Michea
|
Capitolo 1. Parola del Signore, rivolta a Michea di Moreset, al tempo di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda. Visione che egli ebbe riguardo a Samaria e a Gerusalemme. Udite, popoli tutti! F`a attenzione, o terra, con quanto contieni! Il Signore Dio sia testimone contro di voi, il Signore dal suo santo tempio. Poiche ecco, il Signore esce dalla sua dimora e scende e cammina sulle alture del paese; si sciolgono i monti sotto di lui e le valli si squarciano come cera davanti al fuoco, come acque versate su un pendio. Tutto cio per l'infedelt`a di Giacobbe e per i peccati della casa di Israele. Qual e l'infedelt`a di Giacobbe? Non e forse Samaria? Qual e il peccato di Giuda? Non e forse Gerusalemme? Ridurro Samaria a un mucchio di rovine in un campo, a un luogo per piantarvi la vigna. Rotolero le sue pietre nella valle, scopriro le sue fondamenta. Tutte le sue statue saranno frantumate, tutti i suoi doni andranno bruciati, di tutti i suoi idoli faro scempio perche messi insieme a prezzo di prostituzione e in prezzo di prostituzione torneranno. Percio faro lamenti e gridero, me ne andro scalzo e nudo, mandero ululati come gli sciacalli, urli lamentosi come gli struzzi, perche la sua piaga e incurabile ed e giunta fino a Giuda, si estende fino alle soglie del mio popolo, fino a Gerusalemme. Non l'annunziate in Gat, non piangete in Acri, a Bet-le-Afr`a avvoltolatevi nella polvere. Emigra, popolazione di Saf`ir, nuda, nella vergogna; non e uscita la popolazione di Zaan`an. In lutto e Bet-Esel; egli vi ha tolto la sua difesa. Si attendeva il benessere la popolazione di Marot, invece e scesa la sciagura da parte del Signore fino alle porte di Gerusalemme. Attacca i destrieri al carro, o abitante di Lachis! Essa fu l'inizio del peccato per la figlia di Sion, poiche in te sono state trovate le infedelt`a d'Israele. Percio sarai data in dote a Moreset-Gat, le case di Acz`ib saranno una delusione per i re d'Israele. Ti faro ancora giungere un conquistatore, o abitante di Mares`a, egli giunger`a fino a Adull`am, gloria d'Israele. Tagliati i capelli, rasati la testa per via dei tuoi figli, tue delizie; renditi calva come un avvoltoio, perche vanno in esilio lontano da te.
Capitolo 2. Guai a coloro che meditano l'iniquit`a e tramano il male sui loro giacigli; alla luce dell'alba lo compiono, perche in mano loro e il potere. Sono avidi di campi e li usurpano, di case, e se le prendono. Cos`i opprimono l'uomo e la sua casa, il proprietario e la sua eredit`a. Percio cos`i dice il Signore: <<Ecco, io medito contro questa gen`ia una sciagura da cui non potran sottrarre il collo e non andranno piu a testa alta, perche sar`a quello tempo di calamit`a. In quel tempo si comporr`a su di voi un proverbio e si canter`a una lamentazione: <<E' finita!>>, e si dir`a: <<Siamo del tutto rovinati! Ad altri egli passa l'eredit`a del mio popolo; - Ah, come mi e stata sottratta! - al nemico egli spartisce i nostri campi>>. Percio non ci sar`a nessuno che tiri la corda per te, per il sorteggio nell'adunanza del Signore. <<Non profetizzate!>> - <<Ma devono profetizzare>>. <<Non profetizzate riguardo a queste cose!>> - <<Ma non si terr`a lontano l'obbrobrio>>. E' forse gia cosa detta, o casa di Giacobbe? E' forse stanca la pazienza del Signore, o questo e il suo modo di agire? Non sono forse benefiche le sue parole per chi cammina con rettitudine? Ma voi come nemici insorgete contro il mio popolo. Da chi e senza mantello esigete una veste, dai passanti tranquilli, un bottino di guerra. Cacciate le donne del mio popolo fuori dalla casa delle loro delizie, e togliete ai loro bambini il mio onore per sempre. Su, andatevene, perche questo non e piu luogo di riposo. Per una inezia esigete un pegno insopportabile. Se uno che insegue il vento e spaccia menzogne dicesse: <<Ti profetizzo in virtu del vino e di bevanda inebriante>>, questo sarebbe un profeta per questo popolo. Certo ti radunero tutto, o Giacobbe, certo ti raccogliero, resto di Israele. Li mettero insieme come pecore in un sicuro recinto, come una mandria in mezzo al pascolo, dove muggisca lontano dagli uomini. Chi ha aperto la breccia li preceder`a; forzeranno e varcheranno la porta e usciranno per essa; marcer`a il loro re innanzi a loro e il Signore sar`a alla loro testa.
Capitolo 3. Io dissi: <<Ascoltate, capi di Giacobbe, voi governanti della casa d'Israele: Non spetta forse a voi conoscere la giustizia? Nemici del bene e amanti del male, voi strappate loro la pelle di dosso e la carne dalle ossa>>. Divorano la carne del mio popolo e gli strappano la pelle di dosso, ne rompono le ossa e lo fanno a pezzi come carne in una pentola, come lesso in una caldaia. Allora grideranno al Signore, ma egli non risponder`a; nasconder`a loro la faccia, in quel tempo, perche hanno compiuto cattive azioni. Cos`i dice il Signore contro i profeti che fanno traviare il mio popolo, che annunziano la pace se hanno qualcosa tra i denti da mordere, ma a chi non mette loro niente in bocca dichiarano la guerra. Quindi per voi sar`a notte invece di visioni, tenebre per voi invece di responsi. Il sole tramonter`a su questi profeti e oscuro si far`a il giorno su di essi. I veggenti saranno ricoperti di vergogna e gli indovini arrossiranno; si copriranno tutti il labbro, perche non hanno risposta da Dio. Mentre io son pieno di forza con lo spirito del Signore, di giustizia e di coraggio, per annunziare a Giacobbe le sue colpe, a Israele il suo peccato. Udite questo, dunque, capi della casa di Giacobbe, governanti della casa d'Israele, che aborrite la giustizia e storcete quanto e retto, che costruite Sion sul sangue e Gerusalemme con il sopruso; i suoi capi giudicano in vista dei regali, i suoi sacerdoti insegnano per lucro, i suoi profeti danno oracoli per denaro. Osano appoggiarsi al Signore dicendo: <<Non e forse il Signore in mezzo a noi? Non ci coglier`a alcun male>>. Percio, per causa vostra, Sion sar`a arata come un campo e Gerusalemme diverr`a un mucchio di rovine, il monte del tempio un'altura selvosa.
Capitolo 4. Alla fine dei giorni il monte del tempio del Signore rester`a saldo sulla cima dei monti e s'innalzer`a sopra i colli e affluiranno ad esso i popoli; verranno molte genti e diranno: <<Venite, saliamo al monte del Signore e al tempio del Dio di Giacobbe; egli ci indicher`a le sue vie e noi cammineremo sui suoi sentieri>>, poiche da Sion uscir`a la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sar`a arbitro tra molti popoli e pronunzier`a sentenza fra numerose nazioni; dalle loro spade forgeranno vomeri, dalle loro lame, falci. Nessuna nazione alzer`a la spada contro un'altra nazione e non impareranno piu l'arte della guerra. Siederanno ognuno tranquillo sotto la vite e sotto il fico e piu nessuno li spaventer`a, poiche la bocca del Signore degli eserciti ha parlato! Tutti gli altri popoli camminino pure ognuno nel nome del suo dio, noi cammineremo nel nome del Signore Dio nostro, in eterno, sempre. <<In quel giorno - dice il Signore - radunero gli zoppi, raccogliero gli sbandati e coloro che ho trattato duramente. Degli zoppi io faro un resto, degli sbandati una nazione forte. E il Signore regner`a su di loro sul monte Sion, da allora e per sempre. E a te, Torre del gregge, colle della figlia di Sion, a te verr`a, ritorner`a a te la sovranit`a di prima, il regno della figlia di Gerusalemme>>. Ora perche gridi cos`i forte? Non c'e forse nelle tue mura alcun re? I tuoi consiglieri sono forse periti, perche ti prendono i dolori come di partoriente? Spasima e gemi, figlia di Sion, come una partoriente, perche presto uscirai dalla citt`a e dimorerai per la campagna e andrai fino a Babilonia. L`a sarai liberata, l`a il Signore ti riscatter`a dalla mano dei tuoi nemici. Ora si sono adunate contro di te molte nazioni che dicono: <<Sia profanata e godano i nostri occhi alla vista di Sion>>. Ma esse non conoscono i pensieri del Signore e non comprendono il suo consiglio, poiche le ha radunate come covoni sull'aia. Alzati e trebbia, figlia di Sion, perche rendero di ferro il tuo corno e di bronzo le tue unghie e tu stritolerai molti popoli: consacrerai al Signore i loro guadagni e le loro ricchezze al padrone di tutta la terra. Ora fatti incisioni, o figlia dell'orda, han posto l'assedio intorno a noi, con la verga percuotono sulla guancia il giudice d'Israele.
Capitolo 5. E tu, Betlemme di Efrata cos`i piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda, da te mi uscir`a colui che deve essere il dominatore in Israele; le sue origini sono dall'antichit`a, dai giorni piu remoti. Percio Dio li metter`a in potere altrui fino a quando colei che deve partorire partorir`a; e il resto dei tuoi fratelli ritorner`a ai figli di Israele. Egli star`a l`a e pascer`a con la forza del Signore, con la maest`a del nome del Signore suo Dio. Abiteranno sicuri perche egli allora sar`a grande fino agli estremi confini della terra e tale sar`a la pace: se Assur entrer`a nella nostra terra e metter`a il piede sul nostro suolo, noi schiereremo contro di lui sette pastori e otto capi di uomini, che governeranno la terra di Assur con la spada, il paese di Nimrod con il suo stesso pugnale. Ci libereranno da Assur, se entrer`a nella nostra terra e metter`a piede entro i nostri confini. Il resto di Giacobbe sar`a, in mezzo a molti popoli, come rugiada mandata dal Signore e come pioggia che cade sull'erba, che non attende nulla dall'uomo e nulla spera dai figli dell'uomo. Allora il resto di Giacobbe sar`a, in mezzo a popoli numerosi, come un leone tra le belve della foresta, come un leoncello tra greggi di pecore, il quale, se entra, calpesta e sbrana e non c'e scampo. La tua mano si alzer`a contro tutti i tuoi nemici, e tutti i tuoi avversari saranno sterminati. In quel giorno - dice il Signore - distruggero i tuoi cavalli in mezzo a te e mandero in rovina i tuoi carri; distruggero le citt`a della tua terra e demoliro tutte le tue fortezze. Ti strappero di mano i sortilegi e non avrai piu indovini. Distruggero in mezzo a te le tue sculture e le tue stele, ne piu ti prostrerai davanti a un'opera delle tue mani. Estirpero da te i tuoi pali sacri, distruggero i tuoi idoli. Con ira e furore, faro vendetta delle genti, che non hanno voluto obbedire.
Capitolo 6. Ascoltate dunque cio che dice il Signore: <<Su, f`a lite con i monti e i colli ascoltino la tua voce! Ascoltate, o monti, il processo del Signore e porgete l'orecchio, o perenni fondamenta della terra, perche il Signore e in lite con il suo popolo, intenta causa con Israele. Popolo mio, che cosa ti ho fatto? In che cosa ti ho stancato? Rispondimi. Forse perche ti ho fatto uscire dall'Egitto, ti ho ridi schiavitu e ho mandato davanti a te Mose, Aronne e Maria? Popolo mio, ricorda le trame di Bal`ak re di Moab, e quello che gli rispose B`alaam, figlio di Beor. Ricordati di quello che e avvenuto da Sitt`im a G`algala, per riconoscere i benefici del Signore>>. Con che cosa mi presentero al Signore, mi prostrero al Dio altissimo? Mi presentero a lui con olocausti, con vitelli di un anno? Gradir`a il Signore le migliaia di montoni e torrenti di olio a miriadi? Gli offriro forse il mio primogenito per la mia colpa, il frutto delle mie viscere per il mio peccato? Uomo, ti e stato insegnato cio che e buono e cio che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare la piet`a, camminare umilmente con il tuo Dio. La voce del Signore grida alla citt`a! Ascoltate tribu e convenuti della citt`a: Ci sono ancora nella casa dell'empio i tesori ingiustamente acquistati e le misure scarse, detestabili? Potro io giustificare le false bilance e il sacchetto di pesi falsi? I ricchi della citt`a sono pieni di violenza e i suoi abitanti dicono menzogna. Anch'io ho cominciato a colpirti, a devastarti per i tuoi peccati. Mangerai, ma non ti sazierai, e la tua fame rimarr`a in te; metterai da parte, ma nulla salverai e se qualcuno salverai io lo consegnero alla spada. Seminerai, ma non mieterai, frangerai le olive, ma non ti ungerai d'olio; produrrai mosto, ma non berrai il vino. Tu osservi gli statuti di Omri e tutte le pratiche della casa di Acab, e segui i loro propositi, percio io faro di te una desolazione, i tuoi abitanti oggetto di scherno e subirai l'obbrobrio dei popoli.
Capitolo 7. Ahime! Sono diventato come uno spigolatore d'estate, come un racimolatore dopo la vendemmia! Non un grappolo da mangiare, non un fico per la mia voglia. L'uomo pio e scomparso dalla terra, non c'e piu un giusto fra gli uomini: tutti stanno in agguato per spargere sangue; ognuno d`a la caccia con la rete al fratello. Le loro mani son pronte per il male; il principe avanza pretese, il giudice si lascia comprare, il grande manifesta la cupidigia e cos`i distorcono tutto. Il migliore di loro non e che un pruno, il piu retto una siepe di spine. Il giorno predetto dalle tue sentinelle, il giorno del castigo e giunto, adesso e la loro rovina. Non credete all'amico, non fidatevi del compagno. Custodisci le porte della tua bocca davanti a colei che riposa vicino a te. Il figlio insulta suo padre, la figlia si rivolta contro la madre, la nuora contro la suocera e i nemici dell'uomo sono quelli di casa sua. Ma io volgo lo sguardo al Signore, spero nel Dio della mia salvezza, il mio Dio m'esaudir`a. Non gioire della mia sventura, o mia nemica! Se son caduta, mi rialzero; se siedo nelle tenebre, il Signore sar`a la mia luce. Sopportero lo sdegno del Signore perche ho peccato contro di lui, finche egli tratti la mia causa e mi renda ragione, finche mi faccia uscire alla luce e io veda la sua giustizia. La mia nemica lo vedr`a e sar`a coperta di vergogna, lei che mi diceva: <<Dov'e il Signore tuo Dio?>>. I miei occhi gioiranno nel vederla calpestata come fango della strada. E' il giorno in cui le tue mura saranno riedificate; in quel giorno piu ampi saranno i tuoi confini; in quel giorno si verr`a a te dall'Assiria fino all'Egitto, dall'Egitto fino all'Eufrate, da mare a mare, da monte a monte. La terra diventer`a un deserto a causa dei suoi abitanti, a motivo delle loro azioni. Pasci il tuo popolo con la tua verga, il gregge della tua eredit`a, che sta solitario nella foresta in mezzo ai giardini; pascolino in Bas`an e in G`alaad come nei tempi antichi. Come quando sei uscito dall'Egitto, mostraci cose prodigiose. Vedranno le genti e resteranno deluse di tutta la loro potenza. Si porranno la mano sulla bocca, i loro orecchi ne resteranno assorditi. Leccheranno la polvere come il serpente, come i rettili della terra; usciranno tremanti dai loro nascondigli, trepideranno e di te avranno timore. Qual dio e come te, che toglie l'iniquit`a e perdona il peccato al resto della sua eredit`a; che non serba per sempre l'ira, ma si compiace d'usar misericordia? Egli torner`a ad aver piet`a di noi, calpester`a le nostre colpe. Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati. Conserverai a Giacobbe la tua fedelt`a, ad Abramo la tua benevolenza, come hai giurato ai nostri padri fino dai tempi antichi.
Capitolo 2. Guai a coloro che meditano l'iniquit`a e tramano il male sui loro giacigli; alla luce dell'alba lo compiono, perche in mano loro e il potere. Sono avidi di campi e li usurpano, di case, e se le prendono. Cos`i opprimono l'uomo e la sua casa, il proprietario e la sua eredit`a. Percio cos`i dice il Signore: <<Ecco, io medito contro questa gen`ia una sciagura da cui non potran sottrarre il collo e non andranno piu a testa alta, perche sar`a quello tempo di calamit`a. In quel tempo si comporr`a su di voi un proverbio e si canter`a una lamentazione: <<E' finita!>>, e si dir`a: <<Siamo del tutto rovinati! Ad altri egli passa l'eredit`a del mio popolo; - Ah, come mi e stata sottratta! - al nemico egli spartisce i nostri campi>>. Percio non ci sar`a nessuno che tiri la corda per te, per il sorteggio nell'adunanza del Signore. <<Non profetizzate!>> - <<Ma devono profetizzare>>. <<Non profetizzate riguardo a queste cose!>> - <<Ma non si terr`a lontano l'obbrobrio>>. E' forse gia cosa detta, o casa di Giacobbe? E' forse stanca la pazienza del Signore, o questo e il suo modo di agire? Non sono forse benefiche le sue parole per chi cammina con rettitudine? Ma voi come nemici insorgete contro il mio popolo. Da chi e senza mantello esigete una veste, dai passanti tranquilli, un bottino di guerra. Cacciate le donne del mio popolo fuori dalla casa delle loro delizie, e togliete ai loro bambini il mio onore per sempre. Su, andatevene, perche questo non e piu luogo di riposo. Per una inezia esigete un pegno insopportabile. Se uno che insegue il vento e spaccia menzogne dicesse: <<Ti profetizzo in virtu del vino e di bevanda inebriante>>, questo sarebbe un profeta per questo popolo. Certo ti radunero tutto, o Giacobbe, certo ti raccogliero, resto di Israele. Li mettero insieme come pecore in un sicuro recinto, come una mandria in mezzo al pascolo, dove muggisca lontano dagli uomini. Chi ha aperto la breccia li preceder`a; forzeranno e varcheranno la porta e usciranno per essa; marcer`a il loro re innanzi a loro e il Signore sar`a alla loro testa.
Capitolo 3. Io dissi: <<Ascoltate, capi di Giacobbe, voi governanti della casa d'Israele: Non spetta forse a voi conoscere la giustizia? Nemici del bene e amanti del male, voi strappate loro la pelle di dosso e la carne dalle ossa>>. Divorano la carne del mio popolo e gli strappano la pelle di dosso, ne rompono le ossa e lo fanno a pezzi come carne in una pentola, come lesso in una caldaia. Allora grideranno al Signore, ma egli non risponder`a; nasconder`a loro la faccia, in quel tempo, perche hanno compiuto cattive azioni. Cos`i dice il Signore contro i profeti che fanno traviare il mio popolo, che annunziano la pace se hanno qualcosa tra i denti da mordere, ma a chi non mette loro niente in bocca dichiarano la guerra. Quindi per voi sar`a notte invece di visioni, tenebre per voi invece di responsi. Il sole tramonter`a su questi profeti e oscuro si far`a il giorno su di essi. I veggenti saranno ricoperti di vergogna e gli indovini arrossiranno; si copriranno tutti il labbro, perche non hanno risposta da Dio. Mentre io son pieno di forza con lo spirito del Signore, di giustizia e di coraggio, per annunziare a Giacobbe le sue colpe, a Israele il suo peccato. Udite questo, dunque, capi della casa di Giacobbe, governanti della casa d'Israele, che aborrite la giustizia e storcete quanto e retto, che costruite Sion sul sangue e Gerusalemme con il sopruso; i suoi capi giudicano in vista dei regali, i suoi sacerdoti insegnano per lucro, i suoi profeti danno oracoli per denaro. Osano appoggiarsi al Signore dicendo: <<Non e forse il Signore in mezzo a noi? Non ci coglier`a alcun male>>. Percio, per causa vostra, Sion sar`a arata come un campo e Gerusalemme diverr`a un mucchio di rovine, il monte del tempio un'altura selvosa.
Capitolo 4. Alla fine dei giorni il monte del tempio del Signore rester`a saldo sulla cima dei monti e s'innalzer`a sopra i colli e affluiranno ad esso i popoli; verranno molte genti e diranno: <<Venite, saliamo al monte del Signore e al tempio del Dio di Giacobbe; egli ci indicher`a le sue vie e noi cammineremo sui suoi sentieri>>, poiche da Sion uscir`a la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sar`a arbitro tra molti popoli e pronunzier`a sentenza fra numerose nazioni; dalle loro spade forgeranno vomeri, dalle loro lame, falci. Nessuna nazione alzer`a la spada contro un'altra nazione e non impareranno piu l'arte della guerra. Siederanno ognuno tranquillo sotto la vite e sotto il fico e piu nessuno li spaventer`a, poiche la bocca del Signore degli eserciti ha parlato! Tutti gli altri popoli camminino pure ognuno nel nome del suo dio, noi cammineremo nel nome del Signore Dio nostro, in eterno, sempre. <<In quel giorno - dice il Signore - radunero gli zoppi, raccogliero gli sbandati e coloro che ho trattato duramente. Degli zoppi io faro un resto, degli sbandati una nazione forte. E il Signore regner`a su di loro sul monte Sion, da allora e per sempre. E a te, Torre del gregge, colle della figlia di Sion, a te verr`a, ritorner`a a te la sovranit`a di prima, il regno della figlia di Gerusalemme>>. Ora perche gridi cos`i forte? Non c'e forse nelle tue mura alcun re? I tuoi consiglieri sono forse periti, perche ti prendono i dolori come di partoriente? Spasima e gemi, figlia di Sion, come una partoriente, perche presto uscirai dalla citt`a e dimorerai per la campagna e andrai fino a Babilonia. L`a sarai liberata, l`a il Signore ti riscatter`a dalla mano dei tuoi nemici. Ora si sono adunate contro di te molte nazioni che dicono: <<Sia profanata e godano i nostri occhi alla vista di Sion>>. Ma esse non conoscono i pensieri del Signore e non comprendono il suo consiglio, poiche le ha radunate come covoni sull'aia. Alzati e trebbia, figlia di Sion, perche rendero di ferro il tuo corno e di bronzo le tue unghie e tu stritolerai molti popoli: consacrerai al Signore i loro guadagni e le loro ricchezze al padrone di tutta la terra. Ora fatti incisioni, o figlia dell'orda, han posto l'assedio intorno a noi, con la verga percuotono sulla guancia il giudice d'Israele.
Capitolo 5. E tu, Betlemme di Efrata cos`i piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda, da te mi uscir`a colui che deve essere il dominatore in Israele; le sue origini sono dall'antichit`a, dai giorni piu remoti. Percio Dio li metter`a in potere altrui fino a quando colei che deve partorire partorir`a; e il resto dei tuoi fratelli ritorner`a ai figli di Israele. Egli star`a l`a e pascer`a con la forza del Signore, con la maest`a del nome del Signore suo Dio. Abiteranno sicuri perche egli allora sar`a grande fino agli estremi confini della terra e tale sar`a la pace: se Assur entrer`a nella nostra terra e metter`a il piede sul nostro suolo, noi schiereremo contro di lui sette pastori e otto capi di uomini, che governeranno la terra di Assur con la spada, il paese di Nimrod con il suo stesso pugnale. Ci libereranno da Assur, se entrer`a nella nostra terra e metter`a piede entro i nostri confini. Il resto di Giacobbe sar`a, in mezzo a molti popoli, come rugiada mandata dal Signore e come pioggia che cade sull'erba, che non attende nulla dall'uomo e nulla spera dai figli dell'uomo. Allora il resto di Giacobbe sar`a, in mezzo a popoli numerosi, come un leone tra le belve della foresta, come un leoncello tra greggi di pecore, il quale, se entra, calpesta e sbrana e non c'e scampo. La tua mano si alzer`a contro tutti i tuoi nemici, e tutti i tuoi avversari saranno sterminati. In quel giorno - dice il Signore - distruggero i tuoi cavalli in mezzo a te e mandero in rovina i tuoi carri; distruggero le citt`a della tua terra e demoliro tutte le tue fortezze. Ti strappero di mano i sortilegi e non avrai piu indovini. Distruggero in mezzo a te le tue sculture e le tue stele, ne piu ti prostrerai davanti a un'opera delle tue mani. Estirpero da te i tuoi pali sacri, distruggero i tuoi idoli. Con ira e furore, faro vendetta delle genti, che non hanno voluto obbedire.
Capitolo 6. Ascoltate dunque cio che dice il Signore: <<Su, f`a lite con i monti e i colli ascoltino la tua voce! Ascoltate, o monti, il processo del Signore e porgete l'orecchio, o perenni fondamenta della terra, perche il Signore e in lite con il suo popolo, intenta causa con Israele. Popolo mio, che cosa ti ho fatto? In che cosa ti ho stancato? Rispondimi. Forse perche ti ho fatto uscire dall'Egitto, ti ho ridi schiavitu e ho mandato davanti a te Mose, Aronne e Maria? Popolo mio, ricorda le trame di Bal`ak re di Moab, e quello che gli rispose B`alaam, figlio di Beor. Ricordati di quello che e avvenuto da Sitt`im a G`algala, per riconoscere i benefici del Signore>>. Con che cosa mi presentero al Signore, mi prostrero al Dio altissimo? Mi presentero a lui con olocausti, con vitelli di un anno? Gradir`a il Signore le migliaia di montoni e torrenti di olio a miriadi? Gli offriro forse il mio primogenito per la mia colpa, il frutto delle mie viscere per il mio peccato? Uomo, ti e stato insegnato cio che e buono e cio che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare la piet`a, camminare umilmente con il tuo Dio. La voce del Signore grida alla citt`a! Ascoltate tribu e convenuti della citt`a: Ci sono ancora nella casa dell'empio i tesori ingiustamente acquistati e le misure scarse, detestabili? Potro io giustificare le false bilance e il sacchetto di pesi falsi? I ricchi della citt`a sono pieni di violenza e i suoi abitanti dicono menzogna. Anch'io ho cominciato a colpirti, a devastarti per i tuoi peccati. Mangerai, ma non ti sazierai, e la tua fame rimarr`a in te; metterai da parte, ma nulla salverai e se qualcuno salverai io lo consegnero alla spada. Seminerai, ma non mieterai, frangerai le olive, ma non ti ungerai d'olio; produrrai mosto, ma non berrai il vino. Tu osservi gli statuti di Omri e tutte le pratiche della casa di Acab, e segui i loro propositi, percio io faro di te una desolazione, i tuoi abitanti oggetto di scherno e subirai l'obbrobrio dei popoli.
Capitolo 7. Ahime! Sono diventato come uno spigolatore d'estate, come un racimolatore dopo la vendemmia! Non un grappolo da mangiare, non un fico per la mia voglia. L'uomo pio e scomparso dalla terra, non c'e piu un giusto fra gli uomini: tutti stanno in agguato per spargere sangue; ognuno d`a la caccia con la rete al fratello. Le loro mani son pronte per il male; il principe avanza pretese, il giudice si lascia comprare, il grande manifesta la cupidigia e cos`i distorcono tutto. Il migliore di loro non e che un pruno, il piu retto una siepe di spine. Il giorno predetto dalle tue sentinelle, il giorno del castigo e giunto, adesso e la loro rovina. Non credete all'amico, non fidatevi del compagno. Custodisci le porte della tua bocca davanti a colei che riposa vicino a te. Il figlio insulta suo padre, la figlia si rivolta contro la madre, la nuora contro la suocera e i nemici dell'uomo sono quelli di casa sua. Ma io volgo lo sguardo al Signore, spero nel Dio della mia salvezza, il mio Dio m'esaudir`a. Non gioire della mia sventura, o mia nemica! Se son caduta, mi rialzero; se siedo nelle tenebre, il Signore sar`a la mia luce. Sopportero lo sdegno del Signore perche ho peccato contro di lui, finche egli tratti la mia causa e mi renda ragione, finche mi faccia uscire alla luce e io veda la sua giustizia. La mia nemica lo vedr`a e sar`a coperta di vergogna, lei che mi diceva: <<Dov'e il Signore tuo Dio?>>. I miei occhi gioiranno nel vederla calpestata come fango della strada. E' il giorno in cui le tue mura saranno riedificate; in quel giorno piu ampi saranno i tuoi confini; in quel giorno si verr`a a te dall'Assiria fino all'Egitto, dall'Egitto fino all'Eufrate, da mare a mare, da monte a monte. La terra diventer`a un deserto a causa dei suoi abitanti, a motivo delle loro azioni. Pasci il tuo popolo con la tua verga, il gregge della tua eredit`a, che sta solitario nella foresta in mezzo ai giardini; pascolino in Bas`an e in G`alaad come nei tempi antichi. Come quando sei uscito dall'Egitto, mostraci cose prodigiose. Vedranno le genti e resteranno deluse di tutta la loro potenza. Si porranno la mano sulla bocca, i loro orecchi ne resteranno assorditi. Leccheranno la polvere come il serpente, come i rettili della terra; usciranno tremanti dai loro nascondigli, trepideranno e di te avranno timore. Qual dio e come te, che toglie l'iniquit`a e perdona il peccato al resto della sua eredit`a; che non serba per sempre l'ira, ma si compiace d'usar misericordia? Egli torner`a ad aver piet`a di noi, calpester`a le nostre colpe. Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati. Conserverai a Giacobbe la tua fedelt`a, ad Abramo la tua benevolenza, come hai giurato ai nostri padri fino dai tempi antichi.