed essi gli risposero: <<Giovanni il Battista, altri poi Elia e altri uno dei profeti>>. Ma egli replico: <<E voi chi dite che io sia?>>. Pietro gli rispose: <<Tu sei il Cristo>>. E impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno. E comincio a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. Gesu faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimprovero Pietro e gli disse: <<Lungi da me, satana! Perche tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini>>. Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: <<Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perche chi vorr`a salvare la propria vita, la perder`a; ma chi perder`a la propria vita per causa mia e del vangelo, la salver`a. Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima? E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima? Chi si vergogner`a di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergogner`a di lui, quando verr`a nella gloria del Padre suo con gli angeli santi>>.
Capitolo 9. E diceva loro: <<In verit`a vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno senza aver visto il regno di Dio venire con potenza>>. Dopo sei giorni, Gesu prese con se Pietro, Giacomo e Giovanni e li porto sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli. Si trasfiguro davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle cos`i bianche. E apparve loro Elia con Mose e discorrevano con Gesu. Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesu: <<Maestro, e bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mose e una per Elia!>>. Non sapeva infatti che cosa dire, poiche erano stati presi dallo spavento. Poi si formo una nube che li avvolse nell'ombra e usc`i una voce dalla nube: <<Questi e il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!>>. E subito guardandosi attorno, non videro piu nessuno, se non Gesu solo con loro. Mentre scendevano dal monte, ordino loro di non raccontare a nessuno cio che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risuscitato dai morti. Ed essi tennero per se la cosa, domandandosi pero che cosa volesse dire risuscitare dai morti. E lo interrogarono: <<Perche gli scribi dicono che prima deve venire Elia?>>. Egli rispose loro: <<S`i, prima viene Elia e ristabilisce ogni cosa; ma come sta scritto del Figlio dell'uomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato. Orbene, io vi dico che Elia e gia venuto, ma hanno fatto di lui quello che hanno voluto, come sta scritto di lui>>. E giunti presso i discepoli, li videro circondati da molta folla e da scribi che discutevano con loro. Tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. Ed egli li interrogo: <<Di che cosa discutete con loro?>>. Gli rispose uno della folla: <<Maestro, ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto. Quando lo afferra, lo getta al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti>>. Egli allora in risposta, disse loro: <<O generazione incredula! Fino a quando staro con voi? Fino a quando dovro sopportarvi? Portatelo da me>>. E glielo portarono. Alla vista di Gesu lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava spumando. Gesu interrogo il padre: <<Da quanto tempo gli accade questo?>>. Ed egli rispose: <<Dall'infanzia; anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi piet`a di noi e aiutaci>>. Gesu gli disse: <<Se tu puoi! Tutto e possibile per chi crede>>. Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: <<Credo, aiutami nella mia incredulit`a>>. Allora Gesu, vedendo accorrere la folla, minaccio lo spirito immondo dicendo: <<Spirito muto e sordo, io te l'ordino, esci da lui e non vi rientrare piu>>. E gridando e scuotendolo fortemente, se ne usc`i. E il fanciullo divento come morto, sicche molti dicevano: <<E' morto>>. Ma Gesu, presolo per mano, lo sollevo ed egli si alzo in piedi. Entro poi in una casa e i discepoli gli chiesero in privato: <<Perche noi non abbiamo potuto scacciarlo?>>. Ed egli disse loro: <<Questa specie di demoni non si puo scacciare in alcun modo, se non con la preghiera>>. Partiti di l`a, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: <<Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciter`a>>. Essi pero non comprendevano queste parole e avevano timore di chiedergli spiegazioni. Giunsero intanto a Cafarnao. E quando fu in casa, chiese loro: <<Di che cosa stavate discutendo lungo la via?>>. Ed essi tacevano. Per la via infatti avevano discusso tra loro chi fosse il piu grande. Allora, sedutosi, chiamo i Dodici e disse loro: <<Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti>>. E, preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo disse loro: <<Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato>>. Giovanni gli disse: <<Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perche non era dei nostri>>. Ma Gesu disse: <<Non glielo proibite, perche non c'e nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non e contro di noi e per noi. Chiunque vi dar`a da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perche siete di Cristo, vi dico in verit`a che non perder`a la sua ricompensa. Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, e meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare. Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: e meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. . Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: e meglio per te entrare nella vita zoppo, che esser gettato con due piedi nella Geenna. . Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: e meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue. Perche ciascuno sar`a salato con il fuoco. Buona cosa il sale; ma se il sale diventa senza sapore, con che cosa lo salerete? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri>>.
Capitolo 10. Partito di l`a, si reco nel territorio della Giudea e oltre il Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli l'ammaestrava, come era solito fare. E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: <<E' lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?>>. Ma egli rispose loro: <<Che cosa vi ha ordinato Mose?>>. Dissero: <<Mose ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla>>. Gesu disse loro: <<Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma all'inizio della creazione Dio li creo maschio e femmina; per questo l'uomo lascer`a suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicche non sono piu due, ma una sola carne. L'uomo dunque non separi cio che Dio ha congiunto>>. Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse: <<Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei; se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio>>. Gli presentavano dei bambini perche li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. Gesu, al vedere questo, s'indigno e disse loro: <<Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perche a chi e come loro appartiene il regno di Dio. In verit`a vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrer`a in esso>>. E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva. Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domando: <<Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?>>. Gesu gli disse: <<Perche mi chiami buono? Nessuno e buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre>>. Egli allora gli disse: <<Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza>>. Allora Gesu, fissatolo, lo amo e gli disse: <<Una cosa sola ti manca: v`a, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi>>. Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne ando afflitto, poiche aveva molti beni. Gesu, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: <<Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!>>. I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesu riprese: <<Figlioli, com'e difficile entrare nel regno di Dio! E' piu facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio>>. Essi, ancora piu sbigottiti, dicevano tra loro: <<E chi mai si puo salvare?>>. Ma Gesu, guardandoli, disse: <<Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perche tutto e possibile presso Dio>>. Pietro allora gli disse: <<Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito>>. Gesu gli rispose: <<In verit`a vi dico: non c'e nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva gia al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna. E molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi>>. Mentre erano in viaggio per salire a Gerusalemme, Gesu camminava davanti a loro ed essi erano stupiti; coloro che venivano dietro erano pieni di timore. Prendendo di nuovo in disparte i Dodici, comincio a dir loro quello che gli sarebbe accaduto: <<Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sar`a consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi: lo condanneranno a morte, lo consegneranno ai pagani, lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno; ma dopo tre giorni risusciter`a>>. E gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, dicendogli: <<Maestro, noi vogliamo che tu ci faccia quello che ti chiederemo>>. Egli disse loro: <<Cosa volete che io faccia per voi?>>. Gli risposero: <<Concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistra>>. Gesu disse loro: <<Voi non sapete cio che domandate. Potete bere il calice che io bevo, o ricevere il battesimo con cui io sono battezzato?>>. Gli risposero: <<Lo possiamo>>. E Gesu disse: <<Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e il battesimo che io ricevo anche voi lo riceverete. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; e per coloro per i quali e stato preparato>>. All'udire questo, gli altri dieci si sdegnarono con Giacomo e Giovanni. Allora Gesu, chiamatili a se, disse loro: <<Voi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano, e i loro grandi esercitano su di esse il potere. Fra voi pero non e cos`i; ma chi vuol essere grande tra voi si far`a vostro servitore, e chi vuol essere il primo tra voi sar`a il servo di tutti. Il Figlio dell'uomo infatti non e venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti>>. E giunsero a Gerico. E mentre partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Costui, al sentire che c'era Gesu Nazareno, comincio a gridare e a dire: <<Figlio di Davide, Gesu, abbi piet`a di me!>>. Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava piu forte: <<Figlio di Davide, abbi piet`a di me!>>. Allora Gesu si fermo e disse: <<Chiamatelo!>>. E chiamarono il cieco dicendogli: <<Coraggio! Alzati, ti chiama!>>. Egli, gettato via il mantello, balzo in piedi e venne da Gesu. Allora Gesu gli disse: <<Che vuoi che io ti faccia?>>. E il cieco a lui: <<Rabbun`i, che io riabbia la vista!>>. E Gesu gli disse: <<V`a, la tua fede ti ha salvato>>. E subito riacquisto la vista e prese a seguirlo per la strada.
Capitolo 11. Quando si avvicinarono a Gerusalemme, verso Betfage e Bet`ania, presso il monte degli Ulivi, mando due dei suoi discepoli e disse loro: <<Andate nel villaggio che vi sta di fronte, e subito entrando in esso troverete un asinello legato, sul quale nessuno e mai salito. Scioglietelo e conducetelo. E se qualcuno vi dir`a: Perche fate questo?, rispondete: Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimander`a qui subito>>. Andarono e trovarono un asinello legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo sciolsero. E alcuni dei presenti pero dissero loro: <<Che cosa fate, sciogliendo questo asinello?>>. Ed essi risposero come aveva detto loro il Signore. E li lasciarono fare. Essi condussero l'asinello da Gesu, e vi gettarono sopra i loro mantelli, ed egli vi monto sopra. E molti stendevano i propri mantelli sulla strada e altri delle fronde, che avevano tagliate dai campi. Quelli poi che andavano innanzi, e quelli che venivano dietro gridavano: Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il regno che viene, del nostro padre Davide! Osanna nel piu alto dei cieli! Ed entro a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l'ora tarda, usc`i con i Dodici diretto a Bet`ania. La mattina seguente, mentre uscivano da Bet`ania, ebbe fame. E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicino per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovo altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi. E gli disse: <<Nessuno possa mai piu mangiare i tuoi frutti>>. E i discepoli l'udirono. Andarono intanto a Gerusalemme. Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e comperavano nel tempio; rovescio i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si portassero cose attraverso il tempio. Ed insegnava loro dicendo: <<Non sta forse scritto: casa di preghiera per tutte le genti? Voi invece ne avete fatto una spelonca di ladri!>>. L'udirono i sommi sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perche tutto il popolo era ammirato del suo insegnamento. Quando venne la sera uscirono dalla citt`a. La mattina seguente, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. Allora Pietro, ricordatosi, gli disse: <<Maestro, guarda: il fico che hai maledetto si e seccato>>. Gesu allora disse loro: <<Abbiate fede in Dio! In verit`a vi dico: chi dicesse a questo monte: Levati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverr`a, cio gli sar`a accordato. Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sar`a accordato. Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perche anche il Padre vostro che e nei cieli perdoni a voi i vostri peccati>>. . Andarono di nuovo a Gerusalemme. E mentre egli si aggirava per il tempio, gli si avvicinarono i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: <<Con quale autorit`a fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorit`a di farlo?>>. Ma Gesu disse loro: <<Vi faro anch'io una domanda e, se mi risponderete, vi diro con quale potere lo faccio. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi>>. Ed essi discutevano tra se dicendo: <<Se rispondiamo "dal cielo", dir`a: Perche allora non gli avete creduto? Diciamo dunque "dagli uomini"?>>. Pero temevano la folla, perche tutti consideravano Giovanni come un vero profeta. Allora diedero a Gesu questa risposta: <<Non sappiamo>>. E Gesu disse loro: <<Neanch'io vi dico con quale autorit`a faccio queste cose>>.
Capitolo 12. Gesu si mise a parlare loro in parabole: <<Un uomo pianto una vigna, vi pose attorno una siepe, scavo un torchio, costru`i una torre, poi la diede in affitto a dei vignaioli e se ne ando lontano. A suo tempo invio un servo a ritirare da quei vignaioli i frutti della vigna. Ma essi, afferratolo, lo bastonarono e lo rimandarono a mani vuote. Invio loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo coprirono di insulti. Ne invio ancora un altro, e questo lo uccisero; e di molti altri, che egli ancora mando, alcuni li bastonarono, altri li uccisero. Aveva ancora uno, il figlio prediletto: lo invio loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto per mio figlio! Ma quei vignaioli dissero tra di loro: Questi e l'erede; su, uccidiamolo e l'eredit`a sar`a nostra. E afferratolo, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. Che cosa far`a dunque il padrone della vigna? Verr`a e sterminer`a quei vignaioli e dar`a la vigna ad altri. Non avete forse letto questa Scrittura: e diventata testata d'angolo; dal Signore e stato fatto questo ed e mirabile agli occhi nostri>>? Allora cercarono di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. E, lasciatolo, se ne andarono. Gli mandarono pero alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nel discorso. E venuti, quelli gli dissero: <<Maestro, sappiamo che sei veritiero e non ti curi di nessuno; infatti non guardi in faccia agli uomini, ma secondo verit`a insegni la via di Dio. E' lecito o no dare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare o no?>>. Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse: <<Perche mi tentate? Portatemi un denaro perche io lo veda>>. Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: <<Di chi e questa immagine e l'iscrizione?>>. Gli risposero: <<Di Cesare>>. Gesu disse loro: <<Rendete a Cesare cio che e di Cesare e a Dio cio che e di Dio>>. E rimasero ammirati di lui. Vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che non c'e risurrezione, e lo interrogarono dicendo: <<Maestro, Mose ci ha lasciato scritto che se muore il fratello di uno e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie per dare discendenti al fratello. C'erano sette fratelli: il primo prese moglie e mor`i senza lasciare discendenza; allora la prese il secondo, ma mor`i senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, e nessuno dei sette lascio discendenza. Infine, dopo tutti, mor`i anche la donna. Nella risurrezione, quando risorgeranno, a chi di loro apparterr`a la donna? Poiche in sette l'hanno avuta come moglie>>. Rispose loro Gesu: <<Non siete voi forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture, ne la potenza di Dio? Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie ne marito, ma saranno come angeli nei cieli. A riguardo poi dei morti che devono risorgere, non avete letto nel libro di Mose, a proposito del roveto, come Dio gli parlo dicendo: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e di Giacobbe? Non e un Dio dei morti ma dei viventi! Voi siete in grande errore>>. Allora si accosto uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domando: <<Qual e il primo di tutti i comandamenti?>>. Gesu rispose: <<Il primo e: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro e l'unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. E il secondo e questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'e altro comandamento piu importante di questi>>. Allora lo scriba gli disse: <<Hai detto bene, Maestro, e secondo verit`a che Egli e unico e non v'e altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val piu di tutti gli olocausti e i sacrifici>>. Gesu, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: <<Non sei lontano dal regno di Dio>>. E nessuno aveva piu il coraggio di interrogarlo. Gesu continuava a parlare, insegnando nel tempio: <<Come mai dicono gli scribi che il Messia e figlio di Davide? Davide stesso infatti ha detto, mosso dallo Spirito Santo: Siedi alla mia destra, finche io ponga i tuoi nemici come sgabello ai tuoi piedi. Davide stesso lo chiama Signore: come dunque puo essere suo figlio?>>. E la numerosa folla lo ascoltava volentieri. Diceva loro mentre insegnava: <<Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna piu grave>>. E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte. Ma venuta una povera vedova vi getto due spiccioli, cioe un quattrino. Allora, chiamati a se i discepoli, disse loro: <<In verit`a vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro piu di tutti gli altri. Poiche tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povert`a, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere>>.
Capitolo 13. Mentre usciva dal tempio, un discepolo gli disse: <<Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!>>. Gesu gli rispose: <<Vedi queste grandi costruzioni? Non rimarr`a qui pietra su pietra, che non sia distrutta>>. Mentre era seduto sul monte degli Ulivi, di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea lo interrogavano in disparte: <<Dicci, quando accadr`a questo, e quale sar`a il segno che tutte queste cose staranno per compiersi?>>. Gesu si mise a dire loro: <<Guardate che nessuno v'inganni! Molti verranno in mio nome, dicendo: "Sono io", e inganneranno molti. E quando sentirete parlare di guerre, non allarmatevi; bisogna infatti che cio avvenga, ma non sar`a ancora la fine. Si lever`a infatti nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti sulla terra e vi saranno carestie. Questo sar`a il principio dei dolori. Ma voi badate a voi stessi! Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe, comparirete davanti a governatori e re a causa mia, per render testimonianza davanti a loro. Ma prima e necessario che il vangelo sia proclamato a tutte le genti. E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi di cio che dovrete dire, ma dite cio che in quell'ora vi sar`a dato: poiche non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. Il fratello consegner`a a morte il fratello, il padre il figlio e i figli insorgeranno contro i genitori e li metteranno a morte. Voi sarete odiati da tutti a causa del mio nome, ma chi avr`a perseverato sino alla fine sar`a salvato. Quando vedrete l'abominio della desolazione stare l`a dove non conviene, chi legge capisca, allora quelli che si trovano nella Giudea fuggano ai monti; chi si trova sulla terrazza non scenda per entrare a prender qualcosa nella sua casa; chi e nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni! Pregate che cio non accada d'inverno; perche quei giorni saranno una tribolazione, quale non e mai stata dall'inizio della creazione, fatta da Dio, fino al presente, ne mai vi sar`a. Se il Signore non abbreviasse quei giorni, nessun uomo si salverebbe. Ma a motivo degli eletti che si e scelto ha abbreviato quei giorni. Allora, dunque, se qualcuno vi dir`a: "Ecco, il Cristo e qui, ecco e l`a", non ci credete; perche sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e portenti per ingannare, se fosse possibile, anche gli eletti. Voi pero state attenti! Io vi ho predetto tutto. In quei giorni, dopo quella tribolazione, e la luna non dar`a piu il suo splendore e gli astri si metteranno a cadere dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Ed egli mander`a gli angeli e riunir`a i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremit`a della terra fino all'estremit`a del cielo. Dal fico imparate questa parabola: quando gia il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l'estate e vicina; cos`i anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli e vicino, alle porte. In verit`a vi dico: non passer`a questa generazione prima che tutte queste cose siano avvenute. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto poi a quel giorno o a quell'ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre. State attenti, vegliate, perche non sapete quando sar`a il momento preciso. E' come uno che e partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare. Vigilate dunque, poiche non sapete quando il padrone di casa ritorner`a, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, perche non giunga all'improvviso, trovandovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!>>.
Capitolo 14. Mancavano intanto due giorni alla Pasqua e agli Azzimi e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di impadronirsi di lui con inganno, per ucciderlo. Dicevano infatti: <<Non durante la festa, perche non succeda un tumulto di popolo>>. Gesu si trovava a Bet`ania nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e verso l'unguento sul suo capo. Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: <<Perche tutto questo spreco di olio profumato? Si poteva benissimo vendere quest'olio a piu di trecento denari e darli ai poveri!>>. Ed erano infuriati contro di lei. Allora Gesu disse: <<Lasciatela stare; perche le date fastidio? Ella ha compiuto verso di me un'opera buona; i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre. Essa ha fatto cio ch'era in suo potere, ungendo in anticipo il mio corpo per la sepoltura. In verit`a vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sar`a annunziato il vangelo, si racconter`a pure in suo ricordo cio che ella ha fatto>>. Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si reco dai sommi sacerdoti, per consegnare loro Gesu. Quelli all'udirlo si rallegrarono e promisero di dargli denaro. Ed egli cercava l'occasione opportuna per consegnarlo. Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: <<Dove vuoi che andiamo a preparare perche tu possa mangiare la Pasqua?>>. Allora mando due dei suoi discepoli dicendo loro: <<Andate in citt`a e vi verr`a incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo e l`a dove entrer`a dite al padrone di casa: Il Maestro dice: Dov'e la mia stanza, perche io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli? Egli vi mostrer`a al piano superiore una grande sala con i tappeti, gia pronta; l`a preparate per noi>>. I discepoli andarono e, entrati in citt`a, trovarono come aveva detto loro e prepararono per la Pasqua. Venuta la sera, egli giunse con i Dodici. Ora, mentre erano a mensa e mangiavano, Gesu disse: <<In verit`a vi dico, uno di voi, colui che mangia con me, mi tradir`a>>. Allora cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l'altro: <<Sono forse io?>>. Ed egli disse loro: <<Uno dei Dodici, colui che intinge con me nel piatto. Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui, ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo e tradito! Bene per quell'uomo se non fosse mai nato!>>. Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzo e lo diede loro, dicendo: <<Prendete, questo e il mio corpo>>. Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse: <<Questo e il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti. In verit`a vi dico che io non berro piu del frutto della vite fino al giorno in cui lo berro nuovo nel regno di Dio>>. E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. Gesu disse loro: <<Tutti rimarrete scandalizzati, poiche sta scritto: Ma, dopo la mia risurrezione, vi precedero in Galilea>>. Allora Pietro gli disse: <<Anche se tutti saranno scandalizzati, io non lo saro>>. Gesu gli disse: <<In verit`a ti dico: proprio tu oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte>>. Ma egli, con grande insistenza, diceva: <<Se anche dovessi morire con te, non ti rinneghero>>. Lo stesso dicevano anche tutti gli altri. Giunsero intanto a un podere chiamato Getsemani, ed egli disse ai suoi discepoli: <<Sedetevi qui, mentre io prego>>. Prese con se Pietro, Giacomo e Giovanni e comincio a sentire paura e angoscia. Gesu disse loro: <<La mia anima e triste fino alla morte. Restate qui e vegliate>>. Poi, andato un po' innanzi, si getto a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell'ora. E diceva: <<Abb`a, Padre! Tutto e possibile a te, allontana da me questo calice! Pero non cio che io voglio, ma cio che vuoi tu>>. Tornato indietro, li trovo addormentati e disse a Pietro: <<Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare un'ora sola? Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; lo spirito e pronto, ma la carne e debole>>. Allontanatosi di nuovo, pregava dicendo le medesime parole. Ritornato li trovo addormentati, perche i loro occhi si erano appesantiti, e non sapevano che cosa rispondergli. Venne la terza volta e disse loro: <<Dormite ormai e riposatevi! Basta, e venuta l'ora: ecco, il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori. Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce e vicino>>. E subito, mentre ancora parlava, arrivo Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. Chi lo tradiva aveva dato loro questo segno: <<Quello che bacero, e lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta>>. Allora gli si accosto dicendo: <<Rabb`i>> e lo bacio. Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono. Uno dei presenti, estratta la spada, colp`i il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio. Allora Gesu disse loro: <<Come contro un brigante, con spade e bastoni siete venuti a prendermi. Ogni giorno ero in mezzo a voi a insegnare nel tempio, e non mi avete arrestato. Si adempiano dunque le Scritture!>>. Tutti allora, abbandonandolo, fuggirono. Un giovanetto pero lo seguiva, rivestito soltanto di un lenzuolo, e lo fermarono. Ma egli, lasciato il lenzuolo, fugg`i via nudo. Allora condussero Gesu dal sommo sacerdote, e l`a si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi. Pietro lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del sommo sacerdote; e se ne stava seduto tra i servi, scaldandosi al fuoco. Intanto i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesu per metterlo a morte, ma non la trovavano. Molti infatti attestavano il falso contro di lui e cos`i le loro testimonianze non erano concordi. Ma alcuni si alzarono per testimoniare il falso contro di lui, dicendo: <<Noi lo abbiamo udito mentre diceva: Io distruggero questo tempio fatto da mani d'uomo e in tre giorni ne edifichero un altro non fatto da mani d'uomo>>. Ma nemmeno su questo punto la loro testimonianza era concorde. Allora il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all'assemblea, interrogo Gesu dicendo: <<Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?>>. Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogo dicendogli: <<Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?>>. Gesu rispose: <<Io lo sono! seduto alla destra della Potenza e venire con le nubi del cielo>>. Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: <<Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?>>. Tutti sentenziarono che era reo di morte. Allora alcuni cominciarono a sputargli addosso, a coprirgli il volto, a schiaffeggiarlo e a dirgli: <<Indovina>>. I servi intanto lo percuotevano. Mentre Pietro era giu nel cortile, venne una serva del sommo sacerdote e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo fisso e gli disse: <<Anche tu eri con il Nazareno, con Gesu>>. Ma egli nego: <<Non so e non capisco quello che vuoi dire>>. Usc`i quindi fuori del cortile e il gallo canto. E la serva, vedendolo, ricomincio a dire ai presenti: <<Costui e di quelli>>. Ma egli nego di nuovo. Dopo un poco i presenti dissero di nuovo a Pietro: <<Tu sei certo di quelli, perche sei Galileo>>. Ma egli comincio a imprecare e a giurare: <<Non conosco quell'uomo che voi dite>>. Per la seconda volta un gallo canto. Allora Pietro si ricordo di quella parola che Gesu gli aveva detto: <<Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai per tre volte>>. E scoppio in pianto.
Capitolo 15. Al mattino i sommi sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto consiglio, misero in catene Gesu, lo condussero e lo consegnarono a Pilato. Allora Pilato prese a interrogarlo: <<Sei tu il re dei Giudei?>>. Ed egli rispose: <<Tu lo dici>>. I sommi sacerdoti frattanto gli muovevano molte accuse. Pilato lo interrogo di nuovo: <<Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!>>. Ma Gesu non rispose piu nulla, sicche Pilato ne resto meravigliato. Per la festa egli era solito rilasciare un carcerato a loro richiesta. Un tale chiamato Barabba si trovava in carcere insieme ai ribelli che nel tumulto avevano commesso un omicidio. La folla, accorsa, comincio a chiedere cio che sempre egli le concedeva. Allora Pilato rispose loro: <<Volete che vi rilasci il re dei Giudei?>>. Sapeva infatti che i sommi sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. Ma i sommi sacerdoti sobillarono la folla perche egli rilasciasse loro piuttosto Barabba. Pilato replico: <<Che faro dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?>>. Ed essi di nuovo gridarono: <<Crocifiggilo!>>. Ma Pilato diceva loro: <<Che male ha fatto?>>. Allora essi gridarono piu forte: <<Crocifiggilo!>>. E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilascio loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesu, lo consegno perche fosse crocifisso. Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioe nel pretorio, e convocarono tutta la coorte. Lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo. Cominciarono poi a salutarlo: <<Salve, re dei Giudei!>>. E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui. Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo. Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce. Condussero dunque Gesu al luogo del Golgota, che significa luogo del cranio, e gli offrirono vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese. Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere. Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. E l'iscrizione con il motivo della condanna diceva: Il re dei Giudei. Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra. . I passanti lo insultavano e, scuotendo il capo, esclamavano: <<Ehi, tu che distruggi il tempio e lo riedifichi in tre giorni, salva te stesso scendendo dalla croce!>>. Ugualmente anche i sommi sacerdoti con gli scribi, facendosi beffe di lui, dicevano: <<Ha salvato altri, non puo salvare se stesso! Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla croce, perche vediamo e crediamo>>. E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano. Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Alle tre Gesu grido con voce forte: Elo`i, Elo`i, lem`a sabact`ani?, che significa: Dio mio, Dio mio, perche mi hai abbandonato? Alcuni dei presenti, udito cio, dicevano: <<Ecco, chiama Elia!>>. Uno corse a inzuppare di aceto una spugna e, postala su una canna, gli dava da bere, dicendo: <<Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce>>. Ma Gesu, dando un forte grido, spiro. Il velo del tempio si squarcio in due, dall'alto in basso. Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: <<Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!>>. C'erano anche alcune donne, che stavano ad osservare da lontano, tra le quali Maria di M`agdala, Maria madre di Giacomo il minore e di Ioses, e Salome, che lo seguivano e servivano quando era ancora in Galilea, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme. Sopraggiunta ormai la sera, poiche era la Parasceve, cioe la vigilia del sabato, Giuseppe d'Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, ando coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesu. Pilato si meraviglio che fosse gia morto e, chiamato il centurione, lo interrogo se fosse morto da tempo. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calo giu dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l'entrata del sepolcro. Intanto Maria di M`agdala e Maria madre di Ioses stavano ad osservare dove veniva deposto.
Capitolo 16. Passato il sabato, Maria di M`agdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesu. Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. Esse dicevano tra loro: <<Chi ci rotoler`a via il masso dall'ingresso del sepolcro?>>. Ma, guardando, videro che il masso era gia stato rotolato via, benche fosse molto grande. Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: <<Non abbiate paura! Voi cercate Gesu Nazareno, il crocifisso. E' risorto, non e qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto. Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. L`a lo vedrete, come vi ha detto>>. Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perche erano piene di timore e di spavento. E non dissero niente a nessuno, perche avevano paura. Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di M`agdala, dalla quale aveva cacciato sette demoni. Questa ando ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere. Dopo cio, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch'essi ritornarono ad annunziarlo agli altri; ma neanche a loro vollero credere. Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimprovero per la loro incredulit`a e durezza di cuore, perche non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato. Gesu disse loro: <<Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi creder`a e sar`a battezzato sar`a salvo, ma chi non creder`a sar`a condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recher`a loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno>>. Il Signore Gesu, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano.